Moto sotto accusa dopo la morte del ciclista Antoine Demoitiè

E' stato investito durante la Gand-Wevelgem

Moto sotto accusa dopo la morte del ciclista Antoine DemoitièMoto sotto accusa dopo la morte del ciclista Antoine Demoitiè

Moto – Il mondo del ciclismo piange lo sfortunato Antoine Demoitiè, 25enne belga della Wanty-Groupe Gobert morto dopo essere stato investito domenica da una moto alla Gand-Wevelgem. “L’Unione Ciclistica Internazionale è estremamente rattristata per la morte del corridore belga Antoine Demoitiè della Wanty-Groupe Gobert.” ha scritto in una nota il presidente dell’Uci, Brian Cookson, sul sito web della federazione internazionale di ciclismo. “L’Uci collaborerà con tutte le autorità competenti per indagare sulle circostanze di questo tragico incidente. Antoine ci mancherà veramente, il nostro cordoglio va alla sua famiglia, agli amici e alla sua squadra“.

In questo momento di tristezza e dolore per la morte di Antoine, non vogliamo fare polemiche, ma abbiamo dentro tanta frustrazione.” Queste, invece, le parole di Gianni Bugno. presidente del Cpa, l’Associazione Corridori Internazionale.Abbiamo sempre affermato che la sicurezza dei corridori deve essere al primo posto nelle discussioni tra le parti interessate e, in occasione della nostra ultima riunione, abbiamo chiesto espressamente di comunicare rapidamente le strategie sviluppate di recente per migliorare la sicurezza durante le gare. Non voglio accusare nessuno, ma far riflettere tutti sulla responsabilità che abbiamo di assicurare che venga sempre mantenuto, in ogni gara, un elevato livello di attenzione, consapevolezza e di controllo degli standard di sicurezza“.

E’ proprio sul tema della sicurezza che si focalizza il cordoglio su Twitter di tanti campioni del pedale, a cominciare dallo spagnolo Alberto Contador. “Le mie più profonde e sentite condoglianze ai famigliari e agli amici di Antoine. E’ necessario un controllo maggiore delle moto in corsa”. “Che triste notizia. Le mie più profonde condoglianze alla sua famiglia e agli amici. Così giovane e con tutta la vita davanti”, il pensiero dello Svizzero Fabian Cancellara. “Non ci sono parole per l’accaduto che ha travolto il nostro sport. Serve più coerenza in gara e non solo!“, il pensiero del siciliano Vincenzo Nibali. Al quale si accoda il suo compagno di squadra nell’Astana Fabio Aru: “Il nostro sport colpito ancora una volta da una tragica notizia… non ci sono parole! R.I.P. Antoine”. “Sinceramente non ho parole, R.I.P. Antoine Demoitiè. Sono così arrabbiato! I pensieri vanno alla sua famiglia“, il “cinguettio” di Daniel Oss. Infine, Moreno Moser: “Il ciclismo sta andando in una direzione troppo pericolosa da anni, purtroppo Antoine ha pagato più degli altri. Vogliamo più Sicurezza!

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