Burasca Aldo Drudi: presentata la nuova creatura del designer in collaborazione con Honda

Una moto che unisce la Via Emilia al Giappone

Presentazione Burasca Aldo Drudi – lo storico Teatro Galli di Rimini ha ospitato la presentazione della nuova creatura del designer Aldo Drudi.
Il progetto, nato sulla base della Honda VFR 1200, è stato sviluppato presso l’avveniristico Air Garage, una splendida una terrazza di 600 mq che ospita un container sospeso a 30 metri di altezza e ricoperto da una struttura gonfiabile che all’imbrunire irradia luce.
La Burasca – che in romagnolo richiama il concetto della tempesta – nasce dalla creatività di Aldo Drudi che ha mischiato due elementi, almeno geograficamente, molto lontani: il desgin e lo stile romangolo con la tecnica giapponese. Il risultato è qualcosa di estremamente forte ed evocativo, una moto muscolosa e dalle forme cattive in livrea maculata carbonio-militare.
Ogni particolare è stato appositamente studiato e creato al fine di privilegiare l’ergonomia, garantendo la massima comodità alla posizione di guida.
Anche la componentistica è di massimo livello, considerando che la moto è stata completamente ridisegnata mantenendo originali solamente il telaio, il motore e la trasmissione cardanica.

Burasca 4 Drudi 2016

Alla presentazione, tra i vari personaggi presenti, è intervenuto il Sindaco di Rimini Andrea Gnassi: “La Burasca viene presentata a Rimini in occasione della Biennale del Disegno, e questo non è un caso. Aldo, che infatti è uno che disegna, qualche tempo fa mi disse che i giapponesi avevano chiesto proprio a lui di realizzare questo progetto. Con tutti gli ingeneri che hanno, avevano interpellato proprio lui perché disegna ancora a mano!
Insieme ad altri artisti, Drudi ha smontato e rifatto forse la più bella Honda che esista. Il motore di questa moto viene dal Giappone, ma l’anima nasce sulla nostra Via Emilia.”

Burasca 2 Drudi 2016

Carlo Fiorani – Direttore della Comunicazione Honda – ha aggiunto: “Quando Aldo ci ha proposto questa cosa ho mandato subito il progetto in Giappone dove è stato immediatamente abbracciato. Ciò è avvenuto perché in un’azienda così grande uno dei pericoli è di auto referenziarsi. La soluzione è quindi confrontarsi costantemente con altre realtà, e nel campo del design è l’Italia la realtà con cui confrontarsi. Lavoriamo con Aldo da almeno 20 anni, ma questa è stata la prima volta che si è cimentato nella costruzione totale di una moto. Gli abbiamo infatti messo a disposizione una VFR 1200 per vederne la sua interpretazione. Siamo rimasti davvero stupiti e sono convito che alcuni particolari saranno interessantissimi anche per le moto di serie. Per noi è molto interessante lavorare con un artigiano perché c’è una vera passione dietro e sono convito che in Giappone daranno un seguito al progetto”.

In maniera del tutto provocatoria, ecco la visione di Aldro Drudi della sua creatura: “Burasca? Un pretesto per fare due risate con i ragazzi mangiando una piadina alle due di notte dopo aver lavorato al prototipo con lo stesso entusiasmo di quando si elaborava il motorino per la corsa del sabato a Cattolica”.

Perchè Aldo Drudi non è semplicemente colui che disegna i caschi di Valentino Rossi

Guarda il video della presentazione della Burasca di Aldo Drudi

Burasca 3 Drudi 2016

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