Scooter Sharing, a Milano il 21 marzo la mobilità condivisa si amplia

Sarà usufruibile dietro pagamento di una quota proporzionale al tempo d'uso e ai chilometri percorsi

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Scooter Sharing – Dopo biciclette e auto in sharing i milanesi potranno scegliere lo scooter per spostarsi in città. Milano amplia così la sua offerta di mobilità condivisa. La giunta comunale ha, infatti, approvato le linee guida per l’individuazione dei soggetti pubblici o privati interessati a svolgere il nuovo servizio di scooter sharing che prenderà il via il prossimo 21 marzo 2015.

”Qualunque sia il mezzo di trasporto a Milano deve essere disponibile anche in sharing”, ha detto l’assessore alla Mobilità e Ambiente, Pierfrancesco Maran. “Sono certo che, come accaduto per i servizi di car sharing, saranno diversi gli operatori che vorranno contribuire a cambiare il volto della mobilità cittadina, e saranno moltissimi i milanesi che usufruiranno di questo nuovo servizio. Il futuro della mobilità è questo: poter contare, in qualunque momento, di un mezzo di trasporto comodo per spostarsi, senza essere obbligati ad acquistarlo”. Il servizio di scooter sharing fa parte di un progetto per creare un più ampio e diversificato servizio di mobilità complementare al trasporto pubblico locale e, come per il bike sharing ed il car sharing, sarà usufruibile dietro pagamento di una quota proporzionale al tempo d’uso e ai chilometri percorsi.

A Milano ad oggi i motocicli immatricolati sono 156.736 (dato ACI), 93.400 i ciclomotori (stima Amat). All’avviso pubblico per i servizi di scooter sharing, in regime di libera concorrenza, potranno partecipare soggetti sia pubblici sia privati organizzati in forma di impresa individuale o societarie, sia in forma in ATI o anche in forma consortile. I soggetti partecipanti dovranno garantire un servizio attivo 365 giorni e disponibile 24 ore su 24, con una flotta mezzi adeguati alle esigenze e alle dimensioni del territorio, quindi minimo 120 tra ciclomotori, motocicli o tricicli a scelta tra modelli Euro piu’ evoluti, ibridi o elettrici tutti dotati di almeno un casco. Inoltre, i gestori dovranno impegnarsi anche ad organizzare, con cadenza semestrale, per i propri abbonati, corsi di formazione alla guida e alle sicurezza stradale volti a garantire l’incolumità sia dei fruitori sia dei pedoni, ciclisti e automobilisti .

Lo scooter sharing sarà accessibile ai cittadini che hanno compiuto 18 anni. Per quanto riguarda la possibilità di viaggiare in due persone su un unico scooter, la scelta è lasciata ai soggetti che parteciperanno al bando, a seconda delle caratteristiche del mezzo. Tutti gli scooter potranno parcheggiare liberamente in città, nei limiti della legalità, e dovranno essere riconoscibili attraverso il logo del Comune e del singolo gestore posizionati lungo le fiancate dei veicoli. Per ogni scooter messo in servizio la convenzione prevede anche sia attivato, da parte dei singoli gestori, un investimento minimo di 100 euro per la realizzazione di corsi rivolti ai giovani sulla sicurezza stradale da svolgersi nelle scuole cittadine secondo un programma da concordarsi preventivamente con l’Amministrazione comunale.

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