Suzuki V-Strom 800SE: Esplora la strada come non hai mai fatto prima [LA PROVA]

La giapponese concreta e accessibile, pronta per il turismo e la guida di tutti i giorni

La Suzuki V-Strom 800SE, la “Street Explorer“, che spinge il segmento delle Sport Adventure Tourer. Suzuki presenta una moto concreta e accessibile rispetto alle maxi-crossover, senza compromettere l’emozione della guida. La giapponese è pensata per chi cerca una due ruote efficace sia per il turismo che per l’uso quotidiano, e posso anticipare che si disimpegna a testa alta anche nell’Off-Road di tutto rispetto. L’ho messa alla prova su strade asfaltate, bianche, e l’ho vista anche in azione nel fuori strada più impegnativo durante il Suzuki V-Strom Day 2025.

ESTETICA: PAROLA CHIAVE “TRADIZIONE”

La V-Strom 800SE ha un design chiaro e deciso. Non è una rivoluzione perché resta fedele alla famiglia V-Strom. Il frontale è caratterizzato dai fari in posizione verticale esagonali a LED. L’intero impianto luci è a LED, garantendo ottima visibilità, una tecnologia che ormai dovrebbe essere di serie su tutte le moto. Il cupolino è ben integrato nel design, con regolazioni manuali dello stesso. Le linee della V-Strom 800SE sono pulite. Il serbatoio da 20 litri è ben integrato e offre un’autonomia notevole. I fianchi sono snelli, permettendo un buon inserimento delle gambe e contribuendo a una sensazione di controllo. Il puntale in plastica e i paramani di serie suggeriscono che la moto è pronta per l’avventura. Le ruote in lega leggera da 19 pollici all’anteriore e 17 pollici al posteriore, con pneumatici Dunlop D614, le conferiscono un look più stradale, diverso dalla versione “DE” più orientata all’off-road con cerchio anteriore da 21 pollici. Il portapacchi posteriore integrato con maniglie comode per il passeggero sottolinea la vocazione turistica, offrendo una base solida per bagagli. Disponibile in diverse colorazioni: Blu Montreal, Nero Dubai, Grigio Seattle, Nero Parigi e il nuovo Verde Lisbona.

CICLISTICA: EQUILIBRIO E COMFORT STRADALE AL CENTRO DEL PROGETTO

La V-Strom 800SE è stata progettata per massimizzare il comfort nei lunghi viaggi e per essere un’ottima compagna sia tra le curve che nel tragitto casa-lavoro. Il telaio in acciaio robusto garantisce eccellente stabilità in rettilineo e un’ottima maneggevolezza. Le sospensioni a firma Showa offrono una forcella SFF-BP all’anteriore è regolabile nel precarico, mentre il monoammortizzatore posteriore, offre regolazioni di precarico ed estensione tramite un comodo pomello remoto. L’impianto frenante è composto da un doppio disco da 310 mm all’anteriore con pinze radiali Nissin a quattro pistoncini e un disco singolo da 260 mm al posteriore. La posizione di guida contribuisce notevolmente al comfort. Manubrio largo e tanto spazio per muoversi. La sella, alta 82,5 cm, è comoda anche dopo ore alla guida e facilita l’appoggio dei piedi. Le pedane sono state arretrate di 1,5 cm e rialzate di 7 mm, e il manubrio è più stretto di 1,5 cm, contribuendo a una postura più rilassata. Anche il passeggero viaggia bene, con una sella spaziosa e maniglie comode.

Lo schermo TFT LCD è a colori da 5 pollici ed offre ottima visibilità e leggibilità in qualsiasi condizione di luce. Il display fornisce numerose informazioni essenziali, tra cui velocità, contachilometri, indicatore giri motore programmabile, avvisi, consumo (istantaneo e medio). Permette inoltre di gestire facilmente le impostazioni elettroniche della moto. Presente anche una porta USB integrata da 5V/2A sul lato sinistro del quadro strumenti, utile per la ricarica.

MOTORE: BICILINDRICO PULSANTE DAL CUORE TECNOLOGICO

Il bicilindrico parallelo frontemarcia da 776 cm³ è lo stesso che equipaggia altri modelli Suzuki. Questo propulsore eroga 84 CV (62 kW) a 8.500 giri/min e 78 Nm a 6.800 giri/min. La peculiarità tecnica è il manovellismo a 270°, che conferisce una tonalità di scarico simile ai bicilindrici a V e garantisce un’erogazione piena e regolare. Il sistema brevettato Suzuki Cross Balancer con doppio contralbero, che elimina efficacemente le vibrazioni, garantendo una guida più fluida.

Il propulsore della V-Strom 800SE beneficia del pacchetto Suzuki Intelligent Ride System (S.I.R.S.). Sistemi intelligenti come il Suzuki Drive Mode Selector (“Scegliiltiro”), ovvero le tre mappe motore (A-Active, B-Basic, C-Comfort), il Suzuki Traction Control System (“Aprisereno”): Tre livelli di intervento o disattivabile. Il Quick Shift Bidirezionale (“Cambiarapido”), il sistema ABS a due modalità, l’Acceleratore Ride-by-Wire e tanto altro ancora. La gestione dell’elettronica è ancora più “facile da gestire, anche in marcia”, con comandi sul blocchetto sinistro semplici da usare anche con i guanti.

LA PROVA: VERSATILITÀ E PURO PIACERE DI GUIDA

La Suzuki V-Strom 800SE è una moto estremamente versatile. L’ho messa alla prova nelle uscite quotidiane, per le gite fuori porta (anche in coppia) e su percorsi che spaziavano dalle strade bianche a quelle più impegnative. Direi una vera tutto fare. Le sospensioni hanno sempre lavorato in armonia, in un mix equilibrato di comfort e controllo. Difficilmente ho incontrato problemi durante la guida e in ogni situazione il suo compromesso è stato eccellente. Anche sul tremendo pavé milanese la moto filtra molto bene le asperità, assorbendo buche e sconnessioni. Nella guida più dinamica, l’inserimento dell’avantreno mi ha dato quel giusto feeling per poter entrare in curva con convinzione e sicurezza. A volte, quando si è su questi crossover sportivi, ci si lascia andare a velleità degne di moto sportive. Anche perché dobbiamo ricordarci che le velocità su strada urbana devono essere limitate, e quindi andare oltre non ha senso, ma allo stesso tempo si percepisce quanto la moto possa spingersi ancora più forte.

Dalle velocità sui passi collinari a quelle autostradali, la moto mi ha fatto scoprire un piccolo neo: sebbene il cupolino offra una buona protezione dal vento, superati i 110-120 km/h, si può risentire di essere un po’ esposti. Si vorrebbe magari alzare il cupolino, ma non è possibile farlo durante la guida: l’operazione richiede di svitare e riavvitare delle viti per impostare le posizioni predefinite, e va quindi effettuata a moto ferma.
La scelta delle ruote in lega leggera da 19 e 17 pollici, con pneumatici Dunlop, rappresenta un buon compromesso. L’aderenza e la stabilità sono assicurate; seppur l’anteriore possa risentire di una leggera rigidità, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Anzi, una volta abituati, si trova la giusta confidenza che lo pneumatico richiede. Scegliendo poi la gomma più adatta alle proprie esigenze, la guidabilità della V-Strom non potrà che migliorare nettamente. Infatti, nei rapidi cambi di direzione la moto si rivela sempre agile e intuitiva, merito della ciclistica sopra descritta che asseconda perfettamente il pilota. Dobbiamo anche ricordare che la V-Strom non è nata “ieri”, ma vanta una lunga storia che le ha permesso di raggiungere livelli di guida estremamente soddisfacenti.

I freni sono modulabili e sufficientemente potenti. Difficile desiderare di più, forse solo una risposta leggermente meno “spugnosa”. Ma considerando il contesto della moto e l’abbinamento a un efficace sistema ABS a due modalità, direi che il pacchetto va più che bene.
La V-Strom 800SE mi ha divertito parecchio su strade bianche e percorsi in off-road. Anzi, è proprio in questi contesti, più impegnativi rispetto all’asfalto, che la moto rivela appieno le sue capacità di guida. Se sull’asfalto le moto possono mostrare eventuali limiti, è in off-road che devono dare ancora più prova di quanto possano offrire in termini di sensibilità di guida al pilota.
Qui si è ancora più attenti alla risposta della moto e, sui percorsi che ho affrontato, la V-Strom 800SE ha risposto prontamente ai comandi, divertendomi e portandomi a casa in piena sicurezza dopo aver percorso diversi chilometri su un tratto di fuoristrada.

Allo stesso tempo, voglio ricordare di aver visto in azione questa moto al V-Strom Day 2025. Lì, in un percorso off-road di medio livello con alcuni punti molto complessi e impegnativi, un collega giornalista (Alessandro Frasca) guidava proprio la 800SE, mentre io ero sulla 800DE. Ha affrontato gli stessi percorsi, senza mai tirarsi indietro. Anzi, grazie alla sua esperienza di guida, andava anche molto più rapidamente e con maggiore sicurezza, dimostrando come una moto con grandi doti ciclistiche e di motore, persino con pneumatici prettamente stradali, riesca a districarsi in situazioni impegnative a testa alta.

Il motore, con la sua erogazione fluida e la capacità di raggiungere rapidamente la velocità di crociera, rende i trasferimenti efficienti. La moto risponde prontamente fin dai bassi giri, e la capacità di salire è impressionante: non si ha mai la sensazione che “muri” in zona rossa, permettendo di cambiare agevolmente le marce anche a regimi elevati (9.500 giri), continuando a guadagnare velocità.
Le vibrazioni del bicilindrico sono davvero poche grazie al Suzuki Cross Balancer, contribuendo a un’esperienza rilassata; quest’ultime sono un po’ più percettibili alle estremità del manubrio. Per quanto riguarda la mappa motore, ho usato spesso la mappa “A”, che mi ha divertito e dato la spinta giusta. La “B” l’ho usata raramente, mentre la “C” l’ho preferita nel traffico di tutti i giorni per ridurre al minimo l’effetto on/off quando si apre il gas.
Il Quick Shift Bidirezionale è un vero plus, permette delle cambiate fulminee e precise che amplificano il piacere di guida.
I consumi del bicilindrico sono “più che discreti” e allineati ai concorrenti, con una media dichiarata di 4,4 litri/100km nel ciclo WMTC. Abbinato al serbatoio da 20 litri, questo si traduce in autonomie notevoli, superiori ai 450 km.

Nelle manovre da fermo ammetto che, per la mia altezza di 173 cm, la sella è un po’ alta e il peso di 223 kg della moto può farsi sentire. Una volta in movimento, però, diventa leggera come una farfalla. Se proprio devo trovare qualche appunto, la mancanza del Cruise Control può farsi sentire quando si percorrono tanti chilometri, e la regolazione del cupolino in marcia sarebbe un miglioramento apprezzabile per il futuro. Il prezzo è decisamente competitivo. La Suzuki V-Strom 800SE ha un prezzo di listino di €10.999, ma in promozione la si porta a casa a €9.790 IVA inclusa.

Abbigliamento utilizzato in collaborazione con:
Arai Casco TOUR-X5 – Match Orange
Arai Casco Quantic – Abstract Red
Dainese Giacca Racing 3 D-Dry
Dainese Guanti Carbon 4 
Forma Stivali ADV KITE Dry

SCHEDA TECNICA

Motore: Bicilindrico parallelo, 4 tempi, raffreddato a liquido, DOHC
Potenza max 84 CV (62 kW) a 8.500 giri/min, coppia max 78 Nm 6.800 giri/min
Cilindrata: 776 cc
Cambio: Meccanico a 6 rapporti con sistema Quick Shift
Peso: 223 kg in ordine di marcia
Sosp. anteriore: Forcella Showa telescopica a steli rovesciati regolabile
Sosp. posteriore: Monoammortizzatore Showa a leveraggio progressivo regolabile
Impianto frenante: Ant. Doppio disco ø 310 mm con pinze Nissin radiali a 4 pistoncini – post. Disco singolo ø 260 mm con pinza Nissin a 2 pistoncini
Pneumatici: 110/80 R19M/C 59V tubeless; 150/70 R17M/C 69V tubeless
Capacità serbatoio: 20 lt
Consumo: 4,4 L/100km in ciclo WMTC
Prezzo: da 10.990 € f.c.

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