Prova Honda XL 750 Transalp – La migliore Transalp di sempre, godibile, efficace, veloce
Metà anni 80, la Parigi-Dakar è un evento straordinario sulla bocca di tutti e diciamolo pure, proprio grazie a lei, per molti possedere una moto equivale a voler esplorare, scoprire e misurarsi con se stessi. La Honda Transalp nasce proprio da qui, sulla spinta del successo delle Honda NXR750 impegnate nei massacranti rally africani, ma senza quella spiccata dote fuoristradistica, cosi da essere facilmente apprezzata anche dal motociclista meno smaliziato e in cerca di semplice divertimento. Un pò di Dakar, un pò di enduro, una buona protezione stradale e la consacrata affidabilità Honda, sono gli ingredienti che sapientemente miscelati tra loro danno vita al progetto Honda XL600 Transalp. Nome azzeccatissimo, ispirato ad una gara, la Rally TRANSALP, corsa tra l’Austria e il principato di monaco alla fine degli anni 70, nella quale i partecipanti letteralmente “attraversavano le alpi”.
LE ORIGINI E L’EVOLUZIONE
Il suo motore derivato dalla serie VT e opportunamente rivisto da Honda per adattarlo a questa nuova tuttofare, sin dal debutto è stato in parte nascosto da una carenatura diversa da tutte le competitor dell’epoca, più avvolgente e protettiva, proprio come le specialistiche NXR 750 impegnate nei raid africani. Sorprendendo dal debutto per maneggevolezza ed efficacia, si dimostra veloce e piacevole da condurre, e contando su una componentistica di estrema qualità la Honda XLV 600 Transalp è subito un successo incredibile, arrivando a vendere circa 10.000 unita in soli 3 mesi dalla presentazione. Da chi la sceglie per andare al lavoro, a chi se la gode nei viaggi e nei week end fuori porta o si diletta in off road, il suo bicilindrico è sempre la scelta giusta per migliorare il piacere e la fruibilità di guida. Inoltre, la carenatura avvolgente, nonostante all’inizio non sia accolta dal clamore di tutto il pubblico (novità assoluta nel segmento), protegge da freddo, vento e acqua come mai prima d’ora, e contribuisce al successo della Honda XLV 600 Transalp anche come moto macinachilometri. Sella abbastanza bassa, peso non eccessivo e un comportamento neutro in ogni condizione per chiunque, completano un quadro per il quale in pochissimo tempo, la Transalp viene identificata nell’ immaginario collettivo come la moto per fare tutto, e quindi di conseguenza, la moto per tutti. Negli anni a seguire si evolve senza stravolgersi, migliorando l’impianto frenante e aggiornando la linea, comunque sempre ben riconoscibile. Nel 2000 il motore cresce a 650cc e le linee della moto come alcune scelte progettuali, la avvicinano ad un prodotto maggiormente stradale, e nel 2008 debutta una nuova versione, completamente diversa dalle precedenti, con il motore aggiornato a 700cc e ruota anteriore da 19 pollici. Questa è la versione della Transalp più stradale in assoluto, prestazionalmente migliore, ma meno votata a quell’utilizzo a 360 gradi che ha caratterizzato le sue progenitrici. Resta in vendita fino al 2013, quando la Transalp esce in modo fin troppo discreto dal listino Honda.
LA NUOVA STIRPE
Avanti veloce arriviamo ad EICMA 2022, quando dopo 10 anni di interruzione Honda presenta la XL750 Transalp. Una moto tutta nuova, alimentata dal bicilindrico parallelo 750cc frontemarcia superquadro che condivide con la Honda Hornet CB750, capace di 92cv a 9500 giri min (75nm di coppia massima). La nuova XL750 Transalp, nonostante la ruota anteriore da 21 pollici non si presenta come moto specialistica da fuoristrada, e la carena affilata non sembrerebbe farne una grande viaggiatrice soprattutto se confrontata a crossover di media cilindrata del momento. Adottando però scelte tecniche che ripropongono similitudini con l’origine del progetto Transalp, e grazie al suo ritrovato equilibrio complessivo, viene immediatamente premiata dal pubblico, affascinato dalla linea filante mixata sapientemente a colorazioni che rimandano alle gloriose prime versioni degli anni 80. Dotata di ausili elettronici che ben si sposano con l’esuberanza del motore, ha una posizione in sella comoda e votata più alla strada che all’ off road, con un comportamento abbastanza intuitivo nonostante un pacchetto sospensioni tendente al soffice che non prevede regolazioni tranne per il precarico del mono. La moto ottiene un buon successo nelle vendite e, nel 2024, in italia raggiunge il quinto posto ad un soffio dal podio. Nonostante questi bei risultati, per il 2025 Honda propone un sostanzioso aggiornamento, frutto anche delle richieste arrivate da clienti ed estimatori del marchio e del modello, che ora raccontiamo punto per punto.
MODEL YEAR 2025
La linea della nuova Transalp è stata evoluta nel centro stile Italiano Honda di Roma, e proprio come per la nuova Africa Twin, il talento di Valerio Aiello ha aggiunto fascino e riconoscibilità alla moto. La sua cifra stilistica, infatti, attraverso il nuovo faro anteriore full led che ne personalizza maggiormente il frontale migliorando la profondità di illuminazione, riprende quello dell’ammiraglia adventure di Honda. Lo schermo TFT da 5 pollici è dotato di una nuova tecnologia ad incollaggio ottico, ovvero una resina che interponendosi tra display e vetro di protezione, riduce i riflessi e migliora la leggibilità dei dati. Allo stesso tempo, offre migliori gradazioni cromatiche e integra il noto sistema Honda Roadsync per connettere il proprio smartphone con la moto. Chiamate, navigazione, musica, messaggi e meteo, vengono gestite attraverso il blocchetto elettrico sinistro di nuova fattura, dove il joystick retroilluminato migliora la facilità di intervento rispetto al modello precedente. E’ anche presente una comoda presa USB sotto la sella passeggero per ogni evenienza. L’ elettronica si evolve con 6 differenti riding mode, dei quali 4 preimpostati (SPORT-STANDARD-RAIN-GRAVEL) e due personalizzabili (USER1 e USER2). Nelle mappe USER sono personalizzabili la risposta dell’acceleratore, il freno motore, il controllo di trazione che include la gestione dell’antimpennata e la modalità di ABS (stradale o off road che permette di disinserire il suo intervento sulla ruota posteriore). Le sospensioni che hanno il precarico regolabile, hanno ricevuto un importante aggiornamento nell’idraulica, che consente un miglior controllo in off road e una miglior fluidità di guida sia soli sia in coppia. L’ esuberanza del bicilindrico parallelo è stata addolcita da una nuova gestione elettronica che lo rende più dolce nella risposta e maggiormente lineare nell’erogazione, adeguandolo alla normativa euro 5 plus.
PRIMO CONTATTO SU STRADA E IN OFF ROAD
Distretto di Faro, in Portogallo, una zona ricca di verde con paesaggi e strade collinari perfette per godersi una bella moto e divertirsi in sella. Questo articolo sarebbe potuto iniziare da qui, raccontando quel sorriso sotto al casco che viene spontaneo dopo pochissimi chilometri in sella, e che resta fisso finchè aumentando la confidenza (anche questo nel giro di pochi minuti) lascia spazio all’effetto “wow” che mi esce spontaneo dentro il casco. Non è possibile che si tratti di un 21 pollici all’anteriore “mi dico”, e il grip offerto dalle Metzeler Karoo Street di primo equipaggiamento è superlativo. Ma non finisce qui, perché se è vero che l’appetito vien mangiando, allungando un po’ il passo nei curvoni in percorrenza apprezzo il sostegno del mono posteriore, e in inserimento l’appoggio offerto dalla forcella anteriore dopo aver lavorato egregiamente in frenata, comunica in maniera ineccepibile a chi guida come si sta comportando la ruota anteriore. Potrei andare avanti raccontando il miglior sostegno in compressione e la perfetta risposta in estensione del mono, oppure la forcella Showa da 43mm SFF-CA regolabile nel precarico con funzioni di smorzamento idraulico separate tra gli steli con 200mm di escursione, oppure le piastre di sterzo superiore ed inferiore in alluminio, ma qui il piacere di guida è la parte più bella, da vivere e da raccontare. Questa Transalp conquista, punto. Agile, stabile, efficace in ogni condizione, la Transalp 2025 è precisa ed affilata nella guida anche con piglio sportivo, potendo contare su un anteriore affilatissimo e sincero che regala tanta, ma tanta fiducia in tutte le condizioni, grazie a delle sospensioni che i tecnici Honda hanno perfettamente calibrato con la nuova idraulica. L’ottimo equilibrio di questa moto, neutralizza ogni risposta e bilancia il suo comportamento su tutti i fondi incontrati, invogliando a divertirsi tra le curve più di quanto ci si aspetterebbe da una Transalp. La posizione in sella è azzeccata, c’è spazio per muoversi o guidare in piedi in off road, e anche in fuori strada, nel breve tratto dove ho potuto saggiare le sue doti, il sul comportamento non cambia, in sella ci si sente sempre a proprio agio. La protezione aerodinamica è buona, permette di godersi l’esuberanza di questo motore che in configurazione Euro 5 plus è pieno a tutti i regimi, con una spinta che si fa corposa ai medi ed una buona potenza agli alti. Ottima espressione dello schema motoristico scelto, il superquadro, più di quanto mi sarei aspettato leggendone i dati sulla carta. Mi sembra di raccontare una moto stradale, per quanto divertente e potente sia questa globetrotter. In effetti l’esuberanza del motore un pò ricorda un motore stradale, anche grazie al quick shifter opzionale, preciso e sempre efficiente. Mai brusco o troppo secco nel suo intervento, il cambio elettronico fa sempre bene il suo lavoro, sia in salita che in scalata. Alla fine del test, nel quale mi sono divertito tantissimo dal primo all’ultimo chilometro, guardando la moto parcheggiata l’unico appunto se di appunto si può parlare, è legato al design e al posizionamento del terminale di scarico. Qui è proprio Valerio Aiello del centro stile Honda di Roma, a spiegarmi che la scelta soprattutto del suo posizionamento, è legata alla posizione e alla grandezza delle borse semirigide previste come optional. Scegliendo di premiare la fruibilità di borse capienti ma non troppo larghe, correlandole a tutte le necessità che ne derivano inclusa temperatura di esercizio e ingombri, i tecnici hanno decretato quella come posizione corretta. In effetti con le borse montate, è una scelta comprensibile e condivisibile, per questa leggendaria e performante tuttofare. Questo sapiente mix di scelte tecniche, fa si che la Honda XL 750 Transalp, per il 2025 si presenti al pubblico senza dubbio nella migliore versione di se stessa, e noi di Motorionline speriamo di poter proseguire al più presto la sua conoscenza in una prova su strada maggiormente approfondita, perché se il buon giorno si vede dal mattino, il model year 2025 è un amplificatore del piacere di guida.
ACCESSORI E COLORAZIONI
Tre saranno le colorazioni disponibili per il 2025, con le moto disponibili in concessionaria dalla fine di febbraio. Il nero grigio con striscia rossa denominato Graphite Black tutto nuovo, come il grigio in più tonalità con striscia gialla denominato Pearl Deep Mud Gray, e l’intramontabile bianco/azzurro/blu denominato Ross White Tricolour, ulteriormente aggiornato per il 2025. Gli accessori come sempre sono tanti e variegati, ma Honda semplifica la vita attraverso dei pacchetti che li rendono maggiormente convenienti. Il pacchetto urban prevede il bauletto da 50 litri con una comoda borsa interna, il parabrezza più alto di 75mm rispetto a quello standard (realizzato con un occhio alla sostenibilità ambientale in DURABIO, materiale derivato dalla biomassa) e il cavalletto centrale. Il pacchetto confort offre deflettori superiori ed inferiori per migliorare la protezione, una sella extra imbottita, le manopole riscaldabili, le pedane dal rivestimento gommato e la borsa da serbatoio. Il pacchetto touring offre le valigie laterali e la presa da 12v. Il pacchetto adventure offre i tubolari di protezione con fendinebbia e una griglia di protezione radiatore. Infine il pacchetto rally offre il quickshifter, le pedane rally, i paramani, la piastra paramotore e la protezione motore. Il prezzo sarà disponibile in concomitanza con l’arrivo della moto dai concessionari, ma non dovrebbe discostarsi granchè da quello della versione 2024. Brava Honda, gran bel lavoro.
Abbigliamento utilizzato in collaborazione con:
Held Biker Fashion – COMPLETO Tridale Top e Tridale Base
NOS Helmet – CASCO NS15-F
VANUCCI – STIVALI VAB-7 SympaTex
SCHEDA TECNICA
Dimensioni lunghezza 2.325 mm, larghezza 838 mm, altezza 1.455 mm
Altezza minima da terra 210 mm, altezza sella 850 mm
Peso in ordine di marcia 210 kg
Motore: Cilindrata 745 cc, Tempi 4, Cilindri 2, Configurazione cilindri In linea, Disposizione cilindri Trasversale, Frizione Multidisco, Numero valvole 4, Distribuzione Monoalbero,
Potenza 92 cv – 67.5 kw – 9.500 rpm, Coppia 75 nm – 7.250 rpm, Emissioni Euro 5+
Elettronica: Ride by wire Sì, Controllo trazione, Sì
Tipologia cambio: Meccanico, Numero marce 6
Consumo medio: 23.2 km/l, Capacità serbatoio carburante 16.9 lt
Sospensione anteriore Forcella rovesciata showa SFF-CA con steli di 43mm regolabile nel precarico
Sospensione posteriore Monoammortizzatore showa regolabile nel precarico. Forcellone in alluminio con pro-link
Tipo freno anteriore Doppio disco, Misura freno anteriore 310 mm
Tipo freno posteriore Disco Misura freno posteriore 256 mm
Tipo ruote: Misura cerchio anteriore 21 pollici, Pneumatico anteriore 90/90 M/C 54H – Misura cerchio posteriore 18 pollici, Pneumatico posteriore 150/70 M/C 70H
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login