Milano e Bergamo da bollino nero per incidenti in moto e scooter

Con un sinistro ogni 1.305 abitanti la Lombardia è al quarto posto nella classifica delle regioni con la più elevata densità di incidenti con moto

Cremona (1 sinistro ogni 1.414 residenti) è la provincia lombarda più pericolosa per chi si sposta in bicicletta, l’ottava a livello nazionale
Milano e Bergamo da bollino nero per incidenti in moto e scooterMilano e Bergamo da bollino nero per incidenti in moto e scooter

Sono dati che fanno riflettere quelli che sono stati diffusi da DAS, compagnia di Generali Italia specializzata nella tutela legale. La statistica prende in esame il numero di incidenti pro capite per città e per regione e non mancano le sorprese.

Lombardia, non ci siamo

Con un sinistro ogni 1.305 abitanti la Lombardia è al quarto posto nella classifica delle regioni con la più elevata densità di incidenti con moto. A primeggiare in questa non proprio lusinghiera classifica è Milano con un un incidente ogni 733 abitanti che vale anche il nono posto a livello nazionale. Non se la ride nemmeno Bergamo. La cittadina orobica è infatti la provincia lombarda con più elevata frequenza di incidenti che vedono coinvolti i cinquantini: uno ogni 3.096 abitanti che vale il 17esimo posto assoluto in Italia, anche se con una diminuzione complessiva dei sinistra negli ultimi nove anni del 48%. Cremona (1 sinistro ogni 1.414 residenti) è la provincia lombarda più pericolosa per chi si sposta in bicicletta, l’ottava a livello nazionale.

La spiegazione dell’esperto

Per spiegare questo fenomeno è intervenuto Roberto Grasso, amministratore e direttore generale di DAS: “Negli ultimi anni sono cambiate le abitudini e le esigenze di mobilità delle persone e di conseguenza anche i rischi connessi. Purtroppo non sempre gli incidenti sono collegati alla guida di veicoli di proprietà, spesso ci si può trovare coinvolti in spiacevoli eventi anche con auto a noleggio, utilizzando il car sharing, procedendo a piedi, in bicicletta, in moto o sui mezzi pubblici. Se si viaggia all’estero i rischi si moltiplicano, le normative e le sanzioni previste in caso di violazioni sono diverse in ogni Paese e subentrano inoltre problemi legati alla lingua straniera“. “Sono tante – prosegue Grasso – le novità che abbiamo introdotto nella polizza ‘DAS in movimento’, una copertura che non è più vincolata dalla targa dell’auto, ma segue la persona (o l’intero nucleo familiare del contraente), ovunque esso sia. Oltre ad assicurare la difesa nei procedimenti penali derivanti da imputazioni per guida in stato di ebbrezza senza limiti di tasso alcolemico, abbiamo esteso la copertura al mondo intero ed ampliato il massimale a 100.000 euro per sinistro, al fine di garantire tutta l’assistenza legale e peritale possibile nei diversi gradi di giudizio anche per le cause più lunghe e difficili“.
È possibile richiedere l’intervento di DAS non solo nel caso in cui si subisca o causi un incidente o ci si debba difendere in sede penale (vedasi l’inasprimento delle pene collegate ai nuovi reati di omicidio stradale e lesioni stradali gravi o gravissime), ma anche quando si debbano far valere le proprie ragioni nei confronti di chi non ha eseguito a regola d’arte le riparazioni sul proprio veicolo. In caso di decurtazioni dei punti della patente, “DAS in movimento” assicura il rimborso delle spese per rientrare in possesso del titolo di guida o per la frequenza della scuola guida. L’assicurazione prevede inoltre una diaria per i giorni di ritiro o sospensione della patente, nel caso in cui si dimostri l’illegittimità del provvedimento. Tra le garanzie della polizza infine ci sono anche la copertura delle spese di traino del veicolo incidentato e di quelle per ottenere la duplicazione della targa, dei documenti, inclusa la patente, e per reimmatricolare il veicolo.

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