Vespa Sprint S 125: stile classico e più tecnologia per essere sempre connessi [PROVA SU STRADA]

La Sprint è la Vespa più giovane, strizza l’occhio al pubblico smart, con un display TFT e funzionalità connesse con il proprio smartphone, che troviamo sulla nuova Sprint S

La Vespa “small body” con faro rettangolare si rifà il trucco e guadagna, in questa versione “S”, una nuova strumentazione con display multifunzione TFT da 4.3”, full color. Le Vespa Sprint e Sprint S sono spinte da un 50cc, oppure dai motori i-get monocilindrici ad aria, 4 tempi, da 125 o 150 cc, con distribuzione a 3 valvole

Vespa Sprint S 125 MY2018 – Ci sono gli scooter, a ruote basse, a ruote alte, con caratteristiche differenti tra di loro, ma sempre scooter. Poi c’è “la Vespa”, declinata in vari modelli, che possiamo classificare come scooter, ma che è una cosa a parte. Il suo fascino, che nasce anche dalla sua storia di oltre 70 anni (la prima Vespa è del 1946), è tangibile, al punto che è difficile non restarne colpiti. La scocca in metallo, rimasta concettualmente immutata nel tempo, unita ad un look pulito ed elegante, rende la Vespa un prodotto unico, fiore all’occhiello del made in Italy. I tentativi di imitazione non si contano, ma nessuno (nemmeno la mitica Lambretta) ha saputo fare altrettanto, con un successo così duraturo e con la capacità di rinnovarsi nel rispetto della tradizione.

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Un prodotto che va oltre la moda quindi, che è per definizione passeggera e legata ad un periodo temporale limitato, che faceva lifestyle ben prima che qualcuno sapesse il significato di questo termine. Negli ultimi anni, diciamo da quando Vespa è un brand separato e non più un modello di casa Piaggio, abbiamo assistito ad un rilancio importante, con modelli nuovi, molto curati nel loro look, senza tralasciare aspetti imprescindibili al giorno d’oggi, come tecnologia ed efficienza. In questo contesto una delle entry level al mondo Vespa, la Sprint, rappresenta un tassello importante, come dimostra la sua continua evoluzione per stare al passo con i tempi. Così, se un paio di anni fa vi avevamo parlato del passaggio alla nuova famiglia di motori i-get con il 2018 la Sprint si rifà il trucco, con alcuni aggiornamenti anche estetici, ma soprattutto diventa “connessa”, nella versione “S”, grazie al nuovo quadro strumenti che colloquia via bluetooth con il proprio smartphone. Una app gratuita rende disponibili molti dati sul cellulare, che difficilmente sarebbero replicabili nella loro totalità sul quadro strumenti, ma è possibile anche leggere le notifiche di messaggi e telefonare sul display TFT, magari rispondendo ad una chiamata attraverso un vivavoce installato nel casco, oppure fermandosi per rispondere dal cellulare ad una telefonata importante, lasciandolo in tutta sicurezza in tasca, quando si guida.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★★ 

Al look classico di un prodotto con origini negli anni ’60, si abbina un bel tocco di modernità
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I più giovani non sapranno di cosa stiamo parlando, ma ogni volta che ci capita di testare una Vespa, il nostro pensiero va ai “giochi del marketing”, che a volte non tengono conto dei dettagli storici. Così la Sprint moderna ha il faro rettangolare, che negli anni ’70 contraddistingueva la Special, che oggi ha invece il faro tondo. Faro squadrato che però troviamo anche in altri modelli storici di Vespa, come la Super Sport 180. Parentesi “precisetti” a parte, il look della Sprint è una delle sue carte vincenti, davvero elegantemente sportiva, compatta grazie all’adozione dello “small body”, abbinato qui a dettagli più grintosi rispetto alla sorella Primavera. Oltre al faro, di cui abbiamo detto, differenti sono poi i cerchi da 12”, di colore scuro, che possono eventualmente divenire anche bicolore, troviamo poi finiture e colorazioni che calcano la mano sulla sportività di questo “Vespino”.

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Nella sua versione 2018, la Vespa Sprint guadagna un piccolo restyling, ma soprattutto riceve una serie di interessanti evoluzioni tecniche. Si parte dai fari, ora a LED, sia per l’anteriore che per il fanale posteriore. Quello che era un interessante optional, il Bike Finder abbinato al comando di apertura a distanza della sella, diventa di serie, mentre la “cravatta” frontale viene rinnovata nel suo aspetto.

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Inutile dirvi che, fino a qui, si tratta di novità certamente importanti, che però si fanno notare solo ad una analisi più attenta. Quello che invece è evidente fin dai primi istanti in sella alla nuova Vespa Sprint S, è la strumentazione TFT Full Color che contraddistingue appunto la versione “S”. Uno strumento moderno, un display da 4.3”, che sostituisce il classico elemento analogico, dando il meglio di se quando viene sfruttato con il VMP (Vespa Multimedia Platform). In pochi istanti si abbinano telefono e veicolo, come oramai siamo abituati a fare con le auto, aprendo ad un mondo di nuove possibilità. Innanzitutto si hanno a disposizione una miriade di dati che sarebbe ben difficile gestire con i tasti della strumentazione, inclusi quelli statistici sui consumi, che possono essere mantenuti in memoria e visualizzati dallo smartphone anche quando si è lontani e non connessi alla Vespa.

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Oltre a questo il display diventa utile per visualizzare le notifiche provenienti dal cellulare e, senza togliere le mani dal manubrio e senza distrarsi, si possono gestire le chiamate in entrata, usare i comandi vocali per effettuarne in uscita, oppure ascoltare un brano musicale, vedendone autore e titolo sul quadro strumenti. Davvero qualcosa di interessante ed anche di utile per la Vespa Sprint, che rende più piacevole e meno stressante il viaggio casa ufficio, senza dimenticare mai la sicurezza, perché anche se aspettate una telefonata importante, lo potete fare lasciando il cellulare in tasca e nel pieno rispetto del codice della strada e della incolumità vostra e di chi vi sta intorno. Il pelo nell’uovo lo possiamo trovare nell’app gratuita da scaricare sul cellulare: vuoi per qualche problemino d’infanzia, vuoi per il cellulare utilizzato che non è certo un recente top di gamma, ma qualche piccolo inconveniente, di connessione e di “restart” dell’applicazione, ci è capitato di averlo. Abbiamo anche registrato un consumo medio di oltre 350 Km/l in una tratta della nostra prova, dato che va un po’ oltre l’ottimo livello di efficienza del 125 i-get…

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

L’i-get si conferma brioso e gradevole, soprattutto per essere un 125
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Delle tre motorizzazioni disponibili, che vanno dal “cinquantino” al 150, questa è forse la più interessante, perché consente di guidare questa Vespa Sprint S 125 ad un pubblico vasto, che include i 16enni e chi abbia la sola patente da auto (la B). Lo si apprezza non solo per questo, ma per le sue tante doti. Parliamo infatti di un motore moderno, che è sostanzialmente privo di vibrazione e molto silenzioso e fluido nel suo funzionamento. Pur non sfruttando tutto quello che la legge permetterebbe in termini di potenza, dato che si ferma intorno agli 11 cavalli, contro i 15 consentiti, il 3 valvole ad iniezione elettronica ha un bello spunto e non fa mancare nulla. La potenza massima arriva a 7.700 giri, mentre la coppia è di 10,4 Nm a 6.000. Grazie al peso abbastanza contenuto e ad una taratura davvero ottimale della trasmissione, la Sprint è vivace nel traffico cittadino, dove si divincola egregiamente tra una ripartenza ed un sorpasso, ma è a suo agio anche fuori dal caotico contesto urbano. Allunga bene, come dimostra il dato massimo registrato dalla strumentazione in 109 Km/h (qualcosa in più della velocità effettiva), lasciando intuire che per una breve tratta in autostrada o in tangenziale, le mancherebbe solo il “permesso” del legislatore, che prima o poi sbloccherà ai 125 anche questa opportunità, speriamo! Se invece avete l’esigenza di farlo fin da ora, non vi resta che orientarvi alla versione 150, con un paio di cavalli in più e qualcosina in termini di prestazioni, ma soprattutto con la possibilità di accedere alla rete autostradale, a patto però di avere la patente A.

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Piccola, ma comoda, la Sprint è il “vespino” che tutti vorrebbero
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Ruote da 12”, scocca compatta e dimensioni ridotte, come un cinquantino. Non per nulla è disponibile con motore 50cc, la Vespa Sprint è però agile e perfetta in città anche con questo 125 (le separano meno di 10 Kg). Con una sella posta a soli 790 mm da terra, si adatta a tutti, donne e meno alti, ma accoglie bene anche chi è uno spilungone. La sorella Primavera, con cui condivide scocca ed ergonomia, ha infatti convinto il nostro tester Aldo Ballerini, quando ha avuto l’occasione di provarla nella scorsa primavera (quando la stagione fa più che rima con il nome del mezzo…). Non manca l’utilissimo ABS all’anteriore (ricordiamo che sui 125 non è obbligatorio per legge), mentre il tamburo posteriore è “libero” di bloccare, anche se lo fa solo se strizzate aggressivamente la leva e, comunque, la reazione innescata è facilmente gestibile.

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Buoni invece gli spazi d’arresto, il disco anteriore da 200 mm è infatti più che sufficiente per frenare la Sprint, senza richiedere una pressione eccessiva sulla leva. Le ruote da 12”, con gomme 110/70 e 120/70, sono un buon compromesso per le insidie della città, ricca di rotaie, asfalto irregolare e buche, grazie anche alla buona azione delle sospensione di questa Vespa Sprint. Anteriormente troviamo il classico monobraccio della Vespa, con un monoammortizzatore a doppio effetto, analogo a quello idraulico al posteriore. Sicura sullo sconnesso, la Sprint è anche ben piantata sulle curve più veloci, confermando un ottimo piacere di guida. Quanto invece alla “capacità” di carico, la pedana non è piatta, ma consente di allocarci all’occorrenza una borsa o qualche oggetto, con il plus di un gancio estraibile dalla zona anteriore della sella. Il vano sottosella è invece capiente, quanto basta per casco, guanti ed altri oggetti, senza obbligare al bauletto opzionale. Troviamo anche un piccolo vano nel retroscudo, dotato di una pratica presa Usb.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

Il prezzo è all’altezza di un mito tutto italiano, ma i consumi sono piccoli piccoli
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La Vespa Sprint parte da 3.460 euro, con la 50 4 tempi, che diventano 50 in più per la Sport. Passando alla 125, si sale a 4.570, mentre in questo caso la differenza tra “standard” e Sprint S è più corposo, al netto di una strumentazione TFT e di dettagli che fanno la differenza, anche in termini di listino. La Sprint S da noi provata raggiunge infatti quota 5.070 euro. Non pochi per un 125, indubbiamente, ma forse nessun’altro scooter può offrire tanto. Se invece volete optare per la 150, l’aggravio è di 200 euro.

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Passando ai consumi, ottima l’autonomia, visto che gli 8 litri di serbatoio garantiscono percorrenze da 200 Km in su. La Vespa Sprint S ha spuntato infatti un valore medio di 32 km/l usando il gas “a interruttore”, sfruttando sempre tutto il potenziale del suo monocilindrico brioso. Se invece si adotta una guida più educata, il dato dichiarato in ciclo combinato, di 43,2 km/l, è tutt’altro che irraggiungibile, perché si riesce addirittura a fare di meglio.

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L’evoluzione non si ferma mai e, a dispetto di quelli che pensano il contrario, la Vespa riesce a rinnovarsi ed a stare al passo con le novità, senza rinunciare al suo passato ed al fascino che ne deriva. La prossima sfida è già iniziata, si chiama Vespa Elettrica. Un prodotto full electric che, proprio con un aspetto simile a quello di questa Sprint, entra a listino in queste settimane e sarà sulle nostre strade a breve. Non vediamo l’ora di provarla!

PRO E CONTRO
Ci piace:
Stile unico, piacere di guida, vivacità nel traffico
Non ci piace:
Qualche problema di gioventù per l’app “Vespa”, prezzo impegnativo

Vespa Sprint S 125 MY2018: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★☆ 
Sospensioni:★★★★½ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★★ 
Consumi:★★★★½ 

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Abbigliamento del tester:
Giacca: Tucano Urbano Aeros
Pantaloni: Tucano Urbano Genova Gag
Guanti: Tucano Urbano Aero Touch
Scarpa: Alpinestars Lunar
Casco: Scorpion Exo-City Wind

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