NIU: gli scooter elettrici per dopo lockdown [INTERVISTA]

Alla presentazione dei nuovi modelli NQi GTS e UQi abbiamo parlato con Michael Castellano, responsabile vendite Europa NIU, e Matteo Stillitano, Business Development Manager KSR Group

NIU: gli scooter elettrici per dopo lockdown [INTERVISTA]NIU: gli scooter elettrici per dopo lockdown [INTERVISTA]

In occasione del lancio in italia dei nuovi scooter elettrici NQi GTS e UQi marcati NIU, abbiamo avuto modo, anche se a distanza, di parlare con Michael Castellano, responsabile vendite Europa NIU, e Matteo Stillitano, Business Development Manager KSR Group, distributore NIU per l’Europa.

Nel corso dell’intervista si è discusso sia della ripartenza al termine della quarantena causata dal Coronavirus, quando la micro-mobilità potrà fare la differenza una volte che dovremo tornare alla vita quotidiana, ma evitando l’affollamento dei mezzi pubblici, sia di come l’Italia stia ancora aspettando la svolta elettrica che fatica a partire, ovviamente pensando anche a quello che sarà il futuro di NIU in Italia e nel mondo.

L’attuale condizione italiana e mondiale ci costringerà a cambiare le nostre abitudini, anticipando forse la rivoluzione della micro-mobilità. NIU è pronta alla sfida?

“Al momento NIU ha deciso di prendere in mano la situazione e non lasciarsi travolgere dagli eventi, aggredendo il mercato e supportando la clientela. La decisione di lanciare i nuovi due modelli in questo periodo va in questa direzione. Andiamo ad aggiungere prodotti che vanno a coprire più fasce di prezzi permettendo così ai nostri clienti di poter trovare più facilmente quello più adatto. NIU e KSR vogliono anche supportare i concessionari, perché è una categoria che sta soffrendo e che avrà più difficoltà a riaprire. Non è detto che al momento della riapertura i clienti ci saranno e non si sa neanche se si potrà acquistare un motorino o immatricolare un veicolo, visto che la motorizzazione è chiusa. NIU e KSR non temono la ripartenza, ma lo vedono come l’opportunità di dimostrare il buon lavoro fatto finora. In questo periodo abbiamo aiutato la comunità, aiutando i servizi degli operatori sanitari e le consegne a domicilio. Inoltre appena sarà possibile lanceremo nuovi sevizi riguardanti noleggio a breve e lungo termine, sia per privati che per aziende garantendo ai nostri concessionari altre entrate oltre alle classiche vendite. Stiamo sviluppando diversi piani. Ad esempio la prevendita con lo sconto di 500 euro è stata casuale, ma abbiamo deciso di prorogarla per aiutare i nostri clienti. E’ disponibile anche l’acquisto online con lo sconto. Tutto questo per facilitare il più possibile la clientela.”

Negli ultimi anni si è parlato molto di futuro elettrico, ma ad oggi la svolta sembra ancora lontana in Italia. Secondo voi si tratta più di un problema di lungimiranza politica o manca ancora l’appeal sul grande pubblico

“Penso si tratti un po’ di entrambe le cose. Credo che per quanto riguardi l’appeal si tratti di una questione culturale, perché in molti paesi europei l’elettrico è normalissimo. Qui chi guida elettrico è visto come una sorta di alieno a bordo di un’astronave. Quindi è un mind-set delle persone che vedono l’elettrico con scarse prestazioni e molto caro. Il nostro compito è istruire le persone mostrando che i prodotti sono equiparabili ai prodotti a benzina e che i prezzi si stanno avvicinando molto. Ovviamente poi qui parte la questione governativa, con la politica che deve incentivare per permetterci di raggiungere questa missione. Da parte dello stato manca una visione alternativa, in Cina quando è stato deciso di fermare i motorini a benzina per ridurre l’inquinamento è stato fatto, senza rimandare. Fino a quando lo stato non riuscirà a prendere queste decisioni sarà difficile vedere una svolta, non si può incolpare il cliente che magari si ritrova a scegliere tra un nostro motorino e un modello a benzina e non trova un vantaggio nel scegliere il primo. Quindi deve essere una cooperazione tra tutti, cliente, produttore e stato, per raggiungere questo obiettivo. Da soli non possiamo fare molto, noi cerchiamo di fare il possibile. Lo scorso anno sono stati immatricolati circa 7 mila veicoli elettrici, di cui mille nostri, contro 300 mila veicoli a due ruote totali.”

Il futuro di NIU?

“A fine estate arriverà una nuova bici elettrica e un nuovo scooter MQi GT, simile nelle prestazioni all’NQi GTs quindi equiparabile ad un 125 cc. A fine anno invece arriveranno una moto elettrica e un tre rote. Si tratta di due modelli molto avanzati tecnologicamente con diverse funzionalità. Quindi entro il primo quadrimestre 2021 avremo 4 nuovi veicoli. Per quanto riguarda invece l’antifurto, noi utilizziamo tre tipi di antenne (GSM, GPRS e GSM), per localizzare i mezzi. Si tratta di un servizio con un abbonamento gratuito per i primi tre anni, ma stiamo lavorando con il gestore per prolungare questo periodo o al massimo mantenere fisso il prezzo da ricaricare (10 euro all’anno).”

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