Valentino Rossi VS Yamaha Motobot: il Dottore vince la sfida su R1M [VIDEO]

Più veloce di oltre trenta secondi

Valentino Rossi VS Yamaha Motobot – Il nove volte iridato contro la moto robotica della casa dei Diapason sull'asfalto di Thunderhill
Valentino Rossi VS Yamaha Motobot: il Dottore vince la sfida su R1M [VIDEO]Valentino Rossi VS Yamaha Motobot: il Dottore vince la sfida su R1M [VIDEO]

Il confronto tra uomo e macchina, che ha stuzzicato e continua ad alimentare la fantasia dei più noti scrittori e cineasti a cavallo degli ultimi due secoli, prende forma nella realtà sul rovente asfalto del Thunderhill Raceway Park, in California. Valentino Rossi, il nove volte iridato e pilota di Yamaha, è l’eccellente antagonista di una creatura robotica realizzata dallo stesso marchio giapponese, chiamata Motobot.

Un concetto elettromeccanico, metà moto e metà robot. L’autonoma Yamaha R1M sfreccia sul manto californiano, cercando di battere il miglior tempo sul giro realizzato dal campione di Tavullia. Il risultato però è clamorosamente a favore del pesarese, capace di imporre ben oltre trenta secondi di margine allo sfidante robotico. Sebbene alla fine del video e di questa curiosa sfida, a un paio d’anni dall’inizio del progetto, appaia un messaggio che anticipa una possibile rivincita o comunque lascia ancora aperto il confronto alla luce del risultato.

Nonostante l’ampio margine, la Yamaha Motobot ha mostrato doti ciclistiche affinate e completato comunque la prova senza problemi. Probabilmente a influire sull’esito sono ancora i profondi limiti, soprattutto dinamici, che separano la macchina dall’uomo. Contando sulla propria esperienza, il Dottore non vanta solo un grande talento, ma anche qualità atletiche elevatissime. Può indirizzare la moto in modo ottimale su ogni curva, descrivendo traiettorie ideali ad ogni passaggio che permettono di limare il valore sul cronometro, distribuendo il proprio peso di conseguenza in funzione della velocità. Motobot, invece, a parte la velocità dei vari sensori, è caratterizzato da una struttura rigida e fissa, che disegna un androide seduto sulla moto. Aspetto che, soprattutto in curva, avrebbe ancora una certa influenza a livello prestazionale.

Video: Yamaha

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