ME Group: presentati i nuovi modelli ME 2.5 e ME 6.0 [FOTO]

Forme essenziali e ricercate, telaio in SMC, propulsione elettrica. I fattori caratterizzanti della produzione firmata dalla bresciana ME Group. Presentati nell’occasione i nuovi modelli ME 2.5 e ME 6.0.

Le caratteristiche

Spiccano le forme tese, semplici e comunicative. Espressioni di una mobilità di nuova concezione collegata ai quattro segnalati aggettivi presenti in uno stesso principio: “sfrontato e gentleman, visionario ma anche un po’ retrò”.
Nuovi esemplari legati al telaio brevettato e realizzato in SMC (Sheet Moulding Compound), un materiale termoindurente e riciclabile (tramite un nuovo impiego nel processo di produzione del cemento in accordo alla normativa europea WFD 2008/98/EC), ottenuto in fogli tramite “innesti di filamenti di fibre di vetro tagliate su uno strato di resina poliestere”. Un materiale funzionale sotto diversi aspetti, considerando resistenza e peso.
Segnalata una doppia modalità di ricarica, optando per l’estrazione della batteria al litio oppure un attacco diretto all’alimentazione, usando una presa elettrica domestica da 220 V. Si stima una ricarica completa in 5,5 ore, considerando le indicazioni. Passando all’autonomia, secondo i dati proposti, si parla di 70 o 80 km rispettivamente per gli esemplari ME 6.0 e ME 2.5.

Peculiarità e prezzi

Sostanzialmente lo scooter ME 2.5 risulta un “potenziamento” della prima serie ME Start Edition. Un mezzo da 2.5 kW che presenta un’evoluzione di componenti e una rinnovata progettazione della powerline, ottenendo una spinta più corposa. Proposto da 5.490 euro IVA inclusa, che risultano 4.140 euro con ECOBONUS, come indicato.
ME 6.0 rappresenta invece il primo motociclo di ME Group. Assieme agli aggiornamenti riguardanti il modello 2.5, è dotato di una powerline con una potenza nominale di 6 kW e 10 kW di picco, fornendo prestazioni interessanti nel segmento. Si possono raggiungere gli 80 km/h di velocità massima. Parlando di cifre: indicati 6.490 euro IVA inclusa, 4.894 euro con ECOBONUS, sempre riprendendo le informazioni diffuse.

Foto: ME Group