Dainese e Ospedale Niguarda insieme per la prevenzione

Un esempio concreto di collaborazione efficace tra istituzioni ed impresa

Ospedale Niguarda e Dainese dal 2011 sono fianco a fianco per studiare e concepire protezioni sempre più efficaci, nell’ottica di rendere sempre più sicuro il viaggio del motociclista. Determinante e prezioso l’apporto al progetto del Dottor Osvaldo Chiara che, grazie alla sua analisi sugli incidenti stradali di questi ultimi anni, ha consentito di perfezionare i prodotti Dainese; un esempio chiaro di questo lavoro è stata la validazione, dal punto di vista medico, del sistema D-Air Street.

Gli studi condotti da Osvaldo Chiara, conferma lui stesso: «rappresentano la più grande casistica italiana sugli incidenti motociclistici, da cui sono emersi e continuano ad emergere dati preziosi per noi, ma soprattutto per la messa a punto di nuove piattaforme protettive come il D-Air Street, che possano incrementare la sicurezza di quelle parti che il nostro studio ha indicato come più sensibili, tra queste il torace e la zona addominale, dove organi come fegato, milza e reni spesso riportano gravi conseguenze». Ma la ricerca di Chiara non si ferma qui: «Attualmente stiamo portando avanti la seconda fase dello studio. Andiamo, così, ad analizzare contro quale ostacolo e in che punto ha impattato il motociclista, con quale traiettoria e se ci sono stati scontri secondari contro altre strutture».

Ovvio che per i tecnici Dainese gli studi del Dott. Chiara siano preziosissime indicazioni da seguire per sviluppare accuratamente i prodotti del Marchio veneto. E’ dell’idea anche Lino Dainese, presidente di Dainese Spa: «Le rilevazioni effettuate dal Dott. Chiara sono state preziosissime per progettare D-air, l’air bag per i motociclisti, e continueranno ad esserlo per le prossime evoluzioni. E’ questo un esempio positivo e concreto di collaborazione efficace tra istituzioni ed impresa che da più protezione a chi usa le due ruote in città e nel tempo libero, in tutto il mondo»

«E questi dati, se da un lato forniscono ulteriori conferme di come gli impatti contro la parte anteriore e laterale del torace siano la prima causa di infortuni (18% del totale)» – commenta Marcello Bencini Marcello Bencini Marcello Bencini, design manager safety equipment del D-Tec – «dall’altro ci aiutano a migliorare le protezioni di altre parti del corpo, come nel caso degli arti inferiori in cui da proteggere non c’è solo il ginocchio (17% delle lesioni di arto inferiore) ma anche l’area frontale ed esterna della gamba, che rappresenta il 22% delle lesioni.»

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