Harley-Davidson: ecco la mossa per evitare i dazi imposti dalla UE

La fabbrica di moto americana sposterà parte della propria produzione fuori dai confini nazionali

Nei prossimi 18 mesi Harley aumenterà la produzione nei suoi impianti internazionali, che sono in Australia, Brasile, India e Thailandia
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La tensione politica ed economica sull’asse Europa-Stati Uniti ha effetti molto pratici anche sul mondo del mercato delle due ruote. In particolare, per evitare i dazi imposti dalla UE contro l’amministrazione Trump, Harley-Davidson ha annunciato lo spostamento di alcune fabbriche fuori dagli Stati Uniti. Una mossa forse inevitabile se si considera che nel solo 2017 la società ha venduto 40mila motociclette in Europa, cioè un sesto di quelle che ha venduto in tutto il mondo, cosa che rende la regione il suo mercato più importante dopo quello statunitense.

Harley-Davidson: addio USA

Harley stima che ognuna delle sue moto costerà in media 2.200 dollari in più con l’Ue che ha aumentato dal 6% al 21% i dazi sull’import delle sue moto. Nei prossimi 18 mesi Harley aumenterà la produzione nei suoi impianti internazionali, che sono in Australia, Brasile, India e Thailandia. La casa americana, che quest’anno celebra i 115 anni di produzione, stima che i dazi peseranno per 90-100 milioni di dollari l’anno, una cifra che la societa’ non intende scaricare sui consumatori. “Aumentare la produzione internazionale per alleviare l’effetto dei dazi Ue non è la soluzione preferita dalla società, ma rappresenta l’unica opzione perseguibile per rendere le moto accessibili ai consumatori in Ue“, si legge in una nota diffusa dal marchio.

Harley-Davidson: le reazioni

Il portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, nel briefing quotidiano a chi le chiedeva di rispondere alla decisione della Harley-Davidson di spostare alcune produzioni per i clienti europei fuori dagli Usa per evitare i contro dazi di Bruxelles ha risposto così: “La Ue sta tentando di punire i lavoratori americani, impegnandosi in pratiche commerciali ripetutamente ingiuste“. Le fa eco il presidente Donald Trump si è detto sorpreso di come Harley-Davidson sia stata, tra tutte le società, la prima ad alzare bandiera bianca. “Ho lottato duramente per loro e alla fine non pagheranno le tariffe vendendo nell’Ue, che ci ha colpiti duramente sul commercio“, ha sottolineato con un tweet il presidente.

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