Suzuki al 41° Motoraduno Stelvio International

Abbiamo partecipato in sella ad una GSX-S750 MY2017

Una festa di appassionati, numerosi quanto gli scorsi anni malgrado un meteo incerto.

Per l’edizione 2017 la casa giapponese di Hamamatsu ha organizzato un itinerario molto accattivante, grazie al quale siamo arrivati al 41° Motoraduno Stelvio International, con un viaggio che ci ha portati al Passo dello Stelvio in moto, con i suoi 2.758 metri di altitudine, uno dei luoghi più celebri per i motociclisti e non solo, il Passo più alto d’Italia. Una cima con una vista mozzafiato, il Passo dello Stelvio si trova all’interno dell’omonimo Parco Nazionale, vicino ad importanti vette, come il monte Livrio, lo Scorluzzo e l’Ortles.

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Ma torniamo a noi: siamo partiti in gruppo da Monza, dove presso la concessionaria Cirafici avevamo preso possesso di una Suzuki GSX-S 750, una naked di media cilindrata con l’anima grintosa, ci siamo avviati in un avventuroso viaggio verso Santa Caterina Valfurva, 198 chilometri di puro divertimento e con paesaggi mozzafiato, attraversando Morbegno per arrivare al Passo San Marco, un Passo ricco di storia e che collega la Val Brembana (BG) alla Valtellina, caratterizzato da un percorso immerso nella natura, dove guardare ciò che offre la natura è qualcosa di magnetico, ma sempre mantenendo altra l’attenzione alla guida.

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Non è una strada complicata in realtà, d’altro canto noi e la nostra Suzuki ci stavamo avvicinando sempre di più alla nostra destinazione per la cena ed il pernottamento. La nostra meta per il primo giorno era Santa Caterina Valfurva, che non si trova in cima al Passo, ma a circa 50 chilometri.

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Il giorno seguente, dopo esserci coperti con il nostro abbigliamento, viste le basse temperature, siamo tornati in sella. Si avete capito bene, basse temperature, perché vi possiamo assicurare che a 2.758 metri, nonostante fosse il primo di Luglio, il freddo si è fatto sentire e per tutto il tragitto in modo incredibile. Temperature di circa 10 gradi, ma anche meno, dato che la neve si è fatta vedere in alcuni tratti, che hanno richiesto un abbigliamento adeguato, con giacca in pelle e relativa fodera interna invernale, felpa, maglietta in tessuto tecnico, bandana al collo, guanti e scarpe tecniche. Inutile dire che, per buona parte del nostro tragitto, ci siamo chiesti d’inverno quali temperature possano essere raggiunte da queste parti.

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Avviati verso il classico serpentone, che si vede nelle fotografie e nelle pagine web più comuni, il Passo dello Stelvio, dalla pendenza abbastanza evidente, è dolce e piacevole da percorrere e soprattutto ci fa ammirare curve e paesaggi di tutto rispetto. La strada inizia a salire in maniera tiepida, accompagnata da prati e rocce che solo la natura propone.

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L’arrivo in cima è previsto in circa 30 minuti, qui non serve andar veloce e non c’è bisogno nemmeno di realizzare il miglior tempo. Qui devi divertirti e goderti l’impagabile paesaggio, che solo lei può regalarti, con la sua strada abbastanza larga, tranne qualche tratto più stretto, trafficata di appassionati di moto; è richiesta tanta concentrazione, ma allo stesso tempo è appagante guidare tra le continue pieghe che seguono tornanti da prima marcia, dove la nostra Suzuki GSX–S750 si è sempre dimostrata all’altezza e maneggevole, sia sui tornanti che nei lunghi rettilinei incontrati nel viaggio.

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Salire e guardare giù ti fa provare una sensazione che non dimenticherai facilmente. Arrivati alla meta la vista dall’alto fa superare qualsiasi sintomo di stanchezza e riempie il cuore, ma è anche motivo per riposarci e bere qualcosa di caldo, si perché come vi abbiamo accennato, in questa nostra giornata il nostro compagno di viaggio è stato il freddo, che ci ha accompagnati in gran parte del tragitto.

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Quello che colpisce a vista d’occhio è la varietà di motociclette che si incontrano, dal vecchio Piaggio Ciao a 2 tempi alle ultime moto di produzione attuale. Una folta schiera di partecipanti, che scopriremo poi essere stati 4.606 come iscritti ufficiali. Sondalo è la base del motoraduno Stelvio International Metzeler, dove si danno appuntamento gli appassionati, ma anche le case motociclistiche, che possono far provare le ultime novità in un contesto speciale ed appagante.

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Proprio a Sondalo, circa 40 chilometri più a valle, passando da Bormio, ci dirigiamo per raggiungere il centro delle attività del 41° Motoraduno Stelvio International, una edizione che ha segnato il definitivo rilancio della manifestazione, ma anche carica di novità, di vivacità organizzativa, di rinnovate occasioni di incontro, popolato da amanti delle due ruote che hanno la possibilità di provare le motociclette più interessanti, incluse le Suzuki messe a disposizione per i demo ride, grazie ai quali poter valutare le caratteristiche dei vari modelli.

La manifestazione è inoltre un punto di ritrovo, anche per acquistare qualche capo di abbigliamento e godersi lo spettacolo dei freestyle bikers. Lo Stelvio Stunt Competition Match era una delle novità della 41° edizione, una gara che ha messo in competizione tra loro stuntman professionisti, impegnati in prove di abilità per mostrare le migliori evoluzioni di cui sono in grado in sella ad una moto. Questa è solo una delle proposte che ruotano intorno al Motoraduno Stelvio International.

Per noi era però giunto il momento di tornare a casa, portando impresse nella mente le belle immagini, che solo la natura sa regalare e molto soddisfatti di questa bellissima esperienza insieme a Suzuki. Una gita sul Passo dello Stelvio è uno di quei percorsi che ogni motociclista deve fare, almeno una volta nella sua vita, ancora meglio se in occasione del Motoraduno che ogni anni si tiene in questo periodo.

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