Telepass moto: arriva la proroga per viaggiare con il 30% di sconto, ma per pochi

I primi passi del nuovo governo e l’arrivo dell’estate ha acceso i riflettori su un problema di cui ormai si discute da anni: la riduzione della tariffa per i motociclisti. Un atto dovuto secondo molti, visto che, oltre a 2 ruote in meno, hanno un minor impatto su traffico ed usura delle autostrade. Lo scorso anno una riduzione, anche se del 30% e non del 50 come richiesto, è arrivata, ma di fatto era, e continua ad essere, una mezza presa in giro. Perchè? Semplice, le società che gestiscono le autostrada non gradiscono di perdere una parte dei loro introiti, per di più dovendo studiare una soluzione tecnica per poterlo fare. Infatti ai caselli le auto vengono “lette” dai sistemi automatici, in grado di rilevarne il numero degli assi e dettagli come l’altezza in prossimità delle ruote anteriori, per capire se si tratti di un furgone, di un’auto e di classificarle, per calcolare di conseguenza il pedaggio dovuto. Per le moto, almeno così sembra, al momento non è possibile “riconoscerle” in automatico, così si è scelto di imporre, a chi volesse cogliere la possibilità della riduzione del 30%, l’utilizzo del Telepass. Poco male direbbe qualcuno, anche se già questa è una limitazione che esclude una bella fetta di utenza, ma si è andato oltre, perché l’apparecchio deve essere dedicato ad un mezzo a due ruote, senza la possibilità di condividerlo con un’auto. In pratica, ad oggi, solo grandi viaggiatori, quelli che in moto sono pendolari o percorrono molto le nostre autostrade, hanno aderito al servizio, anche per lo scenario incerto di un intervento a tempo, prima un anno, ora una proroga per altri 12 mesi. Secondo gli ultimi dati forniti da Autostrade per l’Italia sono circa 25.000 mila su 6.689.911 totali i centauri che usufruiscono dello sconto (si parla del 30%). Insomma, una goccia nel mare (lo 0,37%) che lascia aperta la questione e anche la sua validità.

Telepass moto: un flop annunciato

Sembra stano, ma in un Paese come il nostro, in cui si fa attenzione a qualsiasi spesa, quella per il pedaggio per i motociclisti è avvolta ancora da un velo di mistero. La stranezza sta nel fatto che uno sconto per chi sceglie le due ruote come mezzo di trasporto è un gesto di civiltà prima ancora che di giustizia. I motivi di un flop come questo sono legati soprattuto al fatto che per accedere alle agevolazioni, come accennato, è necessario sottoscrivere un contratto Telepass Family legato esclusivamente ad ogni singola moto che si guidi. Senza dimenticare i problemi burocratici e quelli tecnici legati al pagamento ed al rilevamento effettivo dei mezzi, si potrebbe fare decisamente di più, senza grossi sforzi. In sostanza, il bastone tra le (due) ruote ai motociclisti li mette chi ha il compito di gestire la rete autostradale, ma che allo stesso tempo viene scelto dai cittadini per spostarsi, per necessità o pura convenienza in fatto di tempo.

Telepass moto: arriva una nuova proroga

Alla fine la risoluzione al problema è stata una non risoluzione. Il neo ministro M5S, Danilo Toninelli, infatti, ha optato per una proroga di 12 mesi della convezione che scadrà, quindi, nel giugno del 2019. Il tweet di Toninelli ha un sapore perfino beffardo: “Sosteniamo chi si muove su due ruote. Ho dato il via libera alla proroga di un anno dell’accordo tra il Mit e Aiscat per rinnovare lo sconto del 30% ai caselli autostradali in favore dei motociclisti dotati di Telepass. Buona estate e buon viaggio”.
Siamo certi che tutti i nodi che si sono presentati negli ultimi giorni saranno pronti a ripresentarsi, se possibile ancora più ingarbugliati.