Yamaha R125 2019: la piccola è carica di adrenalina! [VIDEO PROVA SU STRADA]

Aggressiva, divertente e pensata per i più giovani che vogliono avvicinarsi al mondo delle due ruote.

Dedicata ai giovanissimi, questa nuova moto della casa di Iwata, sa farsi apprezzare anche dai più grandi

La nuovissima Yamaha 2019 YZF-R125 strizza l’occhio ai sedicenni alla ricerca di una moto facile da guidare, divertente ed esteticamente aggressiva. Yamaha, con questo nuovo modello si ispira al look della R1 e fa sentire a qualche nostalgico delle piccole cilindrate la voglia di salire in sella.

Purtroppo o per fortuna il mondo è andato avanti e gli interessi dei giovani motociclisti anche. C’è chi preferisce l’ultimo smartphone o chi preferisce sognare in grande, con questa nuova versione di casa Yamaha. Negli anni ‘80 e ‘90 le famosissime Sport production la facevano da padrone. Oggi tutto questo è cambiato, ma Yamaha propone un nuovo modello creato con il DNA R-Series, la piccola supersport più avanzata mai sviluppata dalla casa di Iwata.

Facile, divertente ma soprattutto pensata per i piloti che cercano emozioni forti, al top sia su strada che in pista. Sì, perché questa 125 è capace di divertire anche i più “grandi” come noi. L’abbiamo provata a Valencia, in un contesto emozionante, sia su strada che in un circuito adatto a questo tipo di moto.

Design
La vista frontale ha un forte family feeling con la supersportiva YZF-R1. La moto è estremamente compatta e aggressiva con un look ispirato proprio alla sorella maggiore, come la R3 che vi abbiamo da poco raccontato. E’ una moto adatta a tutti, con un design aggressivo e dalle linee spigolose.

Il cupolino grintoso e aerodinamico ospita una strumentazione ispirata proprio alla MotoGP di Valentino Rossi e Maverick Viñales, per garantire un’immagine dominante ed estrema che racconta il suo potenziale in pista. La Yamaha 2019 YZF-R125 risponde a questo requisito e vuole farlo divertendosi con un modello anche bello da vedere, soprattutto per i più giovani che sono molto esigenti quando si tratta di estetica. La strumentazione è completa e ben leggibile, composta da un display multifunzione che comprende tutte le informazioni necessarie per una guida sportiva. Addirittura è presente un indicatore del sistema VVA, ovvero il sistema di attuazione variabile delle valvole di aspirazione, una soluzione decisamente tecnologica, una chicca di questa 125.

Il proiettore, fortemente caratterizzato da fari a LED twine eye, rafforza il legame con la famiglia R-Series. La luce posteriore ha un’ottima finitura, è di qualità ed è composta da 12 LED.
Buona la cura sia delle plastiche che degli accoppiamenti delle carene, che sottolineano le ottime finiture di casa Yamaha. Coda filante e serbatoio scolpito sono i protagonisti. Quest’ultimo, completamente nuovo è capace di 11 litri, si raccorda perfettamente con le parti in plastica. Lo scarico presenta un design lineare e pulito.

Ciclistica
La sua ciclistica è eccellente, molto stabile e comunicativa. Per coniugare comfort e allo stesso tempo assicurare una guida sportiva, Yamaha ha rivolto molta attenzione alla posizione di guida che, grazie a un’ottima forma del manubrio, garantisce una buona ergonomia. Questa impostazione favorisce un incremento della maneggevolezza, con il risultato finale di una moto maneggevole e reattiva tra le curve.

Parlando di quote, l’inclinazione del cannotto di sterzo di 25°, insieme all’avancorsa di 89 mm, rendono questa moto capace di agilità e stabilità insieme. Questa piccola di casa Yamaha ha delle dimensioni davvero contenute, con una lunghezza di 1.955 mm, interasse di 1.335 mm ed una larghezza di 680 mm. Per garantire il massimo controllo del mezzo e facilitare le manovre da fermo, ci sono sia le citate dimensioni contenute, ma anche l’altezza ridotta della sella, a 825 mm da terra. La moto risulta infatti compatta e leggera, stiamo parlando di 142 kg in ordine di marcia, con telaio Deltabox abbinato ad un nuovo forcellone in alluminio.

L’ergonomia è buona, la moto risulta stretta tra le gambe e si sta piuttosto comodi sulla sella.
ll comparto sospensioni annovera una forcella a steli rovesciata da 41 mm con il singolo disco anteriore idraulico da 292 mm, mentre al posteriore è presente sempre un disco idraulico da 230 mm. La Yamaha 2019 YZF-R125 è dotata del sistema ABS. Per offrire stabilità e maneggevolezza allo sesso tempo, Yamaha per questa piccola moto ha introdotto un nuovo pneumatico posteriore da 140/70.

Motore
Importanti aggiornamenti anche per il motore. Il cuore pulsante della nuova Yamaha R125 è il propulsore da 125 cc 4 tempi, che adotta una serie di accorgimenti, come la nuova testa cilindro a 4 valvole, che ha introdotto nuove valvole maggiorate di aspirazione e scarico. Parliamo di un motore di 124.7 cc, monocilindrico 4 tempi, con raffreddamento a liquido a 4 valvole, che eroga una potenza di 15 CV a 9.000 giri ed una coppia massima pari a 11,5 Nm a 8.000 giri/min. Per aumentare coppia e prestazioni, lungo tutta la curva di erogazione, Yamaha ha adottato il sistema VVA, ovvero una raffinata fasatura variabile, che garantisce più linearità e coppia, sia ai bassi che ai medi regimi, senza che sia avvertibile alcun “gradino”.

Il tutto è ben amalgamato, con una nuova frizione anti-saltellamento che previene il bloccaggio della ruota posteriore, ad esempio. Insomma, la dotazione di serie è ricca, superiore a qualsiasi altra sua concorrente diretta. Questo nuovo monocilindrico beneficia anche dell’iniezione elettronica, ridisegnata e dotata di un corpo farfallato più generoso, che offre una percezione di maggiore progressività e una buona erogazione.

È presente anche un evoluto sistema di raffreddamento che riduce i tempi di
riscaldamento e migliora l’efficienza del raffreddamento a temperature del motore elevate. L’efficienza superiore permette di adottare un radiatore più leggero e compatto.

La nostra prova
E’ finalmente giunto il momento di metterci in sella alla piccola Yamaha YZF-R125 e di cominciare la nostra prova su strada. Ci sediamo e ci troviamo con una posizione di guida indiscutibilmente comoda, che consente un saldo piede a terra anche per chi non supera i 170 cm di statura. Le ginocchia stringono bene il serbatoio e la giusta disposizione delle pedane trasmette al pilota una maggiore sicurezza.

Davanti a noi troviamo un curatissimo display LCD ad alta visibilità. C’è abbastanza spazio sulla sella, bella esteticamente e comoda. La moto è molto curata nei particolari. Accendiamo il propulsore e partiamo. E’ un motore che gira fluido e senza vibrare, particolarmente generoso a tutti i regimi e che, grazie alla fasatura variabile, offre una erogazione lineare ad ogni regime. A 3.000 giri la piccola Yamaha è pronta e convincente con una maggiore tonicità poco sopra i 4.000. Il motore risulta elastico e riprende regolare anche ai bassi regimi, digerendo bene una eventuale marcia in più. Con questa 125 ci si diverte tanto, soprattutto se si mantiene la lancetta del contagiri nella parte alta. Il cambio è dolce negli innesti e risulta preciso. Nemmeno nella guida più dinamica, quando si cambia velocemente, ha delle incertezze. Ha una rapportatura piuttosto lunga, che consente di guidarla bene anche sulle statali o tangenziali (ove permesso ad un 125…).

La ciclistica ci ha convinti, perché riesce ad offrire sensazioni di una moto di cilindrata maggiore. La R125 è molto ben bilanciata, si guida bene e, tra le curve, si muove con gran disinvoltura. I cambi di direzione sono rapidi e le traiettorie impostate vengono perfettamente mantenute dalla piccola nata di casa Yamaha. La taratura delle sospensioni è molto confortevole e adatta ad affrontare anche i fondi stradali non perfetti. La frenata si è rivelata potente, ma anche estremamente modulabile, merito dell’efficace sistema ABS. Un piccolo appunto lo facciamo alle leve di freno e frizione, non regolabili e, in alcuni casi, questo è un dettaglio che può rivelarsi davvero utile.

Finita la prova su strada, anche per la piccola R125 è tempo di scendere in pista. Dopo un paio di giri di adattamento con la più piccola della “R-Series”, ci lanciamo sul piccolo rettilineo del Circuito de la Ribera. La moto è davvero compatta e ci permette di arretrare in sella per sdraiarci a sufficienza sul serbatoio. Già dai primi giri, come su strada, la R125 ci permette di concentrarci sulle traiettorie più veloci. Data la potenza esigua, al limite dei 15 cavalli di legge, per percorrere le curve più forte l’unico modo è frenare di meno, sembra banale ma è così. E la Yamaha 2019 YZF-R125 fin dal primo impatto trasmette un ottimo feeling, sia per il peso ridotto che per un buon bilanciamento della moto. La ciclistica anche in pista risulta reattiva e veloce, soprattutto nei cambi di direzione. Non nascondiamo che ci sarebbe piaciuto montare su questo telaio delta box un motore con qualche cavallo in più, perché con questa ottima ciclistica c’è margine per divertirsi, anche alzando l’asticella delle prestazioni.

La frenata è ottima e modulabile e l’ABS non risulta per nulla invasivo. Il propulsore, nonostante i suoi 15 CV, ha un bel carattere, allunga e ha una bella erogazione, pulita e lineare. L’appoggio della gomma posteriore da 140/70 (pneumatici Michelin Pilot Street) offre un buon bilanciamento e regala al contempo molta maneggevolezza. In conclusione è un mezzo pratico in città e capace di divertire anche in pista. Disponibile da subito, il suo prezzo di listino è di 5.090 euro.

Abbigliamento del tester:
Casco: Vemar Hurricane Laser blue/fluo yellow
Guanti: Dainese Full Metal 6
Stivali: Dainese R Axial Pro In
Tuta: Dainese Kyalami
Sottotuta: SIXS Carbon Underwear Integrale

Giacca, pantaloni e guanti usati nel test su strada sono sempre Dainese

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