Motodays 2013 – Ecco la Moto Guzzi California 1400 Touring

Potente, rapida ed elegante, abbina dinamismo ed emozioni per gli appassionati

Conosciuta da tutti, amata da molti e letteralmente venerata dai macinatori di chilometri, nel corso della sua quarantennale carriera la Moto Guzzi California ha pattugliato le freeway americane, scortato regnanti e presidenti ed è entrata nei garage di divi del cinema e rockstar conquistando un posto di riferimento nella storia della motocicletta.

La California rappresenta, più di ogni altro modello prodotto a Mandello del Lario, i valori e la forza del marchio Moto Guzzi: stile, confort, affidabilità e prestazioni. Un successo motivato da una rara qualità: saper conciliare il confort e la capacità di carico di una moto custom con la dinamicità e le prestazioni di una potente stradale.

NUOVA IN TUTTO E PER TUTTO
Progettare l’erede della Moto Guzzi più famosa del mondo ha rappresentato raccogliere una grande sfida tecnologica ed economica, per replicare, come nel 1971, il nuovo riferimento della categoria. Una moto imponente, esclusiva, in grado di esaltare gli elementi di nobiltà di un marchio simbolo del made in Italy.

Partendo dall’intuizione stilistica di un design innovativo ma riconoscibile e coerente con la genealogia delle sette generazioni di California prodotte fino a oggi, sono stati riprogettati, con le più avanzate tecnologie del primo gruppo motociclistico europeo, i principali segni distintivi Moto Guzzi, ottenendo una serie di risultati quali:

  • Il V Twin di maggior cilindrata mai prodotto in Europa, capace di erogare una straripante coppia motrice di 120 Nm a soli 2750 giri/min.
  • La prima custom al mondo dotata di controllo di trazione MGCT e di tecnologia Ridecby Wire multimappa, con la possibilità di selezionare tre diverse curve dicerogazione: Turismo, Veloce e Pioggia.
  • La prima custom al mondo equipaggiata con un gruppo ottico anteriore dotato d’illuminazione diurna a led DRL, come avviene sulle auto di più recente progettazione.
  • Un inedito telaio a doppia culla, dotato di un sistema di supportaggio elastico del propulsore in grado di eliminare completamente il trasferimento delle vibrazioni.
  • Una nuova trasmissione finale a cardano, al vertice della categoria per fluidità e silenziosità di funzionamento.

Anche osservando qualunque altro dettaglio della nuova California 1400 Touring dalle ruote alla strumentazione, dalla componentistica alla qualità delle verniciature e dell’assemblaggio s’intuisce l’entità del cambiamento: questa Moto Guzzi rappresenta sicuramente una svolta nella storia del marchio.

DESIGN: FORME CONTEMPORANEE DI UNA LEGGENDA
Sorprendente nei più piccoli dettagli come nella componentistica, il design della nuova California Touring mantiene una virtuale continuità con le antenate pur non avendo alcun elemento in comune.

Le citazioni stilistiche sono nel profilo della sella, nel maniglione cromato e i fianchetti laterali ispirati alla T3 oltre a un rapporto tra le dimensioni del serbatoio e del motore a favore di quest’ultimo, proprio come nello stile delle antenate V7 e V850.
A quest’impressione contribuisce soprattutto l’ingegnoso serbatoio, realizzato in metallo, con un corpo centrale da 21 litri e due fianchi laterali, sui quali è incassato il logo dell’Aquila, sagomati sui possenti gruppi termici del nuovo motore da 1400cc a testa tonda.

Schiacciato all’interno della V formata dal bicilindrico, il serbatoio contribuisce a rendere lavista laterale notevolmente più bassa e filante anche per il deciso allungamento dell’interasse ora a 1685 mm contro i 1560 mm dell’ultima California 90.
L’impressione è ulteriormente accentuata dall’andamento orizzontale dei lucidissimi silenziatori che terminano in corrispondenza con il parafango posteriore, plasmato sull’impressionante pneumatico da 200 e dotato di uno spettacolare duplice gruppo ottico a led che integra anche gli indicatori di direzione. La vista anteriore non è da meno, con un proiettore anteriore a superficie complessa con faro polielissoidale dotato d’illuminazione diurna con led DRL, un dispositivo assolutamente esclusivo, che la rende immediatamente riconoscibile.

La particolare forma poligonale del proiettore domina il sontuoso frontale, arricchito, secondo la tradizione della California, dall’immancabile parabrezza e dai fari supplementari. Dopo oltre trent’anni dalla T4 riappaiono sulla California 1400 le ruote in lega leggera, ora dall’originale disegno a millerighe. Colpisce la poderosa sezione del posteriore da 200/60-16, mentre l’anteriore ha un dimensionamento più ordinario da 130/70-18.

La forcella anteriore da 46 mm è un’altra citazione alle gloriose antenate: completamente sigillata dagli imponenti “cannocchiali” neri, replica nello stile le unità che equipaggiavano le prime V7 e V850. Il cockpit di guida è un perfetto testimone del connubio tra design e tecnologia che anima la nuova California. Colpisce, per ricercatezza stilistica e visibilità, la strumentazione, racchiusa in un quadrante circolare da ben 150 mm di diametro con la scala del contagiri analogico ricavata lungo la circonferenza esterna e il display multifunzione full matrix sospeso al centro.

Novità anche per le manopole rivestite, il manubrio a corna di bue e i blocchetti elettrici dove, sul destro è possibile, per la prima volta su una Moto Guzzi, attivare il cruise control. Un accessorio che integra il sontuoso equipaggiamento di serie della California Touring che vanta anche una pregiata sella bicolore, il parabrezza “Patrol”, i fari supplementari cromati, le valigie laterali da 35 litri, kit paramotore e para-valigie, l’antifurto elettronico.

Tuttavia questa ricca dotazione non preclude la possibilità di modificare ulteriormente la California Touring secondo il gusto estetico e le esigenze del proprietario attingendo al più completo catalogo accessori mai prodotto prima d’ora dalla Moto Guzzi.
Silenziatori ad alto rendimento, componentistica cromata e ricavata dal pieno, selle di tutti i tipi e materiali.

Particolarmente curato è il concetto cromatico, sviluppato su due evocative grafiche: la Eldorado, bianca con filetti ornamentali scuri sul serbatoio, ispirato alle versioni della California Highway Patrol oppure Ambassador, che esprime il classico nero con filetti bianchi simile alle versioni delle origini, tipo V7 e 850 California.

Il motore “elastico”
La storia della Moto Guzzi è contrassegnata da soluzioni tecniche geniali e innovative. Dal “telaio elastico” progettato dall’ing. Giuseppe Guzzi alla fine degli anni 20, agli studi aerodinamici sviluppati nella celebre galleria del vento, dal motore 8 cilindri, al primo bicilindrico trasversale con trasmissione cardanica fino alla frenata integrale.

Oggi, con la nuova California 1400 Moto Guzzi sviluppa una nuova idea applicata al fissaggio del propulsore al telaio, introducendo il concetto di “Motore Elastico”. L’innovazione, introdotta per ottenere un nuovo standard in termini di confort di marcia, consiste nel fissaggio del propulsore al telaio attraverso un esclusivo sistema di supporti elasto-cinematici composti da una biella frontale, due biellette laterali e una serie di tamponi di gomma che lasciano oscillare il motore filtrando tutte le vibrazioni impedendo che queste si trasmettano alla moto e nei suoi punti di contatto con pilota e al passeggero.

Oltre a garantire un comfort di marcia da riferimento il telaio della nuova California ha il suo punto di forza nella resa dinamica, ottenuta cercando la massima rigidezza tra un sovradimensionato cannotto di sterzo e forcellone di grande sezione.

Caratterizzato da una struttura tubolare ad alta resistenza, il telaio della California 1400 è una doppia culla chiusa dalle quote tipicamente custom: l’angolo di sterzo è aperto a 32°, l’avancorsa è di 155 mm mentre l’interasse è da vero incrociatore della free way: 1685 mm. Quote che assicurano stabilità e precisione nei cambi di direzione e, grazie al bassissimo baricentro e alla centralità delle masse anche una manovrabilità sorprendente su una moto di queste dimensioni.

Seduti a soli 740 mm da terra, è sufficiente raggiungere una velocità pedonale per manovrare, con la disinvoltura di uno scooter, la poderosa bicilindrica di Mandello, che risponde al minimo comando del gas, lasciando le vibrazioni generate del motore nella sfera dei ricordi di chi ha guidato la California del passato.

I più malinconici potrebbero sentirne la nostalgia, ma basta lasciare la moto ferma sul cavalletto al minimo per vederla oscillare sotto la possente azione dei due pistoni da 104 mm, generando delle vibrazioni che spariscono allo sfiorare del comando dell’acceleratore. La moto mantiene, anzi amplifica, da ferma la sua “anima pulsante” trasformandola in velocità senza tremori una volta in movimento.

Le novità non finiscono qui. Nuova è anche la forcella, con steli da 46 mm che, pur nella coerenza del suo stile custom e dalla generosa escursione da 120 mm, tradisce la sua attitudine alle alte prestazioni dalla presenza dei piedini per l’attacco radiale delle pinze Brembo a quattro pistoncini.

Una soluzione tradizionale è stata invece scelta per la sospensione posteriore, dove agisce una coppia di ammortizzatori posteriori cromati regolabili nel precarico molla mentre controcorrente, per la categoria, è la scelta delle ruote. Contraddistinte dall’originale disegno a “millerighe”, le ruote hanno un diametro da 18’ all’anteriore e 16’ al posteriore, quest’ultima, grazie al cerchio da 6’ di sezione, alloggia uno scenografico pneumatico 200/60 da “brucia-semafori”. La California 1400 abbandona, dopo trent’anni la celebre frenata integrale, definitivamente superata dai vantaggi offerti dall’ABS dell’ultima generazione e dalla potenza di un impianto frenante mai visto prima d’ora in questa fascia di motociclette: pinze radiali Brembo a quattro pistoncini contrapposti che agiscono su una coppia dischi flottanti forati da 320 mm all’anteriore e disco posteriore da 282 mm lavorato da una pinza flottante Brembo a due pistoncini paralleli.

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