La passione per i motori in aiuto di Luisa
Una breve storia di come i motori possano donare sollievo – anche se solo momentaneo – da una brutta malattia
Milano – Questo articolo non vuole solamente raccontare la storia di una malattia purtroppo incurabile, né quella di una donna che ha gettato la spugna. Tutt’altro: lei si chiama Luisa ed è una giovane mamma e sorella, affetta da una malattia oncologica con la passione viscerale per i suoi bambini e per i motori! Se quelle che seguono potrebbero sembrare frasi scontate per chiunque di noi non stia affrontando una battaglia che in palio mette la Vita – con la “V” maiuscola – è bene sapere che per altri non lo sono, affatto. Perché, quando meno ce lo si aspetta, la vita può colpire duramente, mettendoci davanti a situazioni alle quali non si può mai essere preparati.
La passione per i motori
Fin da bambina, Luisa ha vissuto nel quotidiano la passione dei fratelli “maschi” per la Formula 1 e, come era intuibile succedesse, anche lei è stata conquistata dall’attrazione che solo il mondo dei motori sa suscitare. Il destino le ha fatto conoscere amici che prendevano parte a competizioni rallistiche e molti altri che partecipavano a raduni dedicati ad alcuni tipi di auto sportive e auto d’epoca. I week end erano l’occasione buona per respirare profumo di benzina e gomma bruciata. Contestualmente Edoardo, uno dei fratelli fautori della sua passione, realizza il suo sogno acquistando una Yamaha MT-09 in versione Street Rally nel 2018 con all’attivo 12.000km; in 7 anni assieme, Edo e la sua MT percorrono più di 70.000km andando alla scoperta di molte parti d’Europa. E’ così che la passione per le due ruote si insinua anche in Luisa che ormai è completamente dipendente dalle emozioni che solo i motori – siano a 2 o 4 ruote poco importa – sanno regalare!
E, all’improvviso, il buio…
La spensieratezza di una ragazza poco più che trentenne con un bimbo piccolo da crescere, viene brutalmente interrotta poco più di due anni fa quando – in attesa del secondo figlio – scopre di avere un tumore di alto grado alla cervice uterina. Il calvario che ne è seguito, non lo racconterò perché Luisa ha deciso di vivere il momento e lo vuole fare nel modo più lungo e pieno possibile. E qui entrano in gioco ancora i motori perché in mezzo a pensieri che offuscano la sua mente e quella dei familiari, ci sono sprazzi di serenità spesso associati ad esperienze ed emozioni legate al mondo delle due e quattro ruote. Se Luisa non riesce a contenere le emozioni quando una bella auto o una moto le passano vicino, Edo cerca momentaneo ristoro nella sua MT-09, regalandosi qualche breve giro “stendi-nervi” ma solo nel momento in cui sa che la sorellina è coccolata dagli altri famigliari.
L’incredibile forza delle donne e delle mamme
L’aspetto più triste di questa malattia è che, purtroppo, non è guaribile. Le oncologhe che la seguono in Humanitas Pio X a Milano stanno cercando di cronicizzare la sua condizione per consentirle di andare avanti il più a lungo possibile perché lei abbia un diritto che dovrebbe essere il più sacro di tutte le mamme: vedere i suoi bimbi crescere. Purtroppo, tutte le cure che Luisa ha fatto dal 2023 ad oggi, non sono bastate per via dei numerosi intoppi e dei tanti effetti collaterali che più volte l’hanno portata a interromperle. Da marzo di quest’anno ha iniziato una nuova chemioterapia mirata a stabilizzare la malattia e rallentarne la progressione. Tuttavia, la quotidianità è segnata da un dolore insopportabile alle ossa del bacino e alle teste dei femori che sono fratturate per gli effetti della radioterapia che ha colpito i vasi sanguigni delle ossa, mandandole in necrosi. Ma i suoi bambini e l’affetto della sua famiglia, le danno la forza che serve per non mollare.
Aiutiamo Luisa su GoFundMe!
Quelle che sono purtroppo insostenibili con una malattia di questo genere, sono ovviamente le spese mediche per cure alternative che un SSN deficitario e con lungaggini infinite, non può garantire, costringendo Luisa e la sua famiglia a muoversi privatamente ed affrontando costi che sono diventati ormai insostenibili. Per questo motivo Luisa ha trovato il coraggio di aprire una raccolta fondi per ottenere un supporto concreto e tangibile che la aiuti nel sostentamento delle spese mediche perché – come afferma lei stessa e come crediamo tutti quanti – l’accesso alla sanità per le persone con disabilità debba essere considerato un diritto fondamentale, non un lusso. Con questo breve articolo, vogliamo far sentire a Luisa la nostra vicinanza in primis come persone e, in secundis, come autentici appassionati di motori, esattamente come lo è lei.
Qui (https://www.gofundme.com/f/raccolta-fondi-per-le-spese-mediche-di-una-mamma-oncologica) trovate il link alla donazione; chiunque sia arrivato alla fine dell’articolo, si senta libero di diffonderlo attraverso i canali che ritiene più opportuni con un solo scopo: aiutare Luisa a vedere crescere i suoi bimbi il più a lungo possibile!
Grazie di cuore, a chiunque vorrà aiutarla.
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