Ducati Scrambler Icon Dark 2020: animo ribelle in abito da sera [PROVA SU STRADA]

Modello 800 con un motore che eroga 73 CV

Ducati amplia la propria famiglia Scrambler 800 presentando l’inedita versione Icon Dark. Stesso divertimento e stesso animo da funbike delle versioni più esclusive, ma in abito total black e a un prezzo più accessibile

Le Scrambler sono ormai una tipologia di moto molto affermata e di tendenza, soprattutto nelle grandi città. Essenziali, stilose e aggressive, un mix perfetto per essere sempre alla moda nella vita urbana senza però compromettere la versatilità di utilizzo o il divertimento nella guida.
La nuova Ducati Scrambler Icon Dark è l’ultimo tassello che mancava per completare una gamma molto ricca di proposte e si presenta come la porta d’accesso all’intera famiglia Scrambler 800.

Una moto che vuole rappresentare l’essenzialità assoluta di un veicolo a due ruote, tutto è semplificato e ridotto ai minimi termini per esaltare la meccanica, la leggerezza e il piacere di guida.
Questa nuova funbike è stata sottoposta a diversi piccoli miglioramenti che hanno permesso di migliorare l’estetica, il divertimento e di eliminare qualche pecca che aveva la Icon della generazione precedente.
Gli aggiornamenti hanno coinvolto quasi tutte le aree della moto senza comportare alcun stravolgimento delle caratteristiche che hanno permesso alla Ducati Scrambler di ottenere l’apprezzamento del pubblico e un grande successo nelle vendite.
La versione Icon Dark si presenta come la più economica delle Scrambler 800, un modello che si affianca alla Icon standard (un po’ più curata nei dettagli) e alle più specialistiche ed esclusive Full Throttle , Flat Track e Café Racer.

Design e Dotazione

L’estetica della nuova Ducati Icon Dark si presenta in una veste “total black” particolarmente accattivante. Le guance (intercambiabili) del serbatoio e il paracalore dello scarico in alluminio “spezzano” il look nero integrale donando alla moto anche una notevole eleganza.
L’alternanza di nero lucido, nero opaco e alluminio di questa colorazione Matt Black è particolarmente armonioso ed esalta ogni dettaglio e particolare del veicolo. Dettaglio molto apprezzato dagli amanti di questo genere di moto la scritta “Born Free” sul tappo del serbatoio.
La moto appare filante, snella e slanciata, trasmette una sensazione di leggerezza ancor prima di esserci seduti in sella.
Le finiture sono finalmente di alto livello e vanno citati il particolar modo i carter motore verniciati in nero, le alette dei cilindri spazzolate e il proiettore anteriore DRL (Daytime Running Light), con luci di posizione a LED lungo il perimetro del faro circolare, perfettamente integrato con il design della moto. Molto aggressiva e dal look heritage la “X” in metallo di colore nero all’interno del gruppo ottico anteriore di chiara ispirazione alle moto offroad degli anni ’70.
Gli indicatori di direzione, pur non essendo a LED, sono ben realizzati e dotati di spegnimento automatico.
La sella più piatta e meglio sagomata consente una seduta migliore aumentando il livello di comfort mentre il nuovo setup delle sospensioni permette un maggior controllo della moto in ogni contesto di guida.
In un pacchetto così ben curato è un peccato che qualche componente sia stato sacrificato sull’altare dell’economicità per rendere più competitivo il prezzo di vendita. Rispetto alla Icon standard la Icon Dark perde la presa USB sottosella, le razze dei cerchi in lega spazzolati, le frecce a LED e gli specchietti retrovisori sagomati (sostituiti da un coppia di forma tonda).

Elettronica

La dotazione elettronica della Scrambler Icon Dark è basic ma molto efficace. Tra tutti i dispositivi tecnologici di ultima generazione è presente solo un nuovo ABS Cornering Bosch a due canali che permette di evitare il bloccaggio delle ruote anche nelle frenare d’emergenza a moto piegata.
Pur considerando la potenza non elevata del mezzo in questione, a nostro parere, sarebbe stato utile anche un controllo di trazione, non tanto per tenere a bada la “cavalleria” ma per incrementare ulteriormente il livello di sicurezza durante la guida in città e in situazioni di scarsa aderenza.
La compatta strumentazione LCD è completa e immediata nella lettura. Offre tutte le principali informazioni come la velocità, il numero di giri, la marcia inserita, il contachilometri parziale e totale, la temperatura, l’orario e (finalmente) il livello del carburante. Tutte queste funzioni e molte altre possono essere facilmente visualizzate e gestite tramite i nuovi comandi al manubrio.
Una vera “chicca” della strumentazione digitale è la predisposizione per la gestione del DMS (Ducati Multimedia System), attivabile acquistando come accessorio il modulo Bluetooth, che consente di rispondere al telefono, di visualizzare le notifiche dei messaggi e di ascoltare la musica in totale libertà.

Motore e Ciclistica

Il piccolo e compatto bicilindrico a “L” raffreddato ad aria è il vero cuore della Ducati Scrambler Icon Dark. Si tratta di un’unità di 803 cc con distribuzione Desmodromica e 2 valvole per cilindro in grado di erogare 73 CV di potenza massima 67 Nm di coppia a 5.750 giri/min.
Numeri non da capogiro ma ideali per rendere la moto facilissima e divertente da utilizzare in ogni contesto di guida e su ogni terreno.
Gli aggiornamenti eseguiti sul motore e sul sistema di alimentazione elettronica (dotato di un corpo farfallato di 50 mm di diametro) uniti al nuovo impianto di scarico con monosilenziatore in acciaio inossidabile e doppia sonda lambda hanno consentito di superare i test di omologazione Euro 5 per tutti i veicoli immatricolati da gennaio 2020.
La ciclistica è caratterizzata da un telaio a traliccio in tubi di acciaio, da un forcellone in alluminio con classica forma a “banana” e da un impianto di sospensioni interamente firmato Kayaba. All’avantreno troviamo una forcella a taratura fissa con steli rovesciati di 41 mm di diametro mentre al retrotreno un monoammortizzatore regolabile solo nel precarico molla.
L’impianto frenante, fornito da Brembo, è composto davanti da un singolo disco di 330 mm di diametro con una pinza ad attacco radiale a 4 pistoncini, mentre dietro è presente un disco di 245 mm con pinza flottante a singolo pistoncino. Inoltre la nuova leva della frizione con comando idraulico è morbida e molto precisa nel suo funzionamento.
I cerchi a 10 razze sono realizzati in lega leggera e montano di serie gli ottimi Pirelli MT 60 RS, pneumatici estremamente versatili con un ottimo grip sul bagnato e adatti ad ogni terreno (anche il fuoristrada leggero).
Buona la capienza del piccolo serbatoio (13,5 litri) mentre il peso del veicolo ferma l’ago della bilancia a 189kg, un risultato nella media.
La garanzia ufficiale Ducati è di 24 mesi con chilometraggio illimitato, i tagliandi sono ogni 12.000 km o 12 mesi mentre ci sembrano un po’ troppo ravvicinati gli intervalli del controllo del gioco valvole (ogni 12.000 km).

Guida

In sella ci si sente subito a proprio agio, adesso la posizione di guida è più naturale e confortevole rispetto al passato. Il busto si trova in posizione eretta e le gambe disegnano un arco corretto mentre le braccia, purtroppo, hanno un’impostazione meno naturale e si posizionano leggermente più in alto di quanto vorremmo. Questa triangolazione sella-pedane-manubrio probabilmente è stata scelta per essere efficace in diverse condizioni di guida, infatti quando ci si trova su delle strade bianche e si pilota in piedi, il manubrio rialzato garantisce un migliore controllo.
Una volta avviato il propulsore rimaniamo sorpresi sia dalla silenziosità meccanica che da quella di scarico, mannaggia all’Euro5!!! Mentre la prima ci ha piacevolmente impressionati, segno tangibile del lavoro che è stato svolto sul motore, la seconda ci ha un po’ delusi e ha leggermente attenuato il nostro animo sportivo……manca quel tocco racing che solo uno scarico più libero può donare.
Fin dai primi metri la Ducati Scrambler Icon Dark mette in luce sia la sua estrema agilità che la facilità di guida, si ha quasi la sensazione di essere in sella a una 125. Basta però ruotare maggiormente il comando del gas per rendersi subito conto che le prestazioni e le reazioni del bicilindrico 800 sembrano superiori di quanto i numeri possano indicare.
Il propulsore gira come un orologio svizzero (vibra pochissimo) mostrando una linearità di erogazione e una progressione quasi perfette, non c’è alcuna entrata di coppia improvvisa o alcun “buco” nell’intero arco di giri. La spinta è sempre costante ed omogenea, perfetta sia per l’utilizzo in città sia su fondi a bassa aderenza.
Si ha il pieno controllo del mezzo e dopo pochissimi chilometri sembra di averlo guidato da una vita, un comportamento davvero degno di nota. La facilità con cui la Scrambler Icon Dark si lascia gustare anche tra le curve delle “viette” più strette di Milano è veramente appagante. Ci si diverte anche nelle peggiori situazioni, come nell’ora di punta in mezzo al traffico, perché grazie alla sua leggerezza, alle dimensioni ridotte e all’estrema facilità di guida, diventa un gioco da ragazzi svincolarsi dalle auto in coda. Fa tornare in mente quando da ragazzini percorrevamo le trafficate vie di questa città con i cinquantini facendo lo slalom tra le auto in fila.
Le sospensioni, caratterizzate da una forcella molto scorrevole e da un mono più sostenuto nella taratura, consentono di digerire qualsiasi asperità si incontri. Pavé, ciottoli, binari e malformazioni stradali non compromettono il rigore della ciclistica e vengono digerite senza alcun problema. Diventa un divertimento affrontare condizioni diverse del manto stradale!
Allontanandosi dalla città e iniziando ad alzare il ritmo su strade ricche di curve il risultato non cambia, la moto rimane molto stabile a comunicativa nella guida infondendo molta fiducia al pilota. Sa assecondare anche gli istinti sportivi dei conducenti più smaliziati e avvisa con anticipo, e senza reazioni brusche, quando si sta esagerando. Pur avendo un setup delle sospensioni soft, soprattutto quella anteriore, la Scrambler è molto precisa sia in inserimento che in uscita di curva.
L’unico neo nella guida brillante è nelle staccate più decise, situazione nella quale la forcella tende ad affondare troppo causando un eccessivo trasferimento di carico sull’avantreno che sporca gli inserimenti in curva. Nulla di preoccupante, non è una sportiva pura e comunque dopo un po’ di chilometri ci si fa l’abitudine e diventa anche divertente come comportamento.
Pur con un settaggio morbido è degno di nota il comportamento della Scrambler Icon Dark nei trasferimenti autostradali. Se da un lato la praticamente nulla protezione aerodinamica disturba e affatica molto nella guida (non è per niente un veicolo per trasferimenti sulle hiways) dall’altro la stabilità della moto sia in rettilineo che nei lunghi curvoni veloci è davvero ottima….un risultato quasi inaspettato!
Per completare il nostro test di questa nuova Funbike “tuttofare” abbiamo percorso diverse strade bianche e del fuoristrada poco impegnativo. Il risultato è che la moto si è comportata davvero molto bene, non la ferma niente…..o quasi! Disinserendo l’ABS è possibile divertirsi parecchio e cimentarsi in appaganti derapate di potenza senza il bisogno di essere piloti navigati. In questo contesto viene fuori il lato più anticonformista di questa due ruote. Correndo liberi in mezzo alla natura affrontando strade bianche, sterrati, prati e sottobosco la Scrambler Icon Dark riesce davvero a fare una magia…….ci fa sentire liberi!

Prezzo

La nuova Ducati Scrambler Icon Dark è già disponibile presso le concessionarie nella sola colorazione Matt Black a partire da 8.390 euro chiavi in mano.
E’ inoltre possibile attingere a piene mani dal quasi infinito catalogo accessori Ducati per poter personalizzare e rendere ancora più unica ed esclusiva questa moto anticonformista.

Pregi

Funzionamento ABS Cornering Bosch
Facilità di guida
Divertimento
Erogazione motore
Versatilità
Livello di finiture

Difetti

Calore emanato dallo scarico e dal motore
Protezione inesistente dall’aria
Mancanza controllo di trazione
Controllo gioco valvole probabilmente troppo ravvicinati

Foto: Alessandro Ranzenigo

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