EICMA 2014, la fiera di Rho ha abbracciato più di 628 mila visitatori
Tanti anche i commercianti del settore e i giornalisti accreditati
EICMA 2014 – Ieri si è chiusa la settantaduesima edizione della Fiera internazionale del motociclo, Eicma, di Milano, dopo sei giorni di grandi eventi ed iniziative che hanno coinvolto migliaia di appassionati di due ruote.
I dati ufficiali parlano di 628.600 visitatori, un’affluenza cresciuta del 14,7% rispetto all’edizione del 2013. Come sottolineato anche dal presidente di Eicma, Antonello Montante, il pubblico ha risposto con grande passione e interesse a quello che è considerato uno degli eventi più importanti del mondo nel settore delle due ruote, arrivato quest’anno a festeggiare il suo centenario.
EICMA 2014 è stata anche scenario di numerosi incontri istituzionali, durante i quali sono stati affrontati diversi argomenti, tesi a incentivare l’uso delle due ruote per favorire mobilità e ambiente, e, secondo Montante, “la grande affluenza di pubblico è stata la testimonianza che il settore delle due ruote è di importanza strategica per il nostro Paese. Entro l’anno presenteremo un progetto rivoluzionario sulle assicurazioni e siamo certi di avere il sostegno del governo per porre un limite ad una situazione fuori controllo”.
280.000 metri quadrati lordi di esposizione suddivisi in 6 padiglioni che hanno ospitato 1.053 espositori, provenienti da 34 Paesi, 14 gare internazionali, 600 tra piloti e altri protagonisti del mondo delle due ruote. Ora l’EICMA saluta, ma è solo un arrivederci al 2015, dal 3 al 8 novembre, con le giornate del 3 e 4 riservate, come sempre, a stampa e operatori. Ottimi anche i numeri relativi alla partecipazione dei commercianti del settore, 45.910 il totale presente a Rho. Questa la mappa geografica di provenienza: 69% dall’Europa; 9% dagli Stati Uniti; 19% dall’Asia; 2% dall’Africa; 1% dall’Oceania. Presenti anche 6.945 giornalisti, cameraman e fotografi, il 70% dei quali arrivati dall’Europa; il 17% dall’Asia; il 12% dagli Stati Uniti; lo 0,50% dall’Africa e lo 0,50% dall’Oceania.
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