Presidio di ciclisti e associazioni al Ministero per una viabilità più sicura

ANCMA: “La bicicletta non è un vezzo ideologico”

Presidio di ciclisti e associazioni al Ministero per una viabilità più sicuraPresidio di ciclisti e associazioni al Ministero per una viabilità più sicura

Tenuto stamane, davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un presidio da parte di ciclisti e associazioni per chiedere maggior sicurezza su strada per chi va in bici.

La notizia

Tra le richieste da parte delle organizzazioni, si parla di maggiori fondi per le vie ciclabili, di un ripristino dei finanziamenti alle ciclovie e di politiche che diano maggior spazio alla sicurezza delle persone in modo da abbattere i dati sulle vittime di incidente.
Sulla questione è intervenuta anche Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) che, a margine del presidio indetto da Legambiente, le testate La Nuova Ecologia e BikeItalia, insieme a FIAB, Touring Club Italiano, ACCPI, ASviS, Clean Cities Campaign, Fondazione Luigi Guccione, Fondazione Michele Scarponi, Associazione Io Rispetto il Ciclista, Associazione Lorenzo Guarneri, Kyoto Club, Salvaiciclisti, Velolove e Vivinstrada al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a Roma, ha scritto: “La bicicletta non è un vezzo ideologico, non è uno strumento politico da agitare in modo divisivo, ma rappresenta per noi una soluzione per la mobilità e, soprattutto, un comparto industriale fatto di 250 imprese, che offre occupazione e vale quasi 2 miliardi di euro. Con oltre 3,2 milioni di pezzi costruiti, il nostro Paese detiene il 21% della quota produttiva di biciclette in Europa, posizionandosi al primo posto, seguito da Germania e Portogallo. Per un settore che è un’eccellenza riconosciuta nel mondo, sarebbe miope ridurre gli investimenti su sicurezza e infrastrutturazione ciclabile: i benefici in termini di maggiore sostenibilità, salubrità, indotto legato al cicloturismo e benessere economico sono evidenti. Il comparto guarda con preoccupazione ai tagli prospettati nella legge di bilancio 2023 e sostiene con convinzione l’iniziativa congiunta delle associazioni del mondo delle due ruote a pedale”.

Foto di repertorio

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