Benelli TRK 702X 2025: La Regina si evolve tra novità e conferme [PROVA SU STRADA]
Affina la sua essenza, confermando i punti di forza che l'hanno resa un riferimento
Benelli TRK 702 X è la naturale evoluzione della fortunata 502, assoluta protagonista del mercato italiano delle enduro di media cilindrata. Non siamo di fronte a un totale stravolgimento del progetto ma sicuramente a una evoluzione a tutto campo, soprattutto nell’ambito di quelli che potevano essere considerati punti deboli di TRK 502. Questa nuova Benelli offre un’affinata omologazione Euro 5+ e numerose migliorie (tra tutte l’aumento di cilindrata e prestazioni) che mettono il modello pesarese su un altro livello qualitativo, forte del prezzo decisamente concorrenziale.
PROPULSORE E PRESTAZIONI: UN BICILINDRICO “PIENO” E DUTTILE
Incastonato nel telaio della TRK batte un cuore a due cilindri paralleli di 698 cc. Questa unità, adeguata alla recente normativa anti inquinamento Euro 5+ ha ora performance di tutto rispetto per quelle che sono le aspettative di questa categoria. La scheda tecnica parla di una potenza di 70 CV (51,5 kW) a 8.000 giri/min e una coppia di 70 Nm a 6.000 giri/min. Alla guida questi numeri si traducono in una spinta decisa, piuttosto lineare, un tiro che porta a spasso i 218 kg di massa (a secco) del veicolo con grande scioltezza. La potenza quindi è anche un po’ di più di quello che serve per fare un grande viaggio carichi di tutto punto. Peccato per una lieve tendenza all’on/off nell’apri e chiudi nelle marce basse, effetto che poi scompare dalla terza in su. Del resto non è il primo bicilindrico che non ha un comportamento regolarissimo nelle marce basse e appena si fa qualche chilometro in sella si impara a modulare il gas anche negli “strappini” suddetti. Globalmente però, il motore maggiorato è un’ ottima novità che rende (insieme alle riuscite quote ciclistiche) per nulla impacciata questa moto dal peso non prorpio contenuto.
Quando ruotate la manopola del gas non c’è il ride-by-wire ad assistervi ma davvero non se ne sente il bisogno: l’erogazione è prevedibile e mai davvero violenta, aspetto importante se chi si approccia a una moto del genere è un neofita. Se però si vuole fare una bella accelerata o un sorpasso, si ha una bella spinta che dà soddisfazione e goduria (anche in rilascio, quando si sentono gli scoppiettii dello scarico…). Insomma, nonostante i 235 kg in ordine di marcia, il divertimento è garantito. Per quanto riguarda il comfort in sella, le vibrazioni sono contenute e della giusta entità sulle manopole mentre sulle pedane quasi non si avvertono nemmeno. Il cambio a 6 rapporti è preciso e la frizione è davvero un gioiellino per la sua pastosità e morbidezza della leva: non succede mai di avere la sensazione spiacevole di sbagliare una partenza compiendo un clamoroso “Epic Fail”. Tutto quindi è facile ed amichevole, dalla gestione del gas a quella di freno e frizione. Se vi chiedete come sia messa la Benelli TRK 702 X a consumi di carburante….beh vi diciamo che è messa molto bene: la media è intorno ai 4,8 l/100 km (20 km/l) e l’autonomia è da grande stradista con il serbatoio che contiene ben 20 L di benzina.
TELAIO E GUIDA: COMFORT DI MARCIA E STABILITÀ PER LUNGHI VIAGGI
TRK 702 2025 è disponibile in due versioni differenti: una versione base con ruote più piccole e stradali e una versione X dalla vocazione più “adventure” con ruota anteriore a raggi da 19 pollici. La X che abbiamo avuto in prova mostra subito una certa stabilità (in un’ottica anche off-road) dell’avantreno ma ciò che più stupisce è l’agilità che si ritrova sul “davanti” quando si effettua un cambio di direzione o una discesa in piega. Alle volte, viene quasi la voglia di danzare in curve e rotonde per saggiare questa estrema manegevolezza e tutto questo nonostante le ottime coperture Pirelli Scorpion Rally STR siano dei bei “tassellati”. Il telaio a traliccio in tubi d’acciaio è studiato per il comfort che è garantito anche dal generoso monoammortizzatore da 50 mm regolabile in estensione e precarico. Scordatevi risposte secche su buche o irregolarità stradali, il confort è notevolissimo anche su pavè e rotaie della metro (se si vive in città). A rallentare e fermare questa TRK 702 Xc’è un doppio disco all’anteriore da 320 mm e un disco singolo da 260 mm al posteriore che svolgono egregiamente il proprio lavoro data la sostanziosa massa del veicolo.
Per quello che riguarda il doppio disco anteriore, l’impressione è che il mordente delle pinze sia meno incisivo nella prima parte della leva che va “strizzata” per ottenere una frenata più decisa. Questo aspetto a cui si fa in fretta l’abitudine, è utile nel fuoristrada dove troppa aggressività all’avantreno non renderebbe la vita facile a tutti…per il posteriore invece abbiamo una modularità incredibile. Il pedale non fa bloccare il disco facilmente ma rallenta tanto, mostrando un comportamento facile ed esemplare. Piccola nota dolente per i “fuoristradisti” è l’impossibilità di disinserire l’ABS. Ciò detto, non crediamo che Benelli TRK 702 sia un mezzo votato completamente al fuoristrada quindi non stiamo parlando di un vero neo che pregiudica davvero l’utilizzo della moto.
ERGONOMIA ED HI-TECH: COMODITÀ PER TUTTI E DOTAZIONE COMPLETA
Se vi piace viaggiare, una cosa che proverete salendo in sella a questa nuova Benelli è la posizione di guida sia da fermi che in marcia. La posizione risulta eretta ma rilassata, con un manubrio largo che vi dà una grande sensazione di controllo. La sella è larga il giusto e ben imbottita, ancora meglio di quella della sorellina TRK 502. Inoltre la stessa sella è riscaldabile così come le manopole, una “chicca” premium che di sicuro è più che apprezzata nei mesi più freddi dell’anno. Ovviamente c’è anche la possibilità di avviare erroneamente il dispositivo di riscaldamento in piena estate ma questo è un errore umano che vi sconsigliamo di provare…
Parlando di riparo aerodinamico invece, il parabrezza è nuovo e ridisegnato, svolge bene il suo compito ma potrebbe essere più avvolgente per i più alti di statura che potrebbero trovarlo quasi “minimale”. Abbassando lo sguardo sul cruscotto si scorge un affascinante display TFT a colori di 5 pollici molto leggibile (sia in tema chiaro che scuro) che può gestire grazie al collegamento Bluetooth chiamate e gestione della libreria musicale dello smartphone. Esiste anche una modalità automatica che cambia il tema in chiaro o scuro a seconda della luce esterna del momento. Se avete anche il pacchetto GPS potreste anche utilizzare il display integrato per seguire graficamente le indicazioni stradali in tempo reale. Grazie all’hardware presente a bordo e tramite l’app myBenelli è possibile individuare movimenti del veicolo a motore spento, visualizzare gli ultimi tragitti percorsi classificandone tempi, durata e consumi. Gli specchietti retrovisori danno una visione ampia della strada retrostante e frontalmente hanno un design moderno e accattivante. Davvero belle le frecce anteriori “affogate” nelle semicarene anteriori così come quelle posteriori in linea col dinamismo del riuscito codino. Belle ma anche utili le maniglie per il passeggero che può godere di una sella discretamente comoda e di una posizione di guida rilassata quasi al pari di quella del conducente.
Su una moto da viaggio i conforto sono quasi una necessità al giorno d’oggi e in questa chiave, non si può non apprezzare le due prese USB (tipo A e C) che permettono di ricaricare mentre si viaggia smartphone o altri dispositivi elettronici (difficile non averne al giorno d’oggi). I pulsanti sul manubrio sono globalmente molto piacevoli nell’utilizzo e ben realizzati; inoltre, come vedrete dalle foto, sono retroilluminati con una piacevole luce di colore blu.
CONCLUSIONI: SARÀ FLAGSHIP KILLER?
In conclusione dobbiamo dire di aver testato una moto esteticamente accattivante, molto valida e intelligente. Certe rivali giapponesi o europee presentano una qualità superiore ma anche un prezzo molto più alto; tuttavia in questa endurona c’è tutto: sostanza, equilibrio, versatilità e parecchie chicche che completano il quadro di un mezzo assolutamente convincente e “completo”. Non resta che pensare ad un viaggio da affrontare, caricare le borse laterali e girare la chiave… L’unico aspetto ancora da migliorare è il peso ancora un po’ troppo elevato ma in altri ambiti, soprattutto rispetto al modello precedente, siamo di fronte a un notevole miglioramento di quello che era un prodotto già largamente apprezzato dal mercato italiano.
Abbigliamento utilizzato in collaborazione con:
Guanti Vanucci VX-1
Jeans Deletv Louis DL-PM-13
Scarpe Vanucci VUB-5 Sympatex
Casco NOS NS-11F Sure yellow matt
SCHEDA TECNICA:
Motore: Bicilindrico parallelo, 4 tempi, raffreddato a liquido, Euro 5+
Potenza/Coppia: 70 CV (51,5 kW) a 8.000 giri/min / 70 Nm a 6.000 giri/min
Cilindrata: 698 cc
Cambio: Meccanico a 6 rapporti
Peso: 235 kg in ordine di marcia
Sosp.anteriore: Forcella upside-down con steli da 50 mm
Sosp.posteriore: Monoammortizzatore regolabile in estensione e precarico molla
Impianto frenante: Ant. Doppio disco da 320 mm – Post. Disco singolo da 260 mm (ABS di serie non disinseribile)
Pneumatici: Anteriore: 110/80-R19; Posteriore: 150/70-R17
Capacità serbatoio: 20 litri
Consumo: circa 4,8 l/100 km (dichiarato intorno ai 20 km/l)
Prezzo: da 7.490 € f.c.
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