Guard rail pericolosi, l’Anas dovrà risarcire le vittime
Importante novità in materia di sicurezza stradale, soprattuto per i motociclisti e per chi viaggia sulle due ruote. La Suprema Corte della Cassazione, esprimendosi su un caso in cui un uomo a seguito di un incidente stradale è finito contro il guard rail che, come una lama, ne ha provocato la morte, ha sancito che l’Anas dovrà risarcire i danni per l’accaduto. I familiari dell’uomo hanno chiesto il risarcimento all’Anas, ente di tutela della strada provinciale in cui è accaduto l’incidente, e dopo due tentativi respinti il giudice della Cassazione ha accettato il ricorso.
La sentenza della Cassazione recita che “Per un’anomalia relativa agli strumenti di protezione istallati, è comunque configurabile la responsabilità dell’ente pubblico custode, salvo che quest’ultimo non dimostri di non avere potuto far nulla per evitare il danno. La funzione del guard rail è ontologicamente quella di evitare che qualsiasi condotta di guida non regolare possa portare l’autovettura a pericolose uscite fuori dalla sede stradale”.
Con questa decisione si crea il precedente per affermare che qualora i guard rail provochino gravi infortuni o addirittura la morte viene riconosciuta la responsabilità dell’Anas che sarà quindi tenuto a risarcire la vittima o la famiglia della stessa.
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