Yamaha XJR1300 “BIG BAD WOLF”: il “grande lupo cattivo” by El Solitario [FOTO e VIDEO]
L'iconica quattro cilindri ha compiuto 25 anni
Yamaha XJR1300 “BIG BAD WOLF” – L’ultima collaborazione tra Yamaha ed i migliori maker bike del mondo porta l’importante firma di El Solitario, officina spagnola di grande tendenza, che ha lavorato in questi mesi sull’ultima versione di Yamaha XJR1300, iconica quattro cilindri di Iwata che nel 2015 ha celebrato i primi 25 anni di vita.
La nuova Yamaha XJR1300 “BIG BAD WOLF”, il grande lupo cattivo”, è stato mostrato per la prima volta in Germania a settembre, sul celebre ottavo di miglio di Glemseck 101, che l’ha vista protagonista principale della fine del regno di Lucky Cat Garage, imbattuto campione delle ultime edizioni del famoso happening tedesco dedicato alla passione per le Special. Nonostante la robusta trasformazione da moto da strada a mezzo da corsa di razza pura, El Solitario ha rispettato in pieno le linee guida di Yard Built creando “Big Bad Wolf” senza tagli e saldature sul telaio della versione standard, spostando ulteriormente il limite di dove è possibile arrivare con una XJR1300 e tanta immaginazione. “Siamo molto soddisfatti della collaborazione con El Solitario.” ha dichiarato Shun Miyazawa di Yamaha Motor Europe. “Sapevamo che era arrivato il momento giusto per l’officina galiziana di prendere una nuova direzione creativa e “battere” terreni inesplorati, mettendosi alla prova con il nostro progetto Yard Built. Il risultato è stato davvero impressionante: senza tagli o saldature sul telaio si è dimostrato che la XJR1300 continua ad essere una base eccellente per mezzi “speciali”. Il livello dei dettagli è altissimo e siamo orgogliosi di questa nuova creatura, che ha dato non solo un nuovo volto al nostro amato modello della gamma Sport Heritage, ma anche un’immagine differente per El Solitario“.
La “Big Bad Wolf” meglio conosciuta come “BBW” è un mezzo interamente customizzato, ad eccezione di telaio, serbatoio, manubrio e luce posteriore, con un peso in ordine di marcia di soli 183 kg. Il motore è stato oggetto di profonde modifiche, infatti è stata rivista la testa dei cilindri ed è stata aumentata la luce di aspirazione del 50%, mentre la compressione è cresciuta da 9,7:1 a 10,7:1. Le camere di combustione sono state rimodellate e l’area di squish ingrandita. Per le bielle è stata utilizzata bulloneria in titanio, mentre l’albero motore è stato ri-bilanciato. Sostituito il gruppo di alimentazione con i carburatori all’avanguardia Lectron 42, sviluppati specificamente per la nuova Special da Lectron Fuel Systems. Inoltre, è stata installata un’accensione Dynatek programmabile. Sulla ruota posteriore la potenza raggiunge ora i 148 Cv, mentre Classic Co. ha realizzato il codone in fibra di carbonio, l’air box e il puntale sottocarena, così come tutte le parti di alluminio che queste modifiche hanno reso necessarie. Gli inglesi di Dymag hanno sviluppato le ruote in carbonio, mentre ISR ha realizzato le piastre forcella, pinze freno anteriori a 6 pistoncini e posteriori a 4 pistoncini, e anche i gruppi completi leve freno e frizione. K-Tech Suspension ha collaborato con Novatech nello sviluppo dell’impressionante forcella anteriore e delle sospensioni posteriori, mentre il roboante scarico al titanio è stato realizzato da Asahina Racing in Giappone, progettato per essere montato non solo su “Big Bad Wolf”, ma anche sui modelli standard di XJR1300 come accessorio. Taleo Racing, fornitore ufficiale della MotoGP, ha creato un radiatore dedicato semi circolare, mentre EMD ha lavorato sul paramotore in alluminio. Lo speciale tappo della benzina Racing by TWM spicca dal serbatoio, così come il forcellone in alluminio dei nipponici Over Racing valorizza la parte posteriore della moto.
La Yamaha XJR1300 “BIG BAD WOLF” è stata cablata con strumentazione Motogadget M-Unit e utilizza il dispositivo M-Lock per l’accensione e lo spegnimento. Il quick shift è di Corona, mentre il gruppo ottico è di PIAA. La nuova Special di El Solitario monta gli pneumatici Rain Michelin che portano al massimo il divertimento in tutte le condizioni. La splendida grafica e la verniciatura, infine, sono opera dell’artista londinese Death Spray Custom.
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