BMW F 850 GS Adventure [PROVA SU STRADA ED OFFROAD]
Test della nuova "GS", via di mezzo senza nessun compromesso
BMW F 850 GS Adventure – In medio stat virtus. Per chi non conosce il latino: “la virtù sta nel mezzo”. Se fosse vissuto ai giorni nostri, probabilmente Aristotele avrebbe apprezzato molto questa BMW F 850 GS Adventure. Dopo averla ammirata ad Eicma 2018, è finalmente arrivato l’atteso debutto sul mercato, che ha disvelato uno step evolutivo davvero consistente rispetto al modello precedente. A crescere non è solo la cilindrata, che passa da 798 ad 853 cc, ma tutti gli aspetti principali della moto sono radicalmente nuovi. Lungi quindi dall’essere un mero restyling estetico accompagnato da una cubatura maggiorata di un propulsore rimasto invariato. Inoltre, questa versione Adventure gode senza dubbio di quel tocco di personalità e charme in più rispetto alla versione standard, con cui condivide il motore. Ma, soprattutto, ad essa va il merito di collocarsi nella terra di mezzo tra le maxi enduro – di cui la sorella R 1250 GS è, da sempre, la massima esponente – e le moto da adventure medio-piccole che tanto si stanno diffondendo negli ultimi anni. Alcuni penseranno che così la F 850 GS Adventure non è né carne né pesce, altri, invece, la apprezzeranno proprio per questo suo aspetto, che rende possibile offrire prestazioni e dotazioni vicine quelle delle maxi, limitando però i difetti tipici di queste, quali dimensioni e peso eccessivi, potenze poco gestibili e prezzi alti. Noi propendiamo decisamente per questa seconda chiave di lettura.
MOTORE
Il bicilindrico in linea raffreddato a liquido, comune alla versione standard, eroga 95 CV (70 KW) a 8.250 giri/min, quindi ben 5 CV in più rispetto all’unità precedente. Cresce anche la coppia, adesso pari a 92 Nm a 6.250 giri/min. In realtà, però, le novità più importanti rispetto al modello precedente non riguardano certo i meri valori di potenza e coppia massima. È stato, infatti, radicalmente rivisto il posizionamento dell’albero motore, adesso più in basso e leggermente più avanti, e dotato ora di due alberi di equilibratura, che permettono di ridurre le vibrazioni e migliorano il piacere di guida. Per una maggiore reattività in fuoristrada, sono poi state accorciate le prime due marce. Di serie le due mappature Road e Rain, accompagnate da ABS ed ASC, mentre le più evolute mappature Dynamic, Pro, Enduro ed Enduro Pro – di cui era dotata la moto che avevamo in prova – sono optional assieme all’ABS PRO ed al DTC. Per incrementarne la natura di vera globetrotter, la capacità del serbatoio passa dai 15 L della sorella standard ai 23 L della Adventure, con un’autonomia di oltre 550 km. Infine, al propulsore di questa F 850 GS Adventure va il lusinghiero merito di essere Euro 5 ready, quindi addirittura in anticipo rispetto all’entrata in vigore della normativa europea antinquinamento (prevista per il 2020). Ciononostante, il sound del bicilindrico rimane sempre piacevole, sia con il terminale di serie in acciaio inox, sia – e soprattutto – con quello Akrapovic HP (optional da 750 euro).
TELAIO ed ESTETICA
Già dal primo sguardo, oltre alle evidenti modifiche estetiche, ciò che emerge di diverso rispetto al modello precedente è il nuovo telaio. Infatti, al posto del traliccio in tubi – elemento caratterizzante anche l’estetica della vecchia F 800 GS Adventure, soprattutto se di colorazione diversa rispetto al resto della moto – vi è adesso una struttura a ponte in acciaio che sfrutta il motore come elemento portante, offrendo benefici in termini di rigidità torsionale e robustezza. A ciò si accompagna il riposizionamento del serbatoio, adesso posto davanti la sella e sviluppantesi in verticale, così portando ad una distribuzione dei pesi completamente differente rispetto al modello che l’ha preceduta. Viene anche migliorata l’ergonomia complessiva della moto con una nuova triangolazione di seduta-pedane-manubrio, pensata maggiormente per l’utilizzo in fuoristrada. Tipicamente offroad è anche la lunga escursione delle sospensioni marchiate ZF, pari a 230 mm sull’anteriore e 215 mm al posteriore. Completano la dotazione di serie le staffe di protezione del motore, il supporto borse in acciaio inossidabile, la leva del cambio ed il pedale del freno regolabili nella distanza. Aumenta però il peso, pari a 244 kg, ben 15 kg in più rispetto alla F 850 GS in allestimento standard.
GUIDA
Alla guida, le sorprese più grandi vengono offerte nei tratti in fuori strada, dove la F 850 GS Adventure ci ha colpito per agilità e facilità di guida. Molto semplicemente, non sembra affatto di guidare una moto da 244 kg. Il peso si fa sentire solo nelle manovre da fermo, ma una volta in movimento l’impressione è quella essere alla guida di una moto ben più piccola per cilindrata e dimensioni. Ed anche la risposta del motore contribuisce non poco a trasmettere queste sensazioni. Giusto per rendere l’idea, i tratti di sterrato più impegnativi e dissestati li abbiamo affrontati di prima marcia, con il propulsore sempre deciso e reattivo, ma al contempo progressivo e fluido nella risposta, senza mai strattonare o mostrare l’iperattività tipica di quando si guida in prima marcia con il motore molto alto di giri. Pienamente promossa la mappatura Enduro Pro (che, come sopra anticipato, è optional), che disattiva l’ABS al posteriore e riduce la soglia di intervento del controllo di trazione, così consentendo di intraversare la moto senza mai mettere in apprensione. Decisamente evidenti sono anche i frutti del lavoro sull’ergonomia, con la posizione di guida che risulta indovinata non solo da seduti, ma anche nelle fasi di guida in piedi sulle pedane, durante le quali la moto risulta snella da stringere tra le gambe ed il manubrio rialzato rispetto alla versione standard consente di mantenere una posizione più naturale di busto e spalle del pilota, con ovvi benefici in termini di guida e comfort.Le modifiche volte a rendere la F 850 GS Adventure più efficace nell’utilizzo offroad inevitabilmente portano con sé delle lievi controindicazioni nell’utilizzo stradale. In particolare, si avverte la corsa lunga delle sospensioni, con trasferimenti di carico certamente importanti in frenata, soprattutto quando il ritmo diventa allegro. Ma, guidandola alle andature da turismo per cui è nata, anche su strada questa media enduro conferma quella sensazione di facilità e piacere di guida che abbiamo avvertito durante i molti km sullo sterrato. In altre parole, il noto brocardo motociclistico “scorrere ma non correre” sembra qui assumere il suo picco di rilevanza, visto che su strada la F 850 GS Adventure premia la guida il più possibile fluida e dolce, punendo invece uno stile sporco ed aggressivo con reazioni brusche dal comparto sospensioni.
Prezzi e versioni disponibili:
- Prezzo di partenza: 13.900 euro
- Versioni disponibili:
Base; Exlusive (+330 euro); Rally (+330 euro)
Come da tradizione BMW, è poi previsto un lunghissimo catalogo di optional ed accessori. Tra questi meritano menzione l’altezza sella regolabile, i diversi tipi di seduta disponibili, i faretti full led aggiuntivi ed il sistema combinato Connectivity con il display TFT da 6.5 pollici. Particolarmente interessante, infine, è il sistema di chiamate di emergenza E-call, che premendo un semplice tasto consente di mettersi in comunicazione con l’apposito centralino sempre attivo; inoltre, il sistema è in grado di percepire se la moto subisce un incidente, ed in tale malaugurato caso la chiamata parte da sola, consentendo di localizzare in automatico la posizione della moto tramite GPS.
Abbigliamento del tester:
Casco: Caberg Xtrace
Giacca: Alpinestars Bogotà V2 Drystar
Guanti: Alpinestars Primer Drystar
Pantaloni: Alpinestars Streetwise Drystar
Stivali: Alpinestars Campeche Drystar
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