Aprilia RSV4 RF Factory Works: mette le ali e non solo! [VIDEO PROVA IN PISTA]

Il progetto Factory Works è sviluppato direttamente dal reparto corse Aprilia ed è in grado di portare la loro 4 cilindri a 215 cavalli

Aprilia RSV4 RF Factory Works mette le ali, grazie all'innovativo kit aerodinamico winglets proprio come la MotoGP, ma questa specialissima RSV4 RF è allestita per gli appassionati che esigono prestazioni e tecnologia allo stato puro, pensata per i centauri dal palato fino

Abbiamo testato l’esclusiva Aprilia RSV4 FW, una moto con l’ indole racing e 215 cavalli pronti da scatenare sul circuito del Mugello. La nuova Aprilia RSV4 Factory Works ha una fama motivata dal dominio in pista, grazie a un progetto sviluppato direttamente dal reparto corse della casa veneta.

Lo speciale kit, disponibile per la sette volte campione del mondo, l’Aprilia RSV4, nelle versioni RR, RF 2017 e MY 2018, è in grado di massimizzare le prestazioni del motore con i suoi 215 CV, ridurre il peso complessivo di ben 10 Kg e migliorarne l’aerodinamica grazie alle nuove ali presenti sulla carenatura, proprio come una vera MotoGP.

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Questo pacchetto tecnico è in grado di massimizzare le prestazioni del motore e ridurre il peso complessivo, con la chicca del kit aerodinamico, montato appunto sulla carenatura, che contribuisce a ottimizzare l’assetto senza alterare l’equilibrio della moto, aumentando l’impronta a terra della gomma e quindi il grip, soprattutto su un circuito tortuoso, ma estremamente veloce ed impegnativo, come quello del nostro test, uno dei circuiti più belli e impegnativi al Mondo, il mitico Mugello.

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Dal 2009 a oggi, nel palmarès di questa straordinaria V4 italiana, sono entrati sette titoli iridati nel Campionato Mondiale Superbike ed a dividere con noi il box oggi è presente proprio il 6 volte Campione del Mondo Max Biaggi, che con Aprilia RSV4 ha conquistato un doppio alloro mondiale Superbike. A fargli compagnia un altro pilota italiano di caratura assoluta, il grandissimo Loris Capirossi, 3 titoli mondiali, di cui uno proprio con una moto della casa di Noale. I due ospiti degli Aprilia Racers Days 2018 hanno attratto non poche attenzioni, anche perchè per Biaggi, di fatto, si trattava di un ritorno in pista dopo il grave incidente dello scorso anno, dopo il quale aveva deciso di smettere con le moto. I due hanno fatto piuttosto sul serio, girando con la RSV4 praticamente “standard”, solamente con gomme in mescola, quindi meno performante della RF Fatcory Works da noi provata, in 1.56 Loris ed 1.58 Max. Per un rientro dopo oltre un anno Biaggi ha staccato un crono impressionante, vicino a quello di Capirossi, a cui abbiamo invece chiesto le sue opinioni sulla moto. Ci ha potuto confermare che gli Aprilia Racers Days sono un’esperienza fantastica, durante la quale è risalito in sella alla RSV4 (Aprilia quest’anno gliene ha messa a disposizione una e non era alla prima uscita). Una moto bella da guidare, che offre un ottimo feeling da subito, sulla quale lui trova pregi come un’ottima maneggevolezza ed una buona relazione con la manopola dell’acceleratore, grazie ad un motore potente, ma docile e regolare. Le sue parole, prima di salutarci, sono state emblematiche: “Provala e poi mi dirai”.

Il kit Factory Works
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Ed in effetti, lo scopriremo, non ha affatto tutti i torti. Ma facciamo un passo indietro, prima di raccontarvi le nostre impressioni. La Aprilia RSV4 Factory Works guadagna un propulsore ancora più potente, grazie ad un kit che comprende il poker di pistoni monofascia, dotati di un trattamento superficiale che permette di migliorare in modo importante (solo con queste modifiche c’è un incremento di 4 CV) la scorrevolezza e ridurre gli attriti interni di questo propulsore di ultima generazione. E per chi non è soddisfatto di ciò che la RSV4 offre di serie (palati fini, visto che si parte da un livello già eccellente), Aprilia Racing propone un kit per la distribuzione, con modifiche alla testa, con condotti di aspirazione e scarico lavorati con macchine a controllo numerico. Non finisce qui, perchè gli interventi riguardano anche molle, valvole ed i relativi piattelli, che sono anch’essi ottimizzati per affinarne il rendimento in termini di potenza, mentre gli alberi a camme guadagnano un trattamento superficiale che riduce ulteriormente gli attriti. Il kit nel suo complesso, assieme alla nuova centralina con mappa dedicata e all’impianto di scarico Akrapovic (dal sound a dir poco fantastico), consentono di raggiungere una potenza massima di ben 215 CV all’albero!

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All’aumento delle prestazioni del motore si affianca un ulteriore affinamento della ciclistica, attraverso interventi mirati in termini di maneggevolezza, già molto elevata sul modello RSV4 RF “standard”, che avevamo avuto modo di testare lo scorso anno a Misano con il nostro tester Matteo (qui il suo articolo e video), mentre il sottoscritto a San Martino del Lago (qui il mio articolo ed il relativo video). Per diminuire il peso di 10 Kg sono stati eseguiti degli interventi mirati, come una nuova batteria a litio, un nuovo serbatoio con stessa forma, ma con un procedimento di realizzazione che permette una riduzione del peso di ben 1,5 Kg. Alcune parti in fibra di carbonio e la piastra di sterzo superiore in lega di alluminio ricavata dal pieno, contribuiscono nell’insieme a rendere questa Aprilia più leggera. Il Racing Factory Works kit porta poi al debutto la carenatura con appendici aerodinamiche, ispirate a quelle sviluppate per il prototipo RS-GP della MotoGP di Scott Redding e dello spagnolo Aleix Espargaró. Il programma prevede la realizzazione di differenti versioni di Aprilia RSV4 “Factory Works”, sviluppate secondo i regolamenti dei campionati Superstock e Superbike dei diversi Paesi, con differenti livelli di preparazione di ciclistica, elettronica e motore. Il massimo che Aprilia propone in questo progetto è rappresentato dalla versione FW-GP, equipaggiata del motore V4 con alesaggio portato a 81 mm e dotato di distribuzione a valvole pneumatiche, simile a quella che ha corso nel 2015 nel campionato del Mondo nella classe MotoGP, che garantiscono una potenza massima di oltre 250 CV ed un trattamento davvero da primi della classe. Inoltre la casa di Noale, a chi acquista questa versione, assicura altri dettagli non di poco conto, come una tuta in pelle per la pista marchiata Aprilia Racing, un invito a partecipare ad un Aprilia Track Day, nel quale i tecnici Aprilia Racing possono provvedere a regolare il setup della moto, per sfruttare al massimo il potenziale meccanico ed elettronico di RSV4 FW-GP e tanti altri interessanti sorprese per coccolare nel modo migliore il cliente.

Provare per credere
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Dopo quell’invito di Loris Capirossi a provare questa RSV4 “speciale”, la voglia di salire in sella ed entrare in pista era molta. Siamo all’interno dei box del circuito del Mugello e qui si respira aria di novità, anche perché di fronte a noi ci sono Loris Capirossi e Max Biaggi. Nel box Aprilia hanno pensato a tutto per farci scendere in pista nelle migliori condizioni e, sotto le termocoperte, troviamo delle Pirelli Supercorsa SC1 al posteriore, SC2 all’anteriore. La posizione in sella è sempre la stessa, compatta. La triangolazione semimanubri-sella-pedane, tutti i comandi frizione, freno anteriore, posteriore e cambio, sono regolati in maniera ottimale per poter guidare nel migliore dei modi tra le curve di un tracciato. Uno sguardo alla linea: questa bellissima Aprilia RSV4 Factory Works è tagliente ed affilata, come d’altronde ci si aspetta da una moto di questo genere. Il frontale è caratterizzato da geometrie pensate per ottimizzare i flussi d’aria ed il triplo faro anteriore rende questa RSV4 tanto riconoscibile quanto unica. Cerchi Marchesini forgiati e sospensioni Öhlins con un cambio dotato di Quick Shift, per cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione, una sensazione fantastica!

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Il tracciato del Mugello, che si sviluppa per 5.245 metri nei dolci declivi delle colline toscane, è capace di mettere decisamente alla prova assetti e prestazioni e proprio per questo fa sicuramente al caso nostro. Usciamo dal box Aprilia e ci dirigiamo verso la curva San Donato, la prima dopo la partenza e la più lenta del circuito. Una volta prese le misure in sella alla nostra Aprilia RSV4 FW, ci lanciamo dopo la Bucine, la più lunga del tracciato, a gas spalancato sul rettilineo di partenza, accucciati dietro il piccolo cupolino con un respiro profondo prima di affrontare lo scollino, dove occorre avere il cosiddetto “pelo sullo stomaco”. Sullo scollino le appendici aerodinamiche a doppia ala sulle carene funzionano davvero bene, in quanto la moto risulta ben piantata a terra e molto stabile. Molto piacevole è invece la sensazione di leggerezza che la moto regala fin da subito, anche a basse velocità. I 10 Kg in meno si sentono, eccome!

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La zona alta del contagiri ci svela un propulsore fluido e molto vigoroso, con 14 cavalli in più rispetto alla versione senza kit. La prima curva la San Donato si avvicina rapidamente, ed essendo la più lenta del tracciato, la nostra Aprilia RSV4 Factory Works è veloce a scendere in piega e si dimostra leggera e precisa con le sospensioni che copiano con rigore anche le sconnessioni più pronunciate di questo circuito. Arriviamo alla Borgo San Lorenzo, di estremo impegno nella fase di impostazione, veloce in uscita, ma la RSV4 FW con il gas in mano si dimostra bilanciata e perfettamente gestibile. Anche in questo caso le sospensioni svolgono bene il loro compito senza mostrare particolari punti deboli. Sul Casanova Savelli, uno dei punti più affascinanti per noi, caratterizzato da un cambio di direzione in discesa a sinistra per la Savelli, arrivimo troppo velocemente, quindi freniamo un pochino e giù in discesa. Il peso contenuto si traduce in una piacevole velocità di azione in curva, specie in fase di inserimento e nei cambi di direzione. Ci ricordiamo di stare “strettini” per lasciare scorrere la moto, tenendo il gas più aperto per affrontare uno dei punti “topici”: Arrabbiata 1. Si tratta del punto più basso dell’intero circuito, subito dopo incontriamo la sorella maggiore Arrabbiata 2, che ha un raggio e una quota variabile da lasciare senza respiro, in cui bisogna interpretare la linea migliore in quanto l’uscita è cieca. Con gas in mano e un’elettronica che gestisce l’importante potenza, la nostra RSV4 vola alla corda delle curve con naturalezza e rimanendo precisa in traiettoria.

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L’elettronica è straordinaria, gestisce ma non taglia, il led sul cruscotto lampeggia e ci avvisa di cambiare marcia e la moto fa strada, tanta strada! Facciamo le Biondetti 1 e 2 senza nessuno sforzo e tenendo la linea perfetta per affrontare l’impegnativa, ma a nostro avviso bellissima, Bucine. Staccata aggressiva, giù due marce e dentro, la RSV4RF chiude la linea in modo perfetto, breve accelerazione, è velocissima, ma sta lì, chiude la linea con l’anteriore che galleggia, ma rimane stabile e preciso. Questa moto riesce ad esprimere perfettamente il DNA che ha, risultando veloce, vivace e leggera. Stupisce per rapidità e sensazione in inserimento e regala una sensazione di leggerezza da moto di cilindrata inferiore. Il quattro cilindri allunga bene fino a 12.000 giri, ai medi regimi è pieno, corposo e forte, solleva l’anteriore anche tra la quarta e la quinta, come la vera Superbike di Lorenzo Savadori.

Tutto ha un prezzo, per sentirvi piloti “con le ali”, occorrono 15.233 euro, più la moto a cui regalare questo Kit per portare la RSV4 a 215 CV e toglierle 10 Kg di peso. Se preferite, ogni parte che lo compone è acquistabile anche singolarmente.

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Abbigliamento del tester:
Casco: KYT Espargaró Replica
Guanti: Dainese full metal 6
Scarpe: Dainese R Axial Pro In
Tuta: Dainese Kyalami
Sottotuta: SIXS Carbon Underwear Integrale

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