Moto Storiche, il museo virtuale di MV Agusta sul web

Il debutto della nuova MV Agusta F3 all’Eicma 2010, a Milano, avvenuto all’inizio del mese corrente, e la recente acquisizione da parte di Claudio Castiglioni della casa motociclistica, che l’ha ottenuta per la cifra simbolica di 1 euro da Harley-Davidson, potrebbero far dimenticare quale sia l’heritage storico di un brand simile, nata con il nome Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta S.A. nel 1919.

E, dal momento che la maggior parte delle moto da corsa, dei prototipo, dei motori e dei telai del Reparto Corse MV Agusta fu ceduto, durante un’asta nel 1986, ad un collezionista statunitense, sebbene la strenua opposizione della rivista Motociclismo, e che dunque un museo completo non esiste (c’è, oggi, il Museo Agusta di Cascina Costa), la casa motociclistica MV Agusta ha deciso di dare vita, almeno virtualmente, ad un’esposizione che raccolga tutti i ricordi storici del passato dell’azienda. Dove?

Sul vostro schermo: il museo allestito da MV Agusta non necessita di un biglietto d’entrata, non ha guide in carne ed ossa, non ha organizzato un vernissage e non ha nessun ricordino da portare ai parenti: lo trovate sul sito internet ufficiale dell’azienda italiana, qui a questo link. Ciò che dovete fare è soltanto navigare, orientandovi secondo le classificazioni “moto da strada” (o “moto stradali”) e “moto da corsa” (o “moto da competizione”) e in base all’anno di produzione: nel museo virtuale Moto Storiche del sito internet di MV Agusta sono incluse motociclette che vanno dagli anni Quaranta del secolo scorso agli anni Settanta. Il viaggio itinerante, ma virtuale, inizia con la prima M.V 98cc del 1945.