Nuova proposta per la sicurezza in moto. FMI sul piede di guerra
È attualmente al vaglio della Commissione Lavori Pubblici del Senato una proposta di modifica all’articolo 171 del Codice della Strada che prevede, per conducenti e passeggeri di motocicli, l’obbligo di rispettare una serie prescrizioni sempre più restrittive in base al crescere della potenza del mezzo. Si inizia con l’obbligo di utilizzare sempre e comunque un casco integrale, fino a quello di indossare un abbigliamento “integrale”, completo di protezioni tecniche.
Questo provvedimento ha decisamente infastidito la Federazione Motociclistica Italiana, che ha reagito con alcune dichiarazioni piuttosto dure. Innanzitutto la FMI pone l’accento su come la situazione della sicurezza sarebbe già in via di miglioramento, se solo le norme attualmente vigenti venissero fatte rispettare.
In secondo luogo, la FMI ritiene che un provvedimento simile minerebbe decisamente l’utilizzo dei mezzi a motore a due ruote, dato che per brevi percorsi sarebbe insensato pretendere una abbigliamento di protezione integrale.
La FMI ha concluso ricordando che la Federazione stessa organizza dei corsi di guida sicura ed educazione stradale, che secondo loro sarebbero molto più efficaci dell’eventuale modifica legislativa.
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