WayelStore, alla guida della mobilità elettrica

Wayel Store – L’amministratore di Wayel Store Fabio Giatti ha chiara la visione dello presenza dei negozi monomarca in Italia: un Wayel Store però ogni capoluogo di provincia. Nelle prostime righe Gatti spiega le scelte strategiche che sono alla base di questa espansione.

5 Wayel Store aperti in meno di un anno: Bologna, Milano e Milano Parabiago, Firenze e Pordenone. La tabella di marcia è serratissima e porta al raggiungimento concreto dell’obiettivo fissato. Quali sono i punti cardine che sono alla base di questi risultati?
“Un Gruppo solido alle spalle, un prodotto tecnologico Made in Italy e all’avanguardia grazie all’area R&D che non smette di cercare soluzioni innovative nelle prestazioni e nei materiali. Abbiamo una visione chiara e delineata del futuro della mobilità nelle città italiane“.

Anche Debora Serracchiani, il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, si è complimentata per la nuova apertura al Wayel Store di Pordenone. Che effetto ti ha fatto?
“L’apprezzamento e la collaborazione con le autorità pubbliche è importante per noi e ci fa piacere. Siamo sempre disponibili a studiare nuove soluzioni di mobilità sostenibile con le pubbliche amministrazioni e le autorità locali”.

Risale a fine febbraio l’apertura dell’ultimo Wayel Store a Pordenone. A breve, due negozi monomarca in Sicilia. In quali città? Puoi anticipare qualche dettaglio?
“Sarà un’assoluta novità per due città tradizionalmente lontane dal mondo della bicicletta, ma che stanno accogliendo molto bene, e velocemente, questi nuovi veicoli elettrici leggeri. Apriremo a Palermo e a Trapani in aprile, ma seguiranno anche altre aperture durante la primavera“. Wayel cavalca un trend della mobilità elettrica in forte ascesa: 51.405 e-bike vendute nel 2013 a fronte delle 46.000 del 2012, con un incremento del 12%. (Fonte Confindustria ANCMA 2013). Il dato interessante è che è cambiato anche il consumatore e in questo Wayel ha il merito di aver disancorato l’immagine della bicicletta elettrica da un target esclusivamente anziano.

Chi sono oggi gli utenti a cui si rivolge Wayel?
“Sono tanti, proprio perché Wayel è nata rompendo lo schema di una tendenza produttiva diffusa che ha sempre concepito un prodotto generalista da imporre ad un target più ampio. Wayel vuole assolvere ad una specifica esigenza di un cliente che cerca un’alternativa di mobilità dinamica, piacevole ed ecocompatibile, vivendo la quotidianità urbana o quella fuori porta.
Dalle biciclette elettriche per la spesa, alle bici elettriche pieghevoli per chi ha mille spostamenti, al primo ciclomotore alimentato anche ad energia solare per chi desidera andare un po’ più veloce e senza pedalare: l’offerta e davvero ampia!”

Quali requisiti occorrono per diventare un Wayel Store?
“Ci rivolgiamo a persone in grado di interpretare la mobilità elettrica delle proprie realtà territoriali. Offriamo un’importante formazione ai nostri affiliati per poter entrare velocemente in un mercato dove in pochi hanno una reale esperienza”.

Oggi qual è il vantaggio per un rivenditore far parte della prima catena in franchising specializzata in mobilità elettrica?
“Wayel rappresenta oggi l’unico marchio affermato nel settore della mobilità elettrica con un serio progetto industriale e distributivo. Siamo all’alba di una nuova era della mobilità urbana, con la progressiva tendenza alla chiusura dei centri storici e la riduzione di mezzi inquinanti. È finita l’epoca del petrolio. Occorre guardare sempre in avanti un po’ prima di tutti gli altri per cogliere le migliori opportunità. Questo, i nuovi affiliati Wayel Store, lo sanno”.

Se entrassimo adesso in un Wayel Store, quali prodotti troveremmo? Ci sono novità?
“Solingo, Futura 2.0 e la nuova linea di Trilogia. Tutti prodotti Made in Italy fatti a Bologna. È solo l’inizio di una nuova produzione nazionale di veicoli elettrici leggeri”.