Kawasaki Ninja 400: piccoli piloti di domani, ma non solo [VIDEO PROVA SU STRADA]

Più leggera e potente, garantisce un bel divertimento in pista e anche su strada

Kawasaki Ninja 400 2018 - Un inedito e brillante bicilindrico da 399 cc con 7 cavalli in più, una ciclistica rivista ed affinata, oltre ad una estetica che si ispira alla aggressivissima H2

Nel 2008 debuttò la Ninja 250R, la sorella minore delle più potenti sportive di casa Kawasaki, una moto che si adattava ad una clientela che voleva una moto leggera, ma allo stesso tempo con prestazioni interessanti. Il nome “Ninja” è sinonimo di eccellenza assoluta e, 10 anni dopo, Kawasaki ha realizzato un nuovo modello con l’obbiettivo di assicurare il massimo divertimento, sia nella guida su strada che in pista, capace di riscuotere le migliori caratteristiche delle grandi moto sportive, con un tocco di racing in più.

I tempi passano e le categorie si evolvono. La piccola Ninja 400 ha uno stile direttamente ispirato alla sorella maggiore, la ZX-10R, la nuova verdona della casa giapponese pronta a tutto. Certo, non si può ricavare un missile, ma questo nuovo modello rispetto al suo predecessore, la Ninja 300, è in grado di offrire prestazioni nettamente migliori. Infatti il propulsore è un bicilindrico frontemarcia da 399 cc capace di erogare ben 45 CV a 10.000 giri/min, 7 in più rispetto al modello di cui prende il posto.

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E’ stato rivisto anche il peso complessivo della Ninja 400. Nonostante un incremento di cilindrata, si ferma ora a 168 Kg, 8 in meno rispetto alla 300, merito di un telaio leggero e compatto che garantisce anche una facilità di guida, intuitiva ed in grado di appagare sia il motociclista più smaliziato, che l’esordiente alle prime armi. Una stradale che sa tanto di corse e che quest’anno, grazie alla collaborazione tra Kawasaki ed il Team Go Eleven, sarà in campo in un trofeo, per affrontare nei migliori dei modi un campionato articolato su cinque gare, all’interno della classe 300 dei trofei Wheelup MES (trofeo Motoestate). Un campionato che mette a disposizione di ogni pilota il pacchetto giusto per affrontare una spesa minima, ma vantaggiosa, perchè in palio c’è il debutto nel mondiale SS300, niente male!

Comfort e design
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Aria da piccola peste, la Kawasaki Ninja 400 ha uno stile futuristico ispirato alla possente Ninja H2, con alcune caratteristiche evidenti sia nello spoiler anteriore sotto il cupolino e nel codino, con un serbatoio compatto. L’illuminazione è affidata ai nuovi doppi fari a LED in pieno stile Ninja che permettono un’ottima luminosità di gran lunga superiore, sia per l’anteriore che per il gruppo LED posteriore. Sportiva anche la strumentazione ampia e ben visibile, la stessa della sorella maggiore la Ninja 650, completa nelle informazioni garantisce un’ ottima leggibilità grazie allo schermo LCD che mostra la marcia inserita, l’indicatore di autonomia e il contachilometri ed è composta anche da un quadrate analogico di grandi dimensioni per il contagiri. Gli specchietti, riposizionati più in alto e più lontano rispetto al pilota, sono nuovi e offrono una migliore visibilità, un’attenta considerazione che si traduce in una guida rilassata contribuendo a un’alta qualità della Ninja 400. Un ottimo aspetto, se si desidera un look minimalista, sono gli indicatori di direzione “incorporati”, che hanno un aspetto più elegante e allo stesso tempo sportivo, facili da inserire grazie all’idonea posizione dei comandi sul manubrio.
Una volta salita in sella la Ninja 400 2018 assicura un feeling immediato con il pilota, seduta comoda, bassa e ben imbottita, l’altezza della sella a 786 mm e il suo design compatto, consentono di appoggiare i piedi comodamente, anche per chi non è di “gamba lunga”. Una posizione di guida più eretta, votata al massimo comfort ma che al tempo stesso assicura un buon controllo della moto con cui è facile divertirsi, con pedane alte, spostate in avanti quanto basta per essere sportiva senza mai stancare.

Il motore
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Totale protagonista della Ninja 400 MY 2018, è senza dubbio il nuovo motore da 399 cc, riprogettato da zero, che permette un controllo del mezzo ancora più facile ed intuitivo grazie alle prestazioni superiori rispetto al modello precedente, garantite dai nuovi condotti di aspirazione verticale che, con l’ausilio di un nuovo air-box più ampio, assicurano una più efficiente aspirazione, rendendolo molto godibile sia nella guida in scioltezza su strada, sia quando si vuole una guida più sportiva in pista. C’è da dire che questo motore, pur avendo aumentato la cilindrata, è risultato più leggero e compatto. E’ stato rivisto per un maggior comfort anche il nuovo convogliatore della ventola radiatore; grazie al nuovo design, l’aria calda del motore viene espulsa mediante le aperture nella carena sui lati. Inoltre sulla Kawasaki Ninja 400 2018 è stata introdotta per una maggiore sicurezza una particolare frizione assistita antisaltellamento, più compatta (139 mm contro 125 mm di diametro), con un maggior spessore dei dischi, che evita il fastidioso e, in alcune situazioni pericoloso, bloccarsi della ruota posteriore, che avviene per i più “staccatori” in fase di frenate all’ultimo metro. I benefici di una frizione di questo tipo sono avvisabili nella guida sportiva e nella scalata di più marce per volta.

Ciclistica e freni
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Il telaio della Kawasaki Ninja 400 20018, è a traliccio, simile a livello strutturale a quello della Ninja H2. Questo telaio è montato rigidamente al motore, che è usato come elemento portante. Una scelta tecnica che offre benefici in termini di rigidità torsionale e robustezza, niente male, a nostro avviso. Altra considerazione importantissima è lo studio che è stato fatto per la piastra di fissaggio del forcellone. Come già avviene sulla Ninja H2, anche la piccola 400 è stata munita di una piastra di fissaggio del forcellone, che permette a quest’ultimo di essere fissato sul lato posteriore del motore, aumentando stabilità e contribuendo a una riduzione del peso. Avancorsa ed altezza da terra sono quote che fanno capire tutta la sua grinta; quindi 92 mm per la prima e 140 mm per la seconda, con la risultante di un’inclinazione cannotto pari a 24,7°.

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Per quanto riguarda la forcella anteriore, più rigida e con steli da 41 mm (la precedente li aveva da 37 mm), la stessa gode di maggiore stabilità, flettendo meno in frenata, assicurando al pilota maggior feeling con la ruota anteriore. Con tutti questi piccoli, ma significativi interventi, la Kawasaki Ninja 400 2018 ha raggiunto un peso di soli 164 Kg in ordine di marcia, 8 in meno rispetto alla sorella minore la Ninja 300. Ultimo, ma fondamentale componente, è l’impianto frenante. All’anteriore troviamo un disco semiflottante a margherita da 310 mm, lo stesso usato sulla ZZR 1400, che assicura un’ottima potenza in frenata, anche nelle staccate più violente. Per quanto riguarda il posteriore, troviamo un singolo disco a margherita da 220 mm con pinza a doppio pistoncino. La Ninja 400 è equipaggiata con l’ultima unità ABS di Nissin, la più leggera e la più compatta sul mercato.

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La piccola supersportiva di casa Kawasaki è venduta a 6.090 euro chiavi in mano, a cui vanno aggiunti 200 euro per la versione con colorazione KRT Edition 2018 (Lime Green/Ebony), alternativa alla Metallic Spark Black.

Subito disponibile anche la Performance Edition, a 700 euro aggiuntivi, per regalare alla piccola Ninja uno scarico Akrapovic, kit coprisella passeggero e protezione adesiva sul serbatoio. Ricca anche la lista di accessori, troviamo: presa 12V, protezione radiatore, sella alta (+30 mm), adesivi per i canali dei cerchi, borsa serbatoio da 4 L, protezione serbatoio, parabrezza maggiorato, coprisella posteriore e infine lo scarico Akrapovic.

La nostra prova:
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Finalmente ci siamo, il Circuito scelto è il Tazio Nuvolari. Spingiamo le moto verso la corsia box e ci prepariamo a salire in sella: la posizione di guida è molto buona, la triangolazione sella/manubrio/pedane è ben bilanciata e trasmette un ottimo feeling, grazie anche alla libertà di movimento, come per le pedane, che non risultano troppo alte e nemmeno troppo basse. La posizione di guida è quindi una bella conferma, si è molto inseriti nella moto, gambe e braccia rimangono però rilassate e, se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, avremmo voluto i semi manubri leggermente più aperti.

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Si parte. Lasciamo la corsia box e subito finisce il rettilineo, curva a destra, si sta larghi per poi chiudere nuovamente a destra, tornante a sinistra mentre la velocità aumenta. Sinistra e destra, curva in terza verso destra e pochi secondi dopo essere partiti già ci siamo accorti di quanto sia divertente questa piccola Kawasaki 400. Più passano i giri e più troviamo sempre maggior confidenza. Peccato per la pioggia! I primi giri in sella alla Kawasaki Ninja 400 sono, giustamente, di apprendistato, ma confermano tra i cordoli le sue qualità di moto facile e valida. Lo spazio per arretrare in sella durante il rettilineo principale, sdraiandosi sul serbatoio, è sufficiente. Il tiro ai bassi è buono e regolare, sappiamo tutti che 45 cavalli sono un pochini in assoluto, ma alla fine non te ne servono tanti per divertirti, meglio averne pochi e sfruttarli bene, che averne tanti e non sapere che farsene.

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Il motore, appunto. Il bicilindrico in linea frontemarcia, ai bassi regimi (2000/3000 giri) ha un buon tiro, capace di erogare sia una buona potenza, che una discreta coppia. Con questo carattere, la nuova Kawasaki Ninja 400 si trova perfettamente a suo agio anche nei percorsi urbani. Il cambio mostra una rapportatura leggermente corta, che dona però il giusto brio ed una discreta accelerazione. Scelto il punto di inserimento di ogni curva, molliamo i freni e la Ninja 400 non ha nessuna incertezza, dove la metti rimane, merito anche di una ciclistica che la rende maneggevole e molto reattiva, ti sposti con il corpo e lei ti segue. Anche su strada si apprezza la maneggevolezza ed il comfort nei trasferimenti a medio e lungo raggio, dove emerge la guida diretta e bilanciata di questa Ninja 400, leggera nei movimenti e di una facilità estrema nel disimpegnarsi nei sorpassi. Le sospensioni ben tarate, mostrano una buona scorrevolezza, un funzionamento fluido grazie anche ad un bilanciamento dei pesi ottimale. In strada ci sono apparse più morbide, come quando il manto stradale irregolare della nostra prova innescava dei piccoli ondeggiamenti, ma è sempre possibile regolarle. Freni grandi e potenti, grazie al disco da 310 mm, la rendono sicura in ogni situazione. Per concludere c’è poco da rimpiangere la sorella maggiore quando si è in sella alla piccola Ninja, perché è risultata una moto davvero divertente e facile, sia in pista che su strada. Una ottima moto per iniziare, quasi si fosse a scuola per imparare, ma un bell’esame con cui mettersi a confronto anche quando si è degli “universitari” delle due ruote, proprio come i due piloti SBK Johnny Rea e Tom Sykes.

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Abbigliamento del test in pista:
Tuta in pelle: Spidi Track Wind Pro
Guanti: Spidi Carbo 3
Stivali: Stylmartin Stealth
Casco: LS2 FF323 ARROW C EVO FURY CARBON WHITE

Abbigliamento del test su strada:
Giacca e pantaloni Spidi
Scarpa Alpinestars Lunar

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