Honda Forza 750 2025: lo scooter ammiraglio [PROVA SU STRADA]
Il maxi scooter GT si rinnova, ora più elegante e comodo
Nel 2021, anno della sua introduzione, l’Honda Forza 750 ha dovuto fare i conti con una eredità piuttosto pesante, ovvero quella lasciatagli dall’Integra 750. Per quanto interessante, quest’ultimo non fu mai pienamente compreso dal mercato (soprattutto quello italiano), e non raggiunse i dati di vendita sperati.
Al contrario, le vendite del fuoristradistico X-ADV erano a dir poco eccellenti, sintomo del fatto che il bicilindrico parallelo da 750 cc abbinato al cambio DCT e ad una ciclistica di ispirazione motociclistica meritava ancora lunga vita.
E così – archiviato l’Integra – il Forza 750 si propone come ammiraglio della gamma scooter Honda, affiancandosi alle più piccole cubature da 300 e 125 cc.
Per il 2025 gli aggiornamenti più evidenti riguardano soprattutto il design del frontale, ora decisamente più aggraziato ed elegante.
Il nuovo gruppo ottico vanta tecnologia DLR con frecce integrate, e promette di essere ben due volte più luminoso rispetto al precedente modello (purtroppo la nostra prova si è svolta solo di giorno, quindi non abbiamo potuto constatare l’aumento di luminosità). Ne risulta un design oggettivamente più lineare e pulito, che conferisce un look complessivamente molto elegante e sobrio.
A ribadire che si tratta di un modello di fascia premium si segnala la comoda regolazione elettronica del parabrezza, mediante il pulsante al manubrio. Ben 10 cm più largo rispetto al parabrezza del modello precedente (si passa da 38 cm a 48 cm) ed inclinato verticalmente di 10° in meno, rappresenta un forte step migliorativo per quanto riguarda la protezione dall’aria.
Nell’ottica di migliorare il comfort è stata aggiornata la sella così come la pedana. La seduta adesso è davvero ampia, spaziosa anche per i più alti e consente kilometraggi elevati senza problemi. Le gambe in realtà stanno piuttosto rannicchiate, ma lo spazio in più sulla pedana consente di distenderle in avanti ed evitare qualsiasi fastidiosa contrattura.
Dal rinnovato display LCD si può scegliere tra 3 riding mode di serie (standard, sport e rain), con la possibilità di creare altre due mappature personalizzate. Tramite queste si va ad incidere sulla taratura del freno motore, sulla potenza, sul traction control, sul livello di intervento dell’abs ed infine sul funzionamento del DCT.
Quest’ultimo è stato accorciato nelle prime tre marce per migliorare la risposta del motore alle basse velocità, mentre la quarta, quinta e sesta sono ora più lunghe per ridurre i consumi a velocità di crociera.
Un plauso va infine fatto all’ampio utilizzo di materiali eco-sostenibili, per un totale di ben 25 pezzi tra cui il vano sottosella, il parabrezza, box batteria, fianchetti laterali e molto altro. Alla vista ed al tatto questi materiali sono impossibili da distinguere rispetto alla “normale” plastica, segno che la casa dell’ala sta andando nella giusta direzione in tema di eco sostenibilità.
La nostra prova
Abbiamo guidato il Forza 750 in tutti i contesti possibili: in città durante l’ora di punta, in autostrada, nelle strade extra urbane con curve medio-strette. Mentre nei primi due casi era scontato che il Forza 750 si sentisse perfettamente a suo agio, lo era sicuramente meno nelle strade da misto stretto. Ed è qui che il Forza 750 ci ha piacevolmente sorpresi. È lungo e basso da terra, eppure non disdegna affatto una guida agile e relativamente reattiva. Soltanto nei tornanti molto stretti ci si ricorda di guidare un maxi scooter con una mole non indifferente (il peso si attesta a 236 kg con il pieno).
Stiamo però cercando il classico pelo nell’uovo, perché il Forza 750 non è stato pensato per chiudere in fretta i tornanti. Per fare questo è preferibile il fratello di gamma, cioè l’X-ADV. Ciò in cui il Forza 750 eccelle – come è facile immaginare – è il comfort di guida. Vibrazioni sul manubrio assenti, sella comoda ed avvolgente, spazio per le gambe ampio, protezione dall’aria impeccabile (e regolabile).
Promosso è – ancora una volta – il funzionamento del cambio DCT, ormai noto ed apprezzato da molti. L’innesto della prima rimane leggermente rumoroso, mentre tutte le altre marce si inseriscono e si scalano senza alcuno strattone sia in modalità manuale sia in modalità automatica. A tal proposito, considerata l’indole urban-tourer del Forza 750 riteniamo più sensato l’utilizzo del cambio in modalità automatica. Ed infatti durante la nostra prova abbiamo prevalentemente usato questa modalità, usando quella manuale più per curiosità “scaccia noia” che per reale necessità di cambi di marcia più veloci.
Ecco, mentre nell’X-ADV si è portati ad usare spesso i tasti del cambio per assecondarne l’indole sportiva, al contrario il Forza 750 invita ad una guida comoda e rilassata, e quasi ci si dimentica della possibilità di cambiare manualmente le marce.
Invariata è anche la voce consumi, con il bicilindrico parallelo che consente di raggiungere 27,8 km/L nel ciclo medio WMTC.
Prezzi e disponibilità
Il Forza 750 MY 2025 è disponibile in tre colorazioni: matt ballistic black metallic, matt warm ash metallic, iridium gray metallic.
Al momento della nostra prova non è stato ancora dichiarato il prezzo del m.y. 2025, ma non dovrebbe discostarsi molto dai 12.090 euro del modello attuale.
Pregi: comfort di guida, finiture premium;
Difetti: agilità nel misto stretto;
Abbigliamento utilizzato durante il test
Casco: Caberg Xtrace
Giacca: Alpinestars Bogotà V2
Pantaloni: Alpinestars Bogotà V2
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