Ducati Streetfighter V4 Lamborghini: uno sguardo al design [VIDEO]

Attenzione al dettaglio e massima sportività

Ducati Streetfighter V4 Lamborghini: uno sguardo al design [VIDEO]Ducati Streetfighter V4 Lamborghini: uno sguardo al design [VIDEO]

La nuova Ducati Streetfighter V4 Lamborghini è protagonista nel filmato proposto da Ducati sul canale YouTube, raccontata da Andrea Ferraresi, Disegn Director del Centro Stile Ducati e Mitja Borkert, Head of Design di Automobili Lamborghini.

La moto

È la prima novità di quelle previste nel corso della web series Ducati World Première 2023, introdotta di recente nel contesto del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini.
Una moto immediatamente distinguibile dal punto di vista estetico e con peculiarità esclusive. In programma 630 unità nella grintosa combinazione cromatica composta da Verde Citrea e Arancio Dac, che richiama una delle livree abbinate alla Lamborghini Huracán STO. Sono in Arancio Dac anche le ali e le pinze dell’impianto frenante Brembo con logo contrastante in nero, quindi i foderi e i piedini della forcella Öhlins sono in tinta scura.
L’esclusività è rimarcata anche da un certificato di autenticità in alluminio su cui compaiono i numeri di telaio e propulsore.
Oltre ai 630 esemplari già detti, è prevista anche una serie Speciale Clienti altamente esclusiva di sole 63 unità per altrettanti clienti Lamborghini. Attraverso una collaborazione diretta con il Centro Stile Ducati, è possibile rivestire il modello con tinte per carrozzeria e cerchi come accade con la rispettiva Lamborghini. Inoltre si possono selezionare i colori delle pinze freno fra quelli inclusi nelle palette tra Giallo, Rosso, Nero e Arancio California, assieme a una tinta standard, quindi ancora i particolari della sella tra le quattro versioni selezionabili.
Tra gli aspetti sottolineati figurano anche gli accessori che ne amplificano le doti e facilitano l’uso in pista, come ad esempi i tappi per l’eliminazione di targa e specchi retrovisori; il tappo serbatoio di tipo racing; il telo coprimoto in tinta e la cover in fibra di carbonio aperta per la frizione a secco.
La moto, il cui Il peso in ordine di marcia risulta contenuto a 197,5 kg, presenta un telaio Front Frame in alluminio abbinato al motore che funge da elemento stressato. L’aerodinamica è caratterizzata da ali biplano in carbonio, integrate nelle cover laterali del serbatoio. La parte sospensiva poi è caratterizzata da soluzioni semiattive Öhlins Smart EC 2.0 e l’impianto frenante Brembo comprende pinze Stylema e dischi da 330 mm.
Il cuore Desmosedici Stradale da 1.103 cc è dotato di distribuzione desmodromica a quattro valvole per cilindro, albero contro-rotante e ordine degli scoppi Twin Pulse di derivazione MotoGP. La parte propulsiva comprende anche una frizione a secco, come sulle Ducati MotoGP e Superbike. Il picco di potenza risulta di 208 cavalli.

Estetica e peculiarità

Le sovrastrutture risultano ridefinite prendendo spunto dalla sportiva del marchio di Sant’Agata Bolognese. Un’ulteriore possibilità per i clienti di questa naked sportiva è vestire soluzioni di abbigliamento e protettive in edizione limitata come un casco, un giubbotto e una tuta di pelle, contraddistinti da uno schema cromatico che ricorda quello della moto. Nel caso della versione Speciale Clienti, secondo le indicazioni, risulta personalizzabile anche la tuta con i colori della configurazione, tenendo presente la palette Dainese.
Tornando all’estetica, si possono osservare il parafango anteriore, gli estrattori a griglia, sfoghi e prese d’aria, la cover del serbatoio, il puntale e il codino per comprendere l’esclusività di questo modello. Per esempio il parafango è plasmato prendendo spunto dagli sfoghi per l’aria integrati nel “cofango” Lamborghini, poi gli estrattori ricavati sul puntale richiamano le prese di raffreddamento dei freni posteriori di Huracán STO, invece quelli sulle cover laterali del serbatoio rievocano gli sfoghi sui parafanghi anteriori dell’auto e gli estrattori sul codino monoposto fanno riferimento a quelli presenti sul cofano motore della sportiva a quattro ruote.

I diversi elementi in fibra di carbonio come il parafango anteriore, la cover del serbatoio, le ali, la copertura del radiatore e il codino sono contraddistinti dalla stessa trama presente sulle supercar Lamborghini. Persino la seduta ricorda la finitura dei sedili di Huracán STO, notando gli accenti in tinta con le sovrastrutture. La fibra di carbonio è utilizzata anche per il supporto proiettore, per il parafango posteriore, per le protezioni del telaietto retrostante e per le parti destinate alla protezione dal calore nelle cover della testa posteriore e dei collettori della bancata. Si sottolinea anche la presenza di un silenziatore di scarico Akrapovič in titanio con fondello in fibra di carbonio e i cerchi forgiati sono realizzati specificamente per il modello, richiamando lo stile della Huracán STO. Il cerchio retrostante include anche un monodado di serraggio in titanio.
Il nome della moto e il numero progressivo sono visibili su una targhetta metallica presente sulla cover centrale del serbatoio. Il numero, ricavato dal pieno, è distinguibile anche sulla parte in alluminio della chiave d’avviamento e figura sul cruscotto TFT in fase d’avvio, assieme a un’animazione celebrativa con gli scudetti di Ducati e Lamborghini e la silhouette della moto, come segnalato.
Sei evidenzia anche l’adozione di pedane per il pilota regolabili e leve di freno e frizione in alluminio ricavate dal pieno, sviluppate in collaborazione con Rizoma e poi ancora altri elementi come: le cover del dashboard e del commutatore d’accensione, la protezione del pignone, i paratacchi e il tampone della sella definiti con la speciale fibra di carbonio.

Foto e video: Ducati

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