Ohvale GP – 0: piccola sportiva per gli appassionati di corse [FOTO]

Dinamismo in taglia contenuta

Un progetto che propone le medesime sensazioni di una moto prestazionale, ma con caratteristiche studiate per essere maggiormente accessibile e gestibile

Un’idea di Valerio Da Lio ha preso forma divenendo: Ohvale GP – 0. Un mezzo che, come segnalato, non può essere considerato una “Minimoto”, né una “Mini GP” o una “Pitbike”, ma una moto da competizione di taglia più compatta e pensata per essere accessibile.

Le caratteristiche

Valerio Da Lio è un esperto del mondo delle due ruote, potendo contare un percorso nell’ambiente ultra trentennale. Da qui lo sviluppo di un nuovo concetto di moto che consentisse a piloti di diverse età e con maggiore o minore esperienza, di assaporare le medesime sensazioni della competizione, avvicinandosi a un mezzo gestibile ergonomicamente e contenutisticamente, come indicato.
Un nuovo risultato del Made in Italy, grazie alla collaborazione di diversi esperti tra cui Mariano Fioravanzo, noto ingegnere nell’ambiente motociclistico.
La moto presenta un aspetto aerodinamico, funzionale e compatto. Forme che, riprendendo quanto citato, risultano “al servizio della tecnologia e delle prestazioni”. La stessa carrozzeria deve garantire elasticità e resistenza, alla luce della progettazione di codone/serbatoio in unico elemento, quindi la benzina è presente in un sottoserbatoio di 3,5 litri. La zona anteriore è composta da frontale, laterali e puntale/vasca mitigando eventuali danni da caduta, mentre leve e pedane sono regolabili favorendo la posizione di guida del pilota e delle differenti taglie.
I diversi elementi risultano trattati in modo specifico per ottimizzare la loro funzione. Diversi ad esempio i particolari in alluminio ricavati dal pieno come: “la piastra superiore di sterzo, la piastra inferiore con triplo fissaggio, il perno sterzo in alluminio con cuscinetto conico inferiore e a sfere superiore registrabile, i semimanubri e relativi supporti, il gruppo pedane, le leve cambio e freno posteriore regolabili che lavorano su bronzine con guarnizioni di tenuta per garantire funzionalità e scorrevolezza nel tempo.” Inoltre il tappo del serbatoio risulta di tipo aereonautico, riprendendo sempre quanto segnalato.
Presenta un telaio a traliccio perimetrale composto da tubi in acciaio ad alto snervamento definito via CAD 3D riprendendo i concetti tipici di una moto sportiva come segnalato dallo stesso Ing. Mariano Fioravanzo, mirando a una distribuzione dei pesi funzionale: “53% all’anteriore e 47% al posteriore”. Oltre a questo figura un forcellone posteriore in lega di alluminio con elementi estrusi saldati nelle sezioni estreme e braccia a sezione variabile. La ciclistica comprende sospensioni definite considerando le specifiche Ohvale, con una forcella anteriore “upside down” e steli da 33 mm con foderi in alluminio anodizzato, quindi dietro un mono-ammortizzatore gestibile in precarico molla, idraulica in compressione e ritorno. Quindi un sistema frenante che include pinze radiali monoblocco a quattro pistoncini con disco da 180 mm o 190 mm flottante alla ruota anteriore, mentre dietro una soluzione con pinze a due pistoncini e disco da 155 mm, pastiglie sinterizzate, tubi in treccia e leve regolabili. Le ruote sono composte da cerchi in lega di alluminio con diametro di 10 pollici e disegno a 3 razze sdoppiate, che vestono gomme sviluppate in modo specifico per la moto sulle quali figura il logo “GP – 0”, come indicato.
Infine, la spinta è fornita da motori a 4 tempi con 2 o 4 valvole, legati a sistemi a marce o automatico con avviamento elettrico o kick start, che esprimo tra gli 8 e i 25 cavalli di potenza. Varie le varianti dotate di scarico Arrow in acciaio inox e carbonio con tubi a diametri differenziati, realizzato al banco prova per l’esemplare.

Una nuova dimensione per sportivi

Proposta in diverse versioni, la Ohvale GP – 0 può essere un mezzo propedeutico per i giovani campioni in erba o persone meno esperte, per un pubblico femminile appassionato di due ruote e competizione ma anche per piloti più esperti che vogliano continuare ad allenarsi. Sia i demo ride, che i campionati monomarca legati a Ohvale, consentono di comprendere le qualità della moto.
Per coglierle, basta considerare quanto affermato dai professionisti che hanno collaborato per lo sviluppo del progetto, definendo l’Ohvale GP – 0 un veicolo in grado di trasmettere sensazioni similari a quelle di una maximoto guidata ad esempio sul tracciato di Misano. Doti dinamiche che consentono pieghe notevoli e un ritmo consistente, da gestire con la stessa attenzione riservata a una moto da competizione. Inoltre, tra gli aspetti altrettanto interessanti, la possibilità di trasportare in modo più semplice la moto, date le dimensioni contenute. Un mezzo dunque per affrontare appuntamenti su piste e kartodromi, tralasciando costose e impegnative trasferte, a cui sono collegati altrettanto contenuti “costi di noleggio pista, di manutenzione e pneumatici”, rispetto a una sportiva tradizionale. Altri aspetti relativi alla sicurezza risultano l’altezza limitata del mezzo e l’assorbire degli urti tramite tamponi in teflon alle estremità di semimanubri e pedane. In risalto anche un baricentro piuttosto basso, come segnalato.

Foto: Ohvale

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