Lambretta, Motom e Clag replicano all’accusa di contraffazione

Lambretta, Motom e Clag replicano all’accusa di contraffazioneLambretta, Motom e Clag replicano all’accusa di contraffazione

Un paio di giorni fa avevamo scritto della strategia messa in atto dal Consorzio Lambretta per proteggersi da presunti tentativi di contraffazione. Il Consorzio con una nota aveva lanciato dure accuse a distributori e a due ex licenziatari, Motom e Clag, che non hanno perso tempo a fare pervenire una pronta replica nella quale ribadiscono che non c’è stata nessuna contraffazione. La battaglia legale sulla proprietà del marchio si arricchisce di una nuova versione di chi è stato tirato in ballo.

Dal sito dell’Ansa riportiamo la comunicazione di Motom e Clag: “il marchio Lambretta fu ceduto nel 1972 dalla famiglia Innocenti, antica titolare dello stesso, alla societa’ indiana Scooters India. Che tale società nell’anno 2006 ha concesso licenza d’uso del marchio Lambretta alla società inglese Fine White Line. Che nell’anno 2010 Fine White Line, tramite la società consociata Lambretta Scooters Ltd, ha concesso sub licenza d’uso del marchio Lambretta a Motom Electronics Group e Clag International per il settore motociclistico”.

“Il Tribunale di Milano – prosegue la nota – ha già stabilito, con tre provvedimenti che il marchio Lambretta della società SIL è valido e non decaduto e ha deciso che non ci sono motivi per ritenere risolto il contratto di sub licenza d’uso del marchio Lambretta stipulato tra Meg e Lambretta Scooters Ltd”. Il comunicato prosegue dicendo che le due società non si lasceranno intimidire dalle intenzioni del Consorzio e contrinueranno a rilanciare il marchio Lambretta nel mondo, di cui ribadiscono di essere le uniche legittime licenziatarie.

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati