Yamaha, Motori Minarelli arriva l’accordo dopo tre mesi di trattativa
Tra domani e mercoledì si vota
Yamaha – Si svolgeranno oggi le assemblee per illustrare a lavoratrici e lavoratori della Motori Minarelli i contenuti dell’ipotesi di accordo raggiunto venerdì con la direzione aziendale e che sarà sottoposta al voto dei lavoratori tramite referendum domani e mercoledì.
“L’accordo arriva dopo una trattativa durata circa tre mesi e segna un punto importante innanzitutto come ripartenza della contrattazione aziendale, e come investimento su un sistema di relazioni fondate sulla pari dignità delle parti, sull’accesso alle informazioni per la delegazione sindacale e sull’impegno al miglioramento delle condizioni di lavoro attraverso la costituzione di un’apposita commissione tecnica bilaterale.” spiega in una nota la Fiom. Dopo la morte del fondatore Vittorio, le redini della Motori Minarelli vennero prese dal figlio Giorgio che, nei primi anni novanta, siglò un accordo di joint-venture con il marchio giapponese Yamaha, per la produzione di motori a quattro tempi e propulsori con variatore automatico, adatti agli scooter, dei quali la Minarelli divenne il maggior costruttore mondiale. Nel 2002 il gruppo Yamaha acquisì il pieno controllo aziendale. La Motori Minarelli occupa 270 tra lavoratrici e lavoratori, con un fatturato in crescita dopo gli anni di crisi del mercato del settore del motociclo.
“L’accentuata stagionalità delle produzioni trova riconoscimento nell’integrativo aziendale, non solo attraverso la definizione di modalità specifiche di ricorso ad un orario stagionale, con significativi riconoscimenti ai lavoratori interessati in termini di riposi compensativi, 25 minuti aggiuntivi per ogni ora prestata ed indennità di disagio, 6 euro ora, ma anche con l’individuazione di una procedura che serve a dare una risposta innanzitutto ai lavoratori occupati con part time.” prosegue la Fiom. Dal punto di vista economico, si introduce un premio di risultato per il periodo 2015-2017 con valori economici pari rispettivamente a 450 euro, 750 euro e 1000 euro a regime.
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