Il dottor Costa: Sic ultimo eroe

Il dottor Costa: Sic ultimo eroeIl dottor Costa: Sic ultimo eroe

Per tutti è il dottor Costa. È l’inventore della cosiddetta clinica mobile, la struttura medica di pronto intervento pensata per soccorrere i piloti infortunati durante le gare motociclistiche. Adesso Claudio Costa starebbe valutando l’idea di fare un passo indietro. L’innovativa esperienza starebbe volgendo al termine: la clinica mobile, ideata e creata nel 1976, “non avrà più bisogno di me”.

Ma l’addio non è dietro l’angolo. Il nuovo accordo stipulato con la Federazione internazionale per la presenza della clinica mobile nei circuiti mondiali ha una durata di 5 anni, e Costa non ha “nessuna voglia” di ritirarsi e di “stare lontano dalle corse”. Ma le parole sibilline pronunciate al Panathlon Club di Imola lasciano immaginare l’avvio di un periodo di riflessione.

In terra di Romagna non poteva mancare un ricordo di Simoncelli, il giovane pilota morto in seguito a un incidente sul circuito di Sepang: “Fino a Marco c’erano piloti che nonostante si fossero procurati delle lesioni o fratture volevano correre lo stesso e io mi adoperavo al massimo. Oggi non è più così. Di fronte alle fratture il pilota deve adeguarsi a un fermo più prolungato, non ci sono più dei folli come Marco”.

La clinica mobile ha fatto il suo esordio al motomondiale in occasione della gara di MotoGp a Salisburgo, nel maggio del 1977. E se già quella circostanza dimostrò la sua indispensabilità, la struttura verrà ricordata per vere e proprie imprese. Ad Assen nel 1992, è stata scongiurata l’amputazione della gamba di Mick Doohan, successivo vincitore di cinque titoli mondiali della classe 500.

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