Honda NT 1100 DCT – La Regina silenziosa [PROVA SU STRADA]

Concretezza ed Efficacia per la rinnovata Tourer di Honda

Si capisce subito, prima ancora di salire in sella, che la Honda  NT 1100 DCT MY2025 non è una moto dalla personalità ingombrante. Non attira la folla, non seduce con cromature o line tese alla moda. Lei sta lì, compatta, con quel frontale affilato e il doppio sguardo LED, che anche se ricorda il muso dell’Honda X-ADV750, la rende riconoscibile e rassicurante. Ha tutto ciò che serve, la Honda NT 1100 DCT, bisogna soltanto scegliere dove si vuole andare e la strada per arrivarci. Tinte sobrie che fanno risaltare le superfici della carena ridisegnata nel centro stile Italiano della casa di Tokyo: coda più snella della versione precedente e borse perfettamente integrate, che da quest’anno accolgono bene un casco integrale all’interno. È una di quelle moto intelligenti che senza troppo rumore punta dritta all’obiettivo, con la classica qualità Honda che emerge nei suoi dettagli, e che abbiamo avuto il piacere di conoscere già in inverno durante la presentazione stampa internazionale a Malaga Honda NT1100DCT 2025: caratteristiche, ciclistica, motore, prova e prezzi. Manopole riscaldate, parabrezza regolabile in cinque posizioni con una mano, doppia strumentazione (TFT touch connesso e display ausiliario sempre leggibile), cavalletto centrale di serie, 5 mappe selezionabili di cui 3 fisse (TOUR, URBAN e RAIN), più 2 completamente personalizzabili (USER1 e USER2), e la gestione del pacchetto elettronico Showa EERA (Electronically Equipped Ride Adjustment), direttamente attraverso lo schermo touch screen. È la filosofia di un progetto (NT, ovvero New Tourer) che non cerca di piacere a tutti per forza: preferisce convincere chi guida, chi viaggia, chi “E’” già, senza dover avere questo o quello…..per poter sentire di essere qualcosa.

CITTA’: DOVE CALMA EQUIVALE A PRESTAZIONE

Il battesimo avviene nel traffico Di Roma. Qui scegliamo la modalità D del DCT, che lascia la moto libera di interpretare il ritmo, continuamente spezzato dal traffico della città. La partenza è dolce, quasi vellutata, la seconda entra presto presto, la terza quasi subito: il bicilindrico parallelo sussurra appena sopra il minimo, le vibrazioni si dissolvono senza alcun fastidio. La NT1100 nel traffico è educata e in D sa muoversi con disinvoltura: l’erogazione è piena e gustosa senza mai diventare invadente, la frenata è progressiva e rassicurante, il comando del gas sembra far parte del polso. La carena protegge bene dall’aria, il parabrezza nella posizione media toglie dal casco la turbolenza che, con molte altre, costringe a stringere il collo o flettere la chiena per chi supera il metro e ottanta. Alle rotonde, il DCT asseconda: una scalata dolce quando si arriva decisi in frenata, oppure la marcia più lunga se si pennella una traiettoria rotonda. Le palette al manubrio sono comunque sempre pronte quando arriva la curva da interpretare come “esercizio di stile”: un colpetto e la centralina si rimette al lavoro, scalando senza incertezze come si farebbe con una leva tradizionale, ma con più dolcezza. Questa è la Honda NT1100 DCT in città, una moto equilibrata, ordinata in tutto ciò che fa, compresa la connessione con mente e polso. Una terapeuta sempre a disposizione del motociclista, nel traffico che spesso mette a dura prova i nervi.

IL VENTO AMICO, COME COMPAGNO DI VIAGGIO

Vivendo in zona mare, ogni giorno in sella inizia con una bella sgambata su una arteria a scorrimento veloce, una specie di tangenziale. Parabrezza una tacca sopra la metà, deflettori laterali che lasciano percepire il loro lavoro, cruise control inserito. A 100/110 il vento diventa un rumore di fondo. Il casco non si muove e non ci sono turbolenze degne di nota sulle spalle, nonostante il mio metro e novanta che su tante turistiche disturba. La Honda NT1100 DCT ora sembra scegliere la sua velocità naturale. Il bicilindrico respira senza affanno a bassi giri, e in sesta marcia la sua voce è più bassa dell’aria che accarezza il motociclista. Quando serve, la risposta ai medi per un sorpasso lascia intuire la buona coppia più che la potenza pura di questo propulsore, che poi è la scelta migliore per goderselo. Le sospensioni filtrano ogni condizione della strada senza impensierire la ciclistica, votata al comfort prima che alla reattività e al sostegno, ma per chi vuole, giocando con le due mappe personalizzabili User 1 e 2 da cui si può intervenire anche sulle sospensioni elettroniche, le cose possono cambiare in un attimo. La NT però, di base non vuole essere una GT travestita né una crossover iperattiva: è una moto che accetta tutto quel che incontra e lo supera con dolcezza, poi per chi vuole più reattività, è pronta ad assecondare le richieste, chiedendo solo un pizzico di competenza nell’intercettare gli interventi giusti da fare sulle sospensioni elettroniche, facilissime e intuitive. Interventi che abbiamo fatto nel fine Settimana, quando fuori porta, la NT svela una ciclistica che preferisce il passo regolare e fluido alla sparata tra una curva e l’altra. Lo stile di guida che premia è percorrere  rotondo le curve, uscendo col gas in mano e il bicilindrico in piena coppia. Qui proviamo le 3 modalita del DCT S1, S2 e S3 e scegliamo la modalità S1. Il motore gira più alto prima di arrivare al cambio marcia; la risposta è più pronta e la scalata quando si rallenta arriva prima, ma senza nervosismi. In inserimento, la forcella Showa sostiene senza irrigidirsi; a centro curva non c’è quel trasferimento di carico da setting troppo turistico, e in uscita di curva anche a ritmo non proprio blando, il retrotreno resta composto. Quando l’asfalto presenta buche e imprecisioni, la taratura privilegia il comfort ma non scompone la moto, e anche a metà piega  col gas in mano, non manca mai la fiducia.

ELETTRONICA MAI INVASIVA E SOSPENSIONI CHE RISPONDONO AD OGNI INTERVENTO

Personalmente, solo forzando il freno fin dentro la curva ho sentito la necessità di personalizzare la risposta della forcella, che alzando il ritmo diventa fin troppo gentile nella risposta. L’impianto frenante anteriore non aggredisce mai ed è molto modulabile, ma settando la sospensione anteriore con un pò piu di sostegno la musica cambia. Ora la NT invita a far meglio, e insistendo un pò di più con la leva del freno anteriore gli spazi di frenata si accorciano, e la guida diventa più svelta, curva dopo curva. Nei tornanti stretti, quelli che mettono in difficoltà anche moto più leggere,  il DCT se usato con consapevolezza è un grande alleato. Semplifica la vita e in uscita sceglie la marcia che neutralizza ogni reazione indesiderata. Si tratta di un sistema giunto al sedicesimo anno di sviluppo e mostra una maturità che lo rende esente da incertezze o errori da gestire (gran lavoro dei tecnici Honda). Nei primissimi gradi di piega, la massa della moto si sente, ma basta lavorare col corpo preparando la curva mezzo secondo prima e spostando  lo sguardo più in là, per risolvere ogni problema. La risposta della ciclistica è quella che ti aspetti da una moto del genere: più fluida che reattiva. Con la NT1100 DCT la ruota davanti passa proprio dove si sta guardando e dopo qualche curva in successione, quando la strada merita, il piacere di scegliere le palette del cambio per personalizzare la guida diventa un gioco. Una scalata per sentire la coppia più in alto, o una salita di marcia in piega con i giri motore più bassi che permettono di mantenere la linea scelta con dolcezza, sono solo parte di una guida sorprendentemente coinvolgente. L’ABS con funzione cornering non interferisce, il controllo di trazione entra quando serve e lo fa con un intervento che si avverte ma non disturba, integrando perfettamente prestazione e sicurezza alla guida. Le sospensioni elettroniche hanno lo stesso approccio, sistemano problemi che si possono incontrare, senza costringere chi guida a intervenire troppo. Si può viaggiare in Standard tutta la settimana e scegliere Sport solo in quei tratti in cui la strada diventa goduriosa: oppure Tour quando il passeggero si appisola in autostrada. La NT non ti impone di giocare con i menù: ti lascia guidare, ed è il migliore dei ruoli per un sistema del genere su una stradale. Chiariamoci, questa NT non è una lama e non vuole esserlo; è però una buona penna che scorre senza sbavature. L’avantreno scrive quello che vedi, il retrotreno è coerente e fa il suo mestiere. Nei cambi di direzione rapidi non è la più svelta ma è precisa: e se una curva chiude all’improvviso, la leva lunga del manubrio ti permette di aggiustare la linea senza troppi problemi. E il bello è che finita la curva non ti senti un figo o un eroe: ti senti a casa. Dopo due settimane piene insieme, la NT1100 DCT mi lascia addosso ciò che è: tranquillità, efficacia, concretezza. Mi ha accompagnato in viaggi di 700km in un giorno, in un Roma/Misano andata e ritorno post pistata, in 300km di curve dopo una mattinata in piazzale con esercizi di guida sicura durante un corso. È quel modo di viaggiare per cui a fine giornata non duole nulla e non ti manca nulla. Non ha riempito la memoria di eccellenze, ma ha costruito una piattaforma di certezze e di equilibri perfetti. Quando programmi un viaggio con la NT1100 DCT, lei è l’ultimo dei pensieri, è quella certezza che lascia spazio per occuparsi di tutto il resto. Di notte l’illuminazione full LED apre un cono di luce nitido e uniforme, e se fa freddo le mani restano calde con le monopole riscaldate, mentre gli avambracci sono abbastanza al riparo. Con la pioggia in modalità Rain, il controllo di trazione diventa più sensibile, mentre il DCT allunga un pò per non spostare peso quando non serve. L’acqua che arriva dalla ruota anteriore si disperde lontano dagli stivaletti e la NT protegge più di quanto lascerebbe pensare al primo sguardo, e se arriva un pò di acqua addosso, è pù per la mia statura che per scelte stilistiche di Honda. Anche in questo caso, non eccellendo vince comunque a mani basse. È in queste dinamiche che una moto mostra quello che è.

LA PROVA DEL NOVE E IL VALORE DEI SOLDI

In inverno, dopo aver partecipato alla presentazione della NT1100 DCT ho condiviso quanto questa moto mi abbia colpito con un amico possessore di una Africa Twin A.S 2024, acquistata lo scorso anno dopo averla provata mentre la stavo testando per Motorionline Honda CRF1100L Africa Twin: Recensione moto e prova dinamica in strada con dettagli, impressioni e riscontri. A parole, evidentemente non ero riuscito a convincerlo e ci sta, l’Africa Twin è la regina del suo segmento e i numeri di vendita lo dimostrano, ha una esposizione medatica nel nostro paese molto più forte della NT 1100 DCT, ma dopo esserci scambiati le moto per un centinaio di chilometri, quando è sceso dalla NT mi ha guardato dritto negli occhi pronunciando questa frase: “ce sò rimasto male, pe strada funziona mejo de la mia”. Più o meno si capisce il senso, vero? E lui è alla terza Africa Twin consecutiva. Ecco, ora non serve snocciolare listini al centesimo per capire l’equilibrio di questa moto. Basta guardare cosa offre: borse vere, connettività completa, manopole riscaldate, cruise, cavalletto centrale, aerodinamica efficace, sospensioni che per dirla tornando al mio amico “ponno esse fèro o ponno esse piuma”. La NT offre un pacchetto pronto, al giusto prezzo, che tra l’altro per dotazione è il migliore della categoria. Ha qualche neo? Si, una massa che nei primissimi metri richiede mestiere, uno schermo touch comodo da fermi, ma che in marcia si lascia preferire ai blocchetti elettrici che non sono subito intuitivi, e poi ha un motore giusto ma che non fa battere forte il cuore: chi cerca brividi oltre i 9.000 giri non si sentirà sempre a casa.

LA REGINA SILENZIOSA D’EUROPA

Ci sono moto che vincono al bar, altre che vincono nella quotidianità di utilizzo. La NT1100 DCT appartiene alla seconda categoria: è diventata la crossover/tourer più venduta in Europa non perché sfoggia questo o quello, ma perché parla la lingua di chi viaggia davvero e ha bisogno di una compagna tutti i giorni. Si lascia guidare con il corpo rilassato e la testa sgombra; quando la strada si allunga lei riduce lo sforzo, quando la città si complica, lei ci semplifica la vita. È così che si conquista il motociclista viaggiatore, non facendo rumore, ma togliendolo. Con lei ogni giorno si potrebbe partire senza meta, per rientrare a casa felici, la sera. È questa la differenza tra una moto che ti trasporta e una che ti fa viaggiare. In sella alla NT, si viaggia.

 

SCHEDA TECNICA

  • Motore: bicilindrico parallelo 1.084 cc, 102 CV @ 7.500, 112 Nm @ 5.500; erogazione rinforzata ai medi regimi
  • Cambio: DCT a 6 rapporti, palette al manubrio; logiche D, S1–S3 + manuale.
  • Elettronica: IMU con cornering ABS; HSTC; Riding Modes; EERA (sospensioni elettroniche) dedicata alla versione DCT ES.
  • Ciclistica: telaio in acciaio doppia culla; Showa 43 (cartuccia) / twin-tube (o EERA); interasse 1.535 mm; avancorsa 108 mm; rake 26,5°.
  • Freni: 310 mm doppio disco ant. con pinze radiali; post. 256 mm.
  • Misure: 20,4 l serbatoio; 820 mm sella; 248–249 kg DCT (ES +1 kg); +12 kg con borse.
  • Dotazione: valigie laterali di serie (MY25 più capienti, integrale per lato), manopole riscaldate, cruise, CarPlay/Android Auto, TFT 6,5” touch + LCD.
  • Prezzo Italia: €14.890 (MT) – €16.890 (DCT Electronic Suspension).

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