La Mototerapia ora è legge: cos’è ed i dubbi degli scienziati
Il Senato ha approvato definitivamente il ddl
La mototerapia è legge. Oltre al nuovo Codice della Strada, ieri il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge su questa terapia complementare, che utilizza una moto per motivare e per rendere meno pesante la degenza dei pazienti con gravi malattie. L’aula ha approvato il testo con 71 sì, 34 no e 9 astenuti, anche se non sono mancate le polemiche ed i dubbi.
“Sono convinta che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali – le parole di Alessandra Locatelli, Ministro per le Disabilità, dopo l’approvazione del Senato – ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivo, momenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose”.
Cos’è la mototerapia
Questo progetto è nato da Vanni Oddera, un campione di motocross, che da anni porta le moto elettriche negli ospedali o in aree protette per delle dimostrazioni di freestyle e, successivamente, per far salire sulle moto i pazienti e fare un giro assieme. Cercando così di alleviare la difficile situazione e far trascorrere un momento di svago, che può stimolare la voglia di reagire.
Si tratta, di conseguenza, di una terapia complementare. Cioè un trattamento che può essere utilizzato in associazione con la medicina convenzionale. “Per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti – si legge nel disegno di legge n° 1037 – e per accrescere l’autonomia, il benessere psico-fisico e l’inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità”.
I dubbi e le polemiche
Come dicevamo, però, sono stati sollevati numerosi dubbi e polemiche su questa legge. Infatti, manca l’evidenza scientifica che dimostri e certifichi l’efficacia di questa terapia complementare. Molto perplessa sulla mototerapia è l’Associazione Nazionale Genitori Persone con Autismo: “Non abbiamo bisogno di moto in corsia ma che siano garantiti i livelli essenziali di assistenza, il rispetto delle linee guida riconosciute dalla ricerca scientifica e non di leggi passatempo”.
Molto critica anche Elena Cattaneo, scienziata e senatrice a vita, che ieri ha votato contro in aula: “È una legge spot senza capo né coda che introduce nell’ordinamento una pratica priva di alcuna evidenza scientifica. Non è un percorso di cura, non è una terapia complementare, non esiste alcuna minima evidenza a sostegno della proposta della mototerapia”.
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
You must be logged in to post a comment Login