Royal Enfield Continental GT, back to the sixties…
Mods o Rockers? Una vera special ispirata alle café racer anni '60
«In mezzo a tante Triumph, BSA e Norton la mia Royal Enfield non sfigura affatto, anzi è pronta alla sfida serale che si stà preparando sul racing mile della North Circular Road. L’odore di meccanica è ben percepibile e qui, nel piazzale davanti al bar, lo si respira in modo quasi medicale» Sono fantasie che ti si materializzano in testa quando hai davanti una moto come la Royal Enfield Continental GT che ti porta – per osmosi – a viaggiare con la mente ai tempi dei Rocker, alle loro pazze corse, al London Ace Cafè, da cui giustappunto, è stato coniato il nome cafè racer. E’ sempre bello ed evocativo ricordarlo perché, se vogliamo, le vicissitudini dei Rocker e dei Mods, ed il loro life style, sono ispirazione anche solo mentale per ogni motociclista in termini di spirito di competizione, senso di velocità, voglia di community.
La genesi della Continental GT è un po’ articolata: spirito british, costruzione e proprietà indiana, componentistica italiana. Ne risulta una moto estremamente concreta, nella sua linea vintage-cafè. Metallo puro e semplicità costruttiva tout court, dove l’unica concessione alla modernità è l’iniezione elettronica per purificare i gas secondo norma Euro 3. Evidentissimi i riferimenti estetici al modello del 1965. Un semplicissimo telaio in tubi d’acciaio ad abbracciare un monocilindrico 4 tempi di 535 cc raffreddato ad aria e cambio 5 marce. Forcella da 41 mm all’anteriore e ruota 100/90-18, 56 H, cerchio a raggi (neanche da dire) e disco singolo da 300 con pinza Brembo a doppio pistoncino. Al posteriore, un forcellone scatolato, sorregge una ruota 130/70-18, 63 H e freno a disco da 240 mm singolo pistoncino; ad assorbire le asperità, una coppia di ammortizzatori che, come la forcella, sono forniti da Paioli.
La Royal è una moto facile, i 30 cavalli disponibili lanciano la GT a 150 km/h di velocità massima, velocità irrisorie se si pensa che alcune supersportive li raggiungono in prima marcia. Ma la questione è diversa, qui come accade per tante riedizioni di moto d’altri tempi, è possibile godere di una guida non particolarmente performante,ma appagante…gustosa fra le curve, ascoltando il sound retrò prodotto dallo scarico. Le dimensioni contenute e l’altezza della sella aiutano nella guida di città, fra un bar e l’altro. Migliorata rispetto al passato l’affidabilità meccanica, per affrontare con serenità qualche gitarella fuori porta.
«Voi cercatevi il Caffè, noi abbiamo costruito una racer» questo è lo slogan coniato per la Continental GT, una “racer” dei tempi che furono, di sicura ispirazione alle café racer originali, e viene proposta a 6.350 euro. Manca solo un bel pezzo di Eddie Cochran ed un bel gruppo di “Ton Up Boys” con cui ritrovarsi all’Ace Cafè!
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