Dati vendite moto e scooter gennaio 2019: +3,3% rispetto ad un anno fa

Rispetto al del mercato delle auto, quelle delle due ruote continua a crescere, ma sembra stia rallentando

Dati vendite moto e scooter gennaio 2019: +3,3% rispetto ad un anno faDati vendite moto e scooter gennaio 2019: +3,3% rispetto ad un anno fa

Il mercato delle due ruote continua a crescere, ma sembra rallentare. Le immatricolazioni di scooter e moto raggiungono le 13.545 unità pari ad un incremento del 3.8% rispetto al 2018. Nello specifico crescono le moto, che fanno registrare un aumento del 7.1%, mentre gli scooter si fermano ad un +0.9%. Continua la flessione dei 50cc che anche a gennaio segnano negativo, -1.8%

Nel settore degli scooter la cilindrata più ‘gettonata’ è quella tra i 300 e i 500cc, che ha visto un incremento dei volumi del 23.2%. Calano quasi della stessa quantità le immatricolazioni dei 125cc, così come i maxi scooter (oltre i 500 cc). Le immatricolazioni moto, tranne quella dei segmento 1000cc e tra 600 e 750cc, sono in crescita: +33,6% le 800-1000cc, +11,6% da 300 fino a 600cc, +10,3% per le le 125cc e un +10% per le 150-250cc.

Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), ha detto: “La partenza del 2019 presenta ancora numeri positivi per il nostro mercato, ma ci sono sintomi di rallentamento soprattutto per gli scooter. Ci preoccupa annuncio di recessione tecnica da parte dell’ISTAT, che pregiudica il raggiungimento degli obiettivi nel 2019, ma anche la revisione al ribasso delle previsioni, comune anche ad altri Paesi Europei. Si indebolisce la domanda interna e anche le esportazioni soffrono la riduzione della crescita in importanti Paesi nostri partner, fondamentali per il mercato automotive. Peggiora la fiducia delle imprese e ci sono rischi di maggiori costi per il credito. Le 2 ruote possono ancora contare sulla passione suscitata dalle moto e, grazie all’aumento dell’offerta, sull’opportunità di recuperare nuovi utenti, ma per poter esprimere tutto il loro potenziale diventano necessarie condizioni più favorevoli allo sviluppo della mobilità sostenibile nel nostro settore, per riprendere il percorso virtuoso della ripresa, occorrono investimenti mirati sulle infrastrutture, un aggiornamento del Codice della Strada troppe volte rimandato e un’attenzione alle caratteristiche di sicurezza d’uso da parte di chi utilizza le 2 ruote. Un ruolo determinante lo giocano anche le amministrazioni locali, responsabili delle condizioni delle strade, della gestione dei parcheggi, dell’apertura delle corsie preferenziali. Tutte attività che condizionano l’uso corretto dei nostri veicoli. Confindustria Ancma è pronta a supportare gli interlocutori perché le due ruote possano diventare protagoniste e non siano dimenticate nella stesura dei piani urbani per la mobilità sostenibile.”

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