Ducati, svelato il nuovo Testastretta DVT

Farà nascere una nuova generazione di motori

Ducati Testastretta DVT – La Ducati ha presentato la sua conquista tecnologica, quella che sarà certamente una pietra miliare nella sua storia. Con il Testastretta DVT l’azienda di Borgo Panigale è entrata nel club dei costruttori di moto con fasatura variabile delle valvole.

Il primo motore Ducati con fasatura variabile offre un sistema di distribuzione DVT capace di modificare con continuità la fasatura delle valvole, agendo in modo indipendente sia sulla camma di aspirazione sia sulla camma di scarico, ottimizzando le prestazioni del motore a tutti i regimi e in tutte le condizioni di funzionamento. Il risultato è alto ma gestibile ad alta velocità, sia a regimi bassi sia a regimi medi di potenza, e offre, inoltre, una grande coppia a bassi regimi e avrà bassi consumi di carburante, inoltre è omologato Euro 4.

L’angolo di apertura è definito come un intervallo all’interno dell’albero di rotazione del motore, misurato in gradi, durante il quale le valvole di aspirazione e di scarico sono aperte contemporaneamente; con una distribuzione tradizionale è un valore che non cambia, nel caso invece del Testastretta DVT l’angolo di apertura è variato da un regolatore situato alla fine di ogni albero a camme, il cui meccanismo di rotazione è controllato variando la pressione dell’olio nella camera interna dedicata, gestito da valvole specifiche e temporanee di ciascun albero, che viene controllato da sensori installati nella testa del cilindro.

Con i suoi 1.198 cm3 il Testastretta DVT garantirà 160 CV a 9500 giri/min e una coppia di 13,6 daN.m a 7500 giri/min, garantendo, a detta della stessa Ducati, un’erogazione più lineare ed estesa di quanto non sia possibile con i comandi tradizionali. Nonostante l’aumento di potenza il Testastretta DVT ridurrebbe il consumo di carburante di circa l’8%, una diminuzione dovuta principalmente al riposizionamento degli iniettori, direttamente puntati verso la valvola di aspirazione, che migliorano così la combustione. Il nuovo motore Ducati, realizzato per la prima volta in collaborazione con Audi, mantiene anche la doppia accensione Dual Spark e utilizza una presa d’aria secondaria, che ottimizza anche la combustione senza aumentare le emissioni d’idrocarburi e CO.

Arrivano buone notizie anche per il portafoglio dei futuri proprietari dato che il Testastretta DVT non influenzerà gli intervalli di manutenzione e le principali revisioni rimarranno fisse a 30 000 km. Secondo la Ducati, il Testastretta DVT aprirà la strada a tutta una nuova generazione di motori e dobbiamo quindi aspettarci di vederlo su molti modelli, in futuro, compresa la nuova Multistrada attesa al prossimo EICMA di Milano.

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