Aprilia Caponord Rally 1200, aggancio alle migliori [PROVA SU STRADA]

Soluzioni al top ed una cattiveria che non ti aspetti

Aprilia Caponord Rally 1200Alle maxi enduro più gettonate non ha proprio nulla da invidiare, anzi, nel suo mix di caratteristiche ci ha saputi convincere più di altre, addirittura più di tutte da certi punti di vista. Si tratta di concetti che ribadiamo spesso, come quello che non esiste in assoluto una moto migliore, ma la migliore in funzione dei gusti e delle esigenze soggettive. In secondo luogo i numeri non dicono sempre tutto. Quello della potenza, ad esempio, con 125 cavalli a disposizione, sulla carta è buono, ma nella media, visti i dati delle concorrenti. Fin dai primi metri la Caponord stupisce però per la cattiveria ed il divertimento che riesce a regalare, ben al di sopra delle attese e che ci fanno pensare all’unica avversaria che in quanto a grinta ci venga in mente, quella KTM 1190 Adventure che alla voce potenza fa segnare però ben 25 cavalli in più. Per il resto torna la ruota da 19” all’anteriore (che era sparita con il MY2013) ed una serie di migliorie la rendono una moto matura e completa, capace di alcune prime mondiali, come la sospensione posteriore completamente attiva.

Estetica e finiture:

Rating: ★★★★☆ 

Muso cattivo ed un bel mix tra sportività e versatilità
Caponord_Rally_1200_2015_estetica

Rivista nel 2013, con il 2015 debutta la versione Rally, che ha non solo portato un restyling del modello da cui deriva (nuovi ad esempio i fari a LED), ma portato al debutto la ruota anteriore da 19”, i cerchi a raggi tubeless (grazie ad un brevetto Aprilia), un nuovo radiatore per far posto alla ruota più grossa ed accorgimenti in chiave “adventure”. Ci riferiamo al parabrezza regolabile maggiorato, alle barre di protezione ed alle borse laterali. Queste sono belle dal punto di vista estetico, molto pratiche per alcuni aspetti, ma non ci hanno convinto al 100% per altri. Di positivo hanno serrature con la medesima chiave della moto, oltre alla possibilità di una doppia modalità di apertura tramite lo sgancio o la chiusura di due levette interne, che consente di utilizzare un accesso classico o con una porzione ridotta, in modo da poter infilare la mano dall’alto senza lasciar cadere il contenuto della borsa. Hanno un ingombro laterale ridotto, ma di contro il volume interno non è dei migliori (sono 33 i litri di capacità e non ci si può stivare un casco) e l’apertura e chiusura impone di utilizzare la chiave più due blocchi laterali, non proprio la soluzione più pratica in quanto a rapidità. Borse a parte la Caponord Rally si presenta bene, con un frontale in pieno stile Aprilia, grazie alla linea del faro anteriore, diviso in tre elementi affiancati orizzontalmente, con un forte richiamo, anche nella forma della carenatura frontale, a quello della sorella supersportiva RSV4. Si affiancano concetti da maxi enduro adventure, come le barre di protezione o la carenatura della parte inferiore del motore, con altri da sportiva, vuoi il frontale, ma anche alcune finiture che richiamano la trama del carbonio, la finitura dei gambali della forcella o l’adesivo sul serbatoio che ricorda i 54 titoli mondiali (a fine 2014). Bella la sella, con la copertura in doppia finitura, liscia e antiscivolo, particolarmente riuscita a livello estetico. Nel complesso la Caponord Rally non è piccola, ma è certamente snella, anche con le borse montate (92 cm di larghezza totale). Ben rifinita, solo la presenza dei comandi di funzioni opzionali non montate ci ha lasciati un po’ perplessi (ad esempio le manopole riscaldate)

Motore e prestazioni:

Rating: ★★★★½ 

125 cavalli belli vivaci
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Aprilia ha un forte legame con il mondo delle corse, ed anche la sua maxi da turismo a 360° tiene a sottolinearlo. Come abbiamo già accennato, fin dalla prima accelerazione ha saputo infatti stupirci e convincerci grazie ad una erogazione bella aggressiva ed al sound del bicilindrico molto adrenalinico. Tanto bene hanno saputo fare i tecnici che il pensiero va istantaneamente ad un confronto con motori più potenti, anche di ben 25 cavalli, da cui sembra non distare per nulla così tanto. La base è sempre quella presentata nel 2013, con il nuovo 1200 a V di 90° che aveva già beneficiato di una elettronica sopraffina derivata dall’esperienza fatta con la RSV4, quindi comando ride-by-wire, controllo di trazione ed anche il cruise control, che non guasta di certo su una moto votata agli spostamenti lunghi. I 125 cavalli arrivano già ad 8.000 giri, i 115 Nm a 6.800. Le tre mappature consentono di godersi l’erogazione sempre nel miglior modo. Sport e Touring sono a potenza piena, la prima con una erogazione più cattiva, la seconda leggermente più tonda, mentre la Rain è utile non solo su asfalto bagnato, ma anche per fondi a bassa aderenza, perché oltre ad ammorbidire l’erogazione taglia anche 25 cavalli. Anche l’ATC (Aprilia Traction Control) è regolabile e delle tre opzioni, è quasi inutile dirlo, la meno invasiva “1” è anche la più divertente. Così configurata la Capanord consente di gestire l’esuberanza del motore in sicurezza, ma se si apre a moto inclinata lascia scorrere il posteriore quel tanto che basta per accendere un sorriso. Quello che stupisce del bicilindrico della Caponord, oltre alla cattiveria, è l’erogazione sempre molto buona a qualsiasi regime. Merito anche di quello che viene tecnicamente definito risuonatore di Helmoltz, cioè una particolare conformazione dello scarico, che consente di guadagnare coppia proprio dove di suo il bicilindrico non ne avrebbe a sufficienza, cioè poco sotto i 5.000 giri. I risultato è superlativo, con un tiro già interessante a 1.500 giri (qui il confronto alla pari o quasi lo regge solo una nota BMW…), una rotondità eccellente che rende l’erogazione corposa, ma sempre fluida, fino ad oltre il regime di potenza massima. Tra i 6 ed i 9 mila giri (dove interviene il limitatore), la voce e la spinta del V-Twin hanno pochi eguali. Pensare che lo scarico sia quello di serie ci rende curiosi di sapere di cosa sarebbe in grado con qualcosa di più sportivo (ne trovate uno nella lista degli optional).

Guida e maneggevolezza:

Rating: ★★★★½ 

La sospensione completamente attiva ne fa una vera globetrotter
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Se a qualcuno la “standard” poteva lasciare qualche dubbio, tra ruota anteriore da 19” ed ADD (Aprilia Dynamic Damping) di ultima generazione, la Caponord Rally riesce a colmare il gap con la migliore concorrenza. Dopo averla provata è impossibile non pensare che sia un gran mezzo: stabile anche alle altissime velocità (forse la migliore in assoluto in questo), ma sa essere anche maneggevole sullo stretto. Il cupolino regolabile protegge bene dall’aria, al punto che si riesce a viaggiare a visiera alzata in autostrada senza grossi fastidi, mentre l’unica pecca che le abbiamo trovato (anche se in questa stagione è una cosa che abbiamo apprezzato non poco), è lo scarico che scalda la gamba destra. Nasconde bene i 238 Kg di peso in ordine di marcia (+10 della Caponord “standard” con le borse). A convincere al 100% sono le sospensioni, con un comfort elevato sulle sconnessioni, ma al contempo un appoggio sicuro ed un gran feeling con l’anteriore tra le curve medio veloci. Merito delle sospensioni a comando elettronico che adattano in tempo reale l’idraulica sia della forcella anteriore che del mono posteriore alle caratteristiche del manto stradale ed allo stile di guida. La chicca, non da poco visto che parliamo di una prima volta a livello mondiale, è che il precarico del posteriore può essere impostato manualmente, selezionando se si viaggia da soli o con passeggero e con o senza bagagli, ma è impostabile anche in automatico. In questo modo è l’elettronica a pensare a tutto, leggendo le informazioni dai vari sensori sparsi per la moto. Abbiamo detto del passaggio alla ruota da 19, cosa non da poco per chi voglia usare la moto non solo su asfalto, ma le belle novità per loro non finiscono qui. I cerchi sono infatti a raggi incrociati e fissati sul canale e, grazie ad un brevetto unico Aprilia, sono comunque abbinati a coperture tubeless. Troviamo di serie delle stradali con dimensioni 120/70 anteriore, 170/60 posteriore, ma a libretto sono indicate ed utilizzabili anche le più fuoristradistiche misure 110/80 e 150/70. Da segnalare che la strumentazione, pur nel suo essere ben leggibile e piuttosto completa, manca dei dati sul consumo, a cui normalmente siamo abituati in questo segmento. Si tratta di un mezzo problema, anche perché l’ A-MP (Aprilia Multimedia Platform) per 160 euro aggiuntivi permette una integrazione tra smartphone e cruscotto, rendendo fruibili tutti i dati di cui si possa sentire la mancanza, e non solo. Per quanto riguarda la frenata, sempre ottima, l’impianto conta su un ABS di ultima generazione ed un “hardware” di tutto rispetto, con due dischi anteriori da 320 mm abbinati a pinze monoblocco BREMBO a quattro pistoncini con attacco radiale.

Prezzo e consumi:

Rating: ★★★★☆ 

Prezzo interessante per una ammiraglia che non teme la concorrenza
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Il listino della Aprilia Caponord Rally è di 17.050 euro, un prezzo piuttosto elevato, ma competitivo rispetto alla concorrenza, soprattutto alla luce di quanto sappia offrire di serie. Infatti molto di quello che altrove si paga (ed in modo salato), qui è incluso nel pacchetto standard. Detto questo l’elenco di personalizzazioni possibili è comunque corposo, si va dal bauletto centrale (molto utile per poter riporre un casco, che dalle due laterali non può essere accolto), uno scarico sportivo, oltre al sistema A-MP di cui abbiamo già parlato, abbinabile con un supporto per navigatore o cellulare. Tre le colorazioni, oltre a quella molto riuscita di queste foto, si può avere grigia o verde militare. Per quanto riguarda i consumi, rimandati a calcolatrice e rilevazioni sul campo, data l’assenza del dato sulla strumentazione, siamo riusciti a stare intorno a 17 Km/l con una guida abbastanza attenta, mentre se ci si lascia coinvolgere troppo dal bel suono del bicilindrico quando si apre tutta la manetta del gas, ci si sposta in modo pericoloso verso la soglia dei 10 con un litro, anche se in quel caso, più che per la spesa per la benzina, il portafogli rischia per multe e punti della patente….

PRO E CONTRO
Ci piace:
Erogazione e carattere del motore, una moto completa ed adatta a tutti i contesti
Non ci piace:
Consumi nella guida più sportiva, borse laterali non tra le più capaci e semplici da aprire

Aprilia Caponord Rally 1200: la Pagella di Motorionline

Motore:★★★★½ 
Maneggevolezza:★★★★½ 
Cambio e trasmissione:★★★★½ 
Frenata:★★★★½ 
Sospensioni:★★★★★ 
Guida:★★★★½ 
Comfort pilota:★★★★½ 
Comfort passeggero:★★★★☆ 
Dotazione:★★★★½ 
Qualità/Prezzo:★★★★☆ 
Linea:★★★★☆ 
Consumi:★★★½☆ 

Le fotografie di questa prova sono state realizzate con una fotocamera Full-Frame Mirrorless Sony A7 II con obiettivo Sonnar® T* FE 55 mm F1,8 ZA

Un ringraziamento al Mayo’s Beach del ristorante Juançito di Valbrona per averci concesso i suoi spazi per alcuni degli scatti

Abbigliamento del test:
Giacca: Dainese Carve Master Gore-Tex
Pantaloni: Dainese New Galvestone Gore-Tex
Guanti: Dainese Scout Evo Gore-Tex
Stivali: Dainese Latitour GoreTex
Casco: Shark Vancore

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