Yamaha Tracer 9 GT+ 2023: un nuovo esempio di dinamismo tecnologico

Motore CP3 da 890 cc EU5

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Ricordando i punti di forza della panoramica Tracer, la nuova Yamaha Tracer 9 GT+ per il 2023 comprende una serie di soluzioni pensate per sostenere la versatilità e il controllo. Si evidenzia una tecnologia all’avanguardia totalmente integrata che include modalità di guida intelligenti e sospensioni elettroniche, oltre a una strumentazione TFT connessa e navigazione Garmin integrata. Tra gli altri sistemi interessanti: un radar a onde millimetriche, il controllo adattativo della velocità (ACC, Adaptive Cruise Control) e un sistema di frenata unificata (UBS, Unified Brake System).

Il modello

Attesa presso i concessionari Yamaha a partire da maggio 2023, la moto è proposta in due distintive livree Icon Performance e Power Grey.
Il telaio è pressofuso in alluminio, realizzato con l’esclusivo sistema CF die-cast (Controlled Filling) Yamaha. Una soluzione che consente di sviluppare dei telai estremamente leggeri e resistenti con diversi spessori delle pareti, ottenendo un bilanciamento della rigidità ottimizzato. Il peso non sospeso risulta contenuto al minimo tramite l’impiego di un forcellone in alluminio e di ruote SpinForged, anch’esse realizzate con l’esclusiva tecnologia Yamaha.
Le sospensioni sono semi attive a controllo elettronico “KADS” (KYB Actimatic Damper System) integrato, un sistema di nuova generazione configurato in collaborazione con KYB e studiato per proporre prestazioni dinamiche senza dimenticare il comfort.
Il sistema di sospensioni integrato è gestito dalla soluzione IMU a 6 assi che capta vari sensori e regola automaticamente le forze di smorzamento attraverso il gruppo idraulico (HU) e il gruppo di controllo delle sospensioni (SCU). Il sistema può essere posto in modalità Sport o Comfort e può adattarsi a vari stili di guida.
Si segnala anche un sistema D-Mode riferito alle mappe motore che ora risulta totalmente integrato con il sistema IMU a 6 assi della moto e con una serie di sistemi di assistenza al pilota. Un nuovo sistema più intuitivo e semplice da usare, secondo le informazioni. É possibile scegliere tra quattro modalità di guida integrate: “Sport”,“Street”,“Rain” o “Custom”, protagoniste assieme al D-mode, al controllo dell’impennata, al controllo dello slittamento, al controllo della trazione e al freno idraulico delle sospensioni elettroniche.

TRACER 9 GT+

I programmi “Sport”, “Street” e “Rain” sono caratterizzati da impostazioni con vari livelli di intervento e sono stati sviluppati dai progettisti Yamaha sulla base del feedback dei collaudatori. “Custom” permette di selezionare manualmente le proprie impostazioni di intervento e mantenerle in memoria.
La nuova Yamaha Tracer 9 GT+ è dotata di un motore CP3 da 890 cc EU5 che propone una corposa coppia lineare e presenta un sensore di posizione dell’accelerazione (APSG) e dell’acceleratore Yamaha Chip Controlled-Throttle (YCC- T).
Si sottolinea, poi, un nuovo sistema di cambio elettronico di 3ª generazione anche quando l’ACC è attivo. Un cambio elettronico che propone una vasta gamma di funzionalità, potendo scalare senza usare la frizione. Il sistema di cambio elettronico di 3ª generazione non agirà in determinate situazioni, quando i regimi del motore sono estremamente bassi o alti e anche quando la moto non sta accelerando né decelerando. In questi casi, l’icona del sistema di cambio elettronico indicherà se è possibile o meno usare il sistema e mutata la velocità o il regime di giri il sistema tornerà ad agire, in base alle indicazioni.

Soluzioni tecniche e tecnologiche

Tra le specificità interessanti si elencano: supporti del parabrezza ridisegnati, una staffa per il quadro strumenti, una presa USB A, assieme a una nuova leva del pedale del freno posteriore che si adatta al nuovo sistema di frenata unificata.
In funzione di un comfort elevato, la moto è dotata di un ampio plexi regolabile su 10 posizioni e manopole riscaldate regolabili su 10 livelli. Yamaha propone anche una sella riscaldata confortevole come accessorio originale con 10 livelli di temperatura.
L’illuminazione è a LED con fari adattivi e, quando si viaggia a 5 km/h o più velocemente e l’angolo di inclinazione supera i 7°, i fari adattivi rischiarano in modo automatico l’interno della curva con un fascio luminoso basso o alto.
La nuova strumentazione su un display TFT a colori da 7 pollici prevede tre temi di schermata e in ciascuno l’ACC è localizzato in modo da consentire a chi guida di vedere la distanza impostata e la velocità scelta.
Tra le soluzioni di spicco c’è la presenta di un radar a onde millimetriche che rileva la distanza del veicolo immediatamente davanti alla moto e pesa solo 200 g, posto dietro la carena anteriore. Un’unità funzionale proprio per l’accennato controllo adattivo della velocità (ACC) e il sistema di frenata unificata con collegamento radar.
Si tratta della prima moto del brand equipaggiata con un sistema di controllo adattativo della velocità (ACC), una soluzione all’avanguardia che prospetta i vantaggi del cruise control e l’opportunità di mantenere in modo automatico una distanza dal veicolo che precede.
L’ACC è regolabile scegliendo tra una delle quattro opzioni di distanza di sicurezza. Quando il sistema rileva che la moto è troppo vicina al veicolo presente davanti o se capta che il movimento può portare la moto ad avvicinarsi troppo, sul display spicca un’icona della richiesta di intervento per avvertire il motociclista che è necessario intervenire.

TRACER GT+ in PGD Pastel Dark Grey shot near Cortina Italy

L’ACC opera tra i 30 km/h e i 160 km/h: in prima e seconda marcia da 30 km/h, in terza e quarta da 40 km/h e in quinta e sesta da 50 km/h. La velocità può essere incrementata o ridotta di 1 km/h o 10 km/h agendo sull’interruttore di regolazione, come segnalato. L’ACC è disattivato se si frena o si tira la leva della frizione per più di un secondo o se si ruota in avanti la manopola dell’acceleratore sino al limite della corsa.
L’ACC è dotato anche di una funzione di assistenza in curva che impedisce l’aumento di velocità e, se il radar rileva un veicolo che precede, contiene anche il livello di accelerazione.
Nel sistema di frenata unificata con collegamento radar figurano tre elementi principali che agiscono solo quando è attivato il BC (Brake Control). Il sistema analizza costantemente i dati sulla distanza di sicurezza che riceve dal radar a onde millimetriche. Se il sistema indica che l’azione frenante non basta a impedire una collisione con il veicolo che precede la moto, aumenta la pressione dei freni sulla ruota anteriore e quella posteriore per supportare il rallentamento.
Il sistema ACC frenerà automaticamente la Tracer 9 GT+ quando si raggiunge una distanza di sicurezza preselezionata, ma quando sono azionati i freni, l’ACC è disattivato. A quel punto il sistema di frenata unificata con collegamento radar interviene se determina che l’azione frenante non sia sufficiente a impedire un impatto, secondo le indicazioni.
Si segnala anche la connettività per smartphone tramite una Communication Control Unit, usando l’app MyRide di Yamaha. È possibile accedere a una serie di menù e funzioni agendo sui nuovi comandi ergonomici e quando la moto non è in movimento sono visualizzate varie informazioni, dalle previsioni meteo alle notifiche, come indicato. Può essere installata anche la navigazione a schermo intero Garmin scaricando l’app Garmin Motorize (richiede un contratto di assistenza in abbonamento, come segnalato).
I nuovi blocchetti elettrici comprendono un joystick e un pulsante Home, questi consentono al motociclista di usare le diverse funzioni già accennate. Un layout ergonomico che consente un movimento fluido del pollice e i gruppi sono retroilluminati per facilitarne l’uso quando c’è bassa luminosità. Presente poi una sella regolabile in altezza e dotata di una nuova imbottitura e una forma ridefinita a sostegno del comfort.

Foto: Yamaha Motor

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