Moto Guzzi Open House 2017, nemmeno la pioggia ha battuto la passione per la casa dell’Aquila
Una tre giorni ricca di attività e con oltre 15 mila visitatori
Moto Guzzi è un pezzo di storia delle due ruote molto importante, ben oltre quanto non si potrebbe pensare, ma soprattutto è un brand universalmente conosciuto, anche al di fuori dei confini d’Italia. Lo dimostra la partecipazione agli annuali Open House, che raccolgono appassionati provenienti da tutta Europa e non solo. Per tre giorni tutto a Mandello (LC) ruota attorno alla casa dell’Aquila, ancor di più che nel resto dell’anno. L’edizione del 2017 ha visto solo due note parzialmente negative: il meteo che non è stato dei migliori, soprattutto ieri nella giornata conclusiva, oltre alla presenza di misure antiterrorismo, con i percorsi per arrivare agli ingressi della fabbrica e del museo rivisti ed opportunamente monitorati.
Per il resto è stata una festa intorno ad un simbolo delle due ruote, un’azienda che produce oggi circa 9.000 moto all’anno (erano intorno alle 3.500 prima dell’ingresso nel Gruppo Piaggio nel 2004), che escono tutte dalla stessa catena di montaggio, che abbiamo potuto visitare, in cui lavorano dalle 100 alle 150 persone a seconda del momento e delle necessità. Si tratta di un prodotto italiano, se non al 100%, quasi. Pensate che molti degli storici fornitori, si sono sviluppati nei dintorni di Mandello ed ancora oggi una buona fetta sono della Lombardia, non solo italiani. Moto Guzzi è anche l’unica realtà del Gruppo a produrre tutto in un luogo, motori inclusi, che vengono assemblati in un altro stabile, ma sempre all’interno della storica sede. Pensate che Mandello da quel lontano 1921 ha anche cambiato nome, da Mandello Tonzanico all’attuale Mandello del Lario.
All’interno della fabbrica invece si sono susseguiti passaggi e cambiamenti, come la creazione della galleria del vento nel 1950, prima al Mondo di un costruttore di moto e da cui sono usciti dei miti, come la Otto Cilindri che tanti record e successi è riuscita a conquistare.
Tra le mura di quello che fu il reparto sperimentale, le cui bocche per far defluire i gas di scarico sono ora chiuse, in questa edizione del Moto Guzzi Open House erano invece esposte le creazioni che hanno partecipato alla trasmissione televisiva Lord of The Bikes.
Cinquant’anni del mito V7
Quello che è certamente l’aspetto più importante di questa edizione è però il cinquantesimo anniversario della nascita del mito V7, riportato sulle magliette, ma soprattutto con iniziative a lei dedicate. Tra le tante quella dedicata ai possessori di V7 (dal 1967 a oggi), che hanno potuto ritirare il certificato celebrativo dei cinquant’anni di V7, personalizzato dalla propria immagine. Molto richieste sono state anche le cartoline celebrative di V7, con lo speciale annullo filatelico, appositamente realizzato grazie alla collaborazione con Poste Italiane.
Una festa, ma anche una visita ad un luogo speciale
Entrando dall’ingresso principale, recentemente rifatto e che regala una immagine nuova ad una sede che si appresta a festeggiare i cento anni nel 2021, si entra in un mondo pieno di aspetti e di posti “di culto”, non solo per gli appassionati più sfegatati di Moto Guzzi.
Non si può non fare un giro nel museo Moto Guzzi, che custodisce 150 motociclette tra le più famose ed importanti della produzione. Si trovano modelli che hanno segnato la storia, come la mitica Otto Cilindri, ma anche prototipi rimasti tali, come uno scooter del 1960, oppure moto con tre cilindri e tanto altro.
Molto interessante anche la visita alle aree di assemblaggio dei veicoli e della produzione dei motori, dove sono realizzati tutti i modelli della attuale gamma Moto Guzzi. Di recente nascita anche una linea dedicata alle trasmissioni, a segnare la crescita dei numeri delle moto vendute, che porta ad una espansione necessaria anche negli spazi per la produzione.
Nell’area assemblaggio veicoli è stata anche allestita l’esposizione della gamma Moto Guzzi, dalle immancabili V7 III, alla V9, passando per California ed MGX-21. Non ultima a livello di interesse e di successo raccolto, l’Area Shop, molto più ampia quest’anno.
In occasione dell’Open House i prezzi sono anche dimezzati rispetto a quelli normalmente applicati, insieme alla presenza di magliette ed articoli dedicati all’evento è questo l’elemento cardine del successo di quest’area. A pochi metri di distanza si trova poi la postazione di Proraso, che ha allestito un autentico “Barber Shop”, offrendo gratuitamente ai biker un servizio di rasatura di primordine.
All’aperto di mangia e si guida
Nell’area all’aperto sono invece due le attrazioni principali. La prima è legata ai Truck Foodit’s, perfetti per un veloce spuntino, accompagnati dalla musica rock di Virgin Radio, con Ringo a condurre i momenti di intrattenimento.
La seconda è ancor più motociclistica, perché erano ben 50 le moto a disposizione per i test ride, inclusa la V9 Bobber Open House, edizione speciale dedicata proprio all’evento. Ospite e tour leader d’eccezione Gianfranco Guareschi, il pilota che nel 2006 e nel 2007 ha portato la Moto Guzzi MGS-01 alla vittoria nella prestigiosa Battle of the Twins sul circuito di Daytona e recente vincitore della 4 ore Endurance Vintage di Imola in sella a una Le Mans.
Non mancava uno spazio dedicato alle Moto Guzzi del corpo di Polizia, storici partner fin dall’ultimo dopo guerra, proprio sotto ad un luogo non aperto al pubblico, che abbiamo avuto l’onore di poter visitare ed “utilizzare”: la mensa, la stessa che in quasi 100 anni di storia ha ospitato tante persone che hanno reso quasto marchio così speciale, scrivendo importanti pagine della storia delle due ruote.
Numeri importanti, malgrado il meteo
Il senso di appartenenza per Moto Guzzi è un valore molto importante, lo dimostrano i ben 18 mila iscritti alla community ufficiale The Clan, numero raggiunto proprio in questo week end.
Il record dell’Open House, con 25 mila partecipanti per la scorsa edizione, in occasione del 95°compleanno, è stato decisamente degnamente rispettato dai ben 15 mila che quest’anno hanno sfidato il meteo avverso, arrivando da ogni parte d’Europa, spesso in sella alle loro Moto Guzzi, attuali o del passato.
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