Piaggio Liberty 150 MY2016, diventa maggiorenne e si rifà tutto [PROVA SU STRADA]

Tante novità per la quinta generazione del fortunato ruote alte

Piaggio Liberty 150 MY201618 anni e 900.000 esemplari venduti, numeri che in pochi altri possono sfoggiare. Il ruote alte di Casa Piaggio arriva alla quinta generazione e lo fa con cambiamenti radicali. Nuovo l’aspetto, nuovo il motore, nuovo telaio e ciclistica rivista con una ruota anteriore da 16” e l’ABS di serie. Tante novità e migliorie per un prodotto che è un best seller anche per il suo approccio quasi unico. Piccolo e leggero, pratico ed economico, ma senza rinunciare ad un look elegante e trendy. Con i propulsori iGet (ndr si pronuncia “ai ghet”) salgono le prestazioni e scendono i consumi, per stare al passo con i tempi e con la migliore concorrenza. Declinato in tre cilindrate partendo dal 50, passando dal 125 per arrivare al 150 oggetto della nostra prova, da 2.020 euro fino ai 2.590 del Liberty S 150.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★☆ 

Cresce nelle dimensioni e nella capacità del sottosella, migliora in qualità ed leganza
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Così, dopo una veloce e distratta “occhiata” qualcuno potrebbe pensare che si tratti banalmente di un restyling. Invece il Liberty MY2016 è tutto nuovo, profondamente rivisitato e migliorato da molti punti di vista. Buona però la scelta di mantenerne inalterato lo stile, riuscito, arricchendolo di dettagli eleganti, come i profili cromati ed una accresciuta cura della qualità. Ottimi i materiali, come gli accoppiamenti delle varie parti e la qualità della verniciatura, impeccabile anche ad una attenta osservazione da vicino. Si capisce che Piaggio abbia investito molto sulla quinta generazione del Liberty anche prima di salire in sella e di metterlo in moto per guidarlo. Sono migliorati tantissimi aspetti, dalla nuova strumentazione, più completa ed anche più bella da vedersi, alla capacità di molto incrementata sia del vano retroscudo (arriva a quasi 4 litri e ci si può riporre uno smartphone in ricarica se si opta per la presa USB), ma soprattutto del sottosella, finalmente in grado di accogliere un casco “normale”. Sale da 12,5 a 17 litri ed ha una forma regolare, perfetta per riporre un buon jet che protegga decentemente la testa, senza dover sacrificare la sicurezza scegliendo il casco per gli ingombri ridotti piuttosto che per la qualità.

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Anche il sistema di apertura elettrico, in passato oggetto di qualche piccola critica, risolve uno dei suoi difetti grazie alla aggiunta posizione della chiave nel blocchetto. Ora le posizioni “off” sono due, una come la vecchia ed una che disabilita il tasto di apertura del vano sottosella. Così si può scegliere in funzione della situazione e del rischio furto, anche quando si è costretti a lasciare lo scooter senza il bloccasterzo inserito (ad esempio in un parcheggio dove il personale debba poterlo spostare). Migliora l’ergonomia, in sella ci si trova subito a proprio agio e la posizione resta comoda anche dopo svariati chilometri di guida. La nuova sella è più accogliente, anche per il passeggero, e confortevole grazie alla imbottitura molto ben realizzata. Salgono le dimensioni, ma il Liberty resta perfetto per la città, inclusi gli spazi ridotti per trovargli un parcheggio. Si piazza senza problemi, ad esempio, anche nei pochi centimetri lasciati liberi in box vicino ad un’auto, con la grossa comodità di poterlo spostare sul cavalletto centrale e non, senza troppa fatica, visto che è rimasto un peso piuma (106 Kg a secco) rispetto ai sempre più grossi e “grassi” scooter sul mercato. Manca il cavalletto laterale (disponibile però opzionalmente), ma visto il peso contenuto, è un accessorio di cui si può effettivamente anche fare a meno.

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★☆ 

Una nuova famiglia di motori iGet, qui declinati con 3 valvole e raffreddamento ad aria
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Una delle novità più importanti allo stand Piaggio delle scorsa edizione di Eicma era proprio la nuova famiglia di propulsori Piaggio iGet. Declinata in più cilindrate e versioni (3 o 4 valvole e con raffreddamento ad aria o a liquido, a seconda dei modelli e dei mercati a cui sono destinati), per il Liberty sono stati scelti i 3 valvole (2 di aspirazione e 1 di scarico) con raffreddamento ad aria, in grado di consumare poco, ma di avere anche un ottimo rapporto prestazioni / prezzo. Da 50 a 150, passando ovviamente per il 125 destinato principalmente al pubblico “delle patenti B”, il monocilindrico 4 tempi è silenzioso ed a parte qualche piccola eccezione al minimo, è sostanzialmente privo di vibrazioni. Garantisce prestazioni migliorate, con un incremento di prestazioni di circa il 10%, che va però abbinato ad un -16% alla voce consumi. Tra 125 e 150 “ballano” meno di due cavalli (11 contro 13), ma la scelta tra i due non si fa certamente per questo e nemmeno per i 100 euro che li separano, ma per la possibilità del primo di essere guidato senza avere la patente A, per il secondo di poter percorrere tratti in autostrada o tangenziale. Il dato sulla potenza non è dei più elevati (ricordiamo, ad esempio, che il limite di legge per i 125 è di 11 kW – 15 cavalli) sia perché l’obiettivo è l’efficienza al top, come vedremo parlando di consumi, ma anche perché con la giusta erogazione ed una trasmissione ben tarata i cavalli sono quasi sempre più che sufficienti, certamente in ambito urbano. Nel traffico il Liberty 150 si conferma una delle scelte migliori, maneggevole e scattante, grazie appunto alla ottima erogazione ed alla rinnovata trasmissione, con frizione a variatore aggiornati.

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Anche da fermo è più scattante che in passato, merito anche delle corpose modifiche che riguardano il motore, dotato di una nuova linea di aspirazione, con iniezione elettronica ed anche di uno scarico dedicato. Coppia e potenza massimi arrivano proprio dove il variatore fa lavorare più spesso il motore, rispettivamente a 6.500 giri i 13 Nm, a 7.750 i 13 cavalli. Non sono ancora unità Euro 4, ma sono pronti per il passaggio dalla attuale standard Euro 3 senza grossi stravolgimenti. Il nuovo iGet ci ha saputo convincere, è perfetto in quanto a rapporto prestazioni – economicità, ha solo un paio di piccoli difetti. Nella nostra scelta di provare il 150 invece del 125, per poterci percorrere le autostrade, abbiamo potuto constatare che gli manca l’allungo necessario in questo contesto. La velocità massima è superiore ai 110 Km/h indicati, ma a questa andatura il motore lavora in modo poco efficiente ed i consumi lo dimostrano in modo piuttosto evidente (si scende sotto i 20 Km/l). Una velocità di crociera ragionevole si abbassa nella zona 80-90 Km/h. L’altra segnalazione riguarda una mezza difficoltà in accensione a freddo quando le temperature sono rigide. Occorre, come è normalmente sempre consigliato, non aprire il gas mentre si preme lo start ed usarlo in modo delicato anche nei primi secondi. Dopo alcuni colpi di motorino di avviamento il Liberty si accende sempre, mentre quando le temperature sono più miti la messa in moto è più immediata e meno incerta. Se invece si esagera con l’acceleratore si finisce per bagnare la candela e per farlo ripartire non c’è altra soluzione che smontarla e pulirla o sostituirla, ve lo possiamo assicurare…

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

Guadagna l’anteriore da 16” ed è perfetto per la città: maneggevole, scattante e leggero
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La novità più evidente riguarda il passaggio da 15 a 16” per la ruota anteriore, ma il Liberty è tutto nuovo anche a livello di ciclistica. Una forcella più sostenuta ed il telaio monoculla in acciaio che prende il posto del vecchio, sono i due elementi più importanti. Il nuovo Liberty è ora più rigido (+17% di rigidità longitudinale e +15% per quella torsionale), cosa che lo rende migliore nella dinamica di guida. Ruota da 16 e forcella ne fanno uno scooter pronto ai cambi di direzione e maneggevole, ma anche molto più stabile e sicuro che in passato. Al posteriore si conferma la ruota da 14”, che consente di liberare spazio per il vano sottosella. Debutta di serie su 125 e 150 l’ABS Bosch, per la sola ruota anteriore. Dove serve infondo, perché il tamburo posteriore aiuta si a ridurre gli spazi di arresto, ma è il disco anteriore da 240 mm a sobbarcarsi la parte più importante del lavoro. Oltretutto il bloccaggio della ruota posteriore produce al limite una sbandata, mentre è davanti che l’azione dell’ABS può evitare pericolose chiusure di sterzo, che provocherebbero cadute quasi sicure. Lo sforzo sulle leve quando serve frenare molto non è dei più contenuti, ma gli spazi di arresto sono ridotti, anche usando la sola leva di destra. Piccolo e leggero, gira in spazi estremamente ridotti, oltre ad avere un prezzo abbastanza contenuto, il Liberty rappresenta un approccio semplice, ma valido alla mobilità urbana. Il sottosella non è gigante, ma un casco ora ci sta comodamente, se si vogliono spazi aggiuntivi si può ricorrere al bauletto opzionale da 30 litri. Per l’assenza di protezione aerodinamica si può facilmente ovviare con un bel parabrezza, lasciando anche in questo caso la libertà di scegliere come meglio configurare il proprio Liberty. Un difetto? L’accresciuta stabilità in curva si paga con risposte piuttosto secche sulle buche, soprattutto per il passeggero. A poco giova la regolazione su 5 posizioni del precarico del doppio ammortizzatore posteriore.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★½ 

Costa poco e consuma anche meno, a patto di non sfruttarlo alla velocità massima
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Il Liberty parte dai 2.020 euro del 50, si sale a 2.390 e 2.490 per 125 e 150, anche per via dell’ABS di serie. Oltre al cavalletto laterale, la lunga lista degli optional include parabrezza, bauletto da 30 litri, il telo coprimoto, un sistema antifurto, una presa USB alloggiata nel vano portaoggetti davanti alle gambe, il PMP (Piaggio Multimedia Platform), il Piaggio Sound System (che non prevede delle casse, ma riproduce il suono tramite le vibrazioni della carrozzeria, sfruttata come cassa di risonanza) ed un telecomando integrato nella chiave, che oltre ad aprire la sella è in grado di attivare le luci a distanza per permettere di trovare lo scooter. Il Liberty è disponibile in tre tonalità: Bianco Perla, Blu Midnight ed il nuovo Marrone Etna. Se si opta per la versione “S” si può scegliere tra il Rosso Ibis ed il Grigio Titanio Opaco. I 100 euro aggiuntivi della “S” sono motivati da differenti finiture, con dettagli colorati a contrasto. Ci riferiamo ai cerchi, al portapacchi ed agli specchietti neri (e non cromati), oltre che alle cuciture rosse della sella. Sul fronte consumi il dato dichiara è eclatante, con ben 57 Km/l a 40 Km/h per 125 e 150. Abbiamo anticipato che in uso autostradale se si viaggia a “manetta” il dato diventa molto meno eclatante, con una percorrenza che scende ad un terzo, sotto quota 20 Km/l. In città va decisamente meglio, perché anche sfruttando tutta la potenza nelle accelerazioni, si resta tranquillamente in zona 30 Km/l, come i migliori concorrenti. L’autonomia non è delle più esagerate, perché la capacità utile del serbatoio è di circa 4 litri (6 litri totali, di cui 1,5 di riserva). Da un lato questo si traduce in un pieno che supera di poco quota 5 euro, dall’altro tra una sosta al benzinaio e l’altra si percorrono circa 120 Km.

PRO E CONTRO
Ci piace:
Perfetto in città, maneggevole e comodo, prestazioni del nuovo motore, parco se usato con riguardo, prezzo interessante
Non ci piace:
Consumi in autostrada, gli manca un po’ di allungo

Piaggio Liberty 150 MY2016: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★☆ 
Maneggevolezza:★★★★★ 
Cambio e trasmissione:★★★★☆ 
Frenata:★★★½☆ 
Sospensioni:★★★★☆ 
Guida:★★★★☆ 
Comfort pilota:★★★★☆ 
Comfort passeggero:★★★½☆ 
Dotazione:★★★★☆ 
Qualità/Prezzo:★★★★½ 
Linea:★★★★☆ 
Consumi:★★★★☆ 

Abbigliamento del test:
Giacca: Alpinestars Motion Waterproof Jacket
Pantalone: Alpinestars Denim Pants – Raw Indigo
Scarpa: Alpinestars Vulk Shoes
Guanti: Alpinestars Polar Gore-Tex Gloves
Tutti questi capi fanno parte della collezione Alpinestars 2016 che trovate descritta in questo articolo.
Casco: Caberg Freeride

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