Monopattini elettrici e mobilità: avviso pubblico per l’attività sharing a Milano entro settembre
Segnalati i requisiti minimi per il servizio
L’avviso pubblico per le società che manifestino il proprio interesse a svolgere servizi di condivisione riguardanti “monopattini, segway, hoverboard, skateboard e monoruote” è previsto entro settembre, come segnalato il 23 agosto 2019 dal Comune di Milano attraverso il proprio sito.
Indicazioni e requisiti
Nella comunicazione si fa riferimento a “standard minimi” per l’attività. Tra quelli che il Comune di Milano è intenzionato a inserire, riprendendo quanto riportato sul comunicato diffuso, risultano anche: “un servizio attivo 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 e su tutto il territorio, l’attivazione di un’assicurazione per i mezzi in circolazione, l’iscrizione al registro delle imprese, il non avere contenziosi aperti con l’Amministrazione e l’aver svolto tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività sul territorio italiano.” Tra gli aspetti anche “un’adeguata campagna informativa” focalizzata sul tema della sicurezza stradale e sulle norme riguardanti l’impiego e la sosta dei mezzi, come evidenziato. L’utilizzo, compresi anche i dispositivi di proprietà, fa fede alle “indicazioni del Decreto Ministeriale e la relativa delibera del Comune di Milano del 26 luglio scorso”. Ossia possono esser usati nelle aree pedonali mantenendo un limite di velocità di 6 km/h e anche sulle piste e i percorsi ciclabili e ciclopedonali così come nelle Zone 30, in questo caso con un limite di velocità di 20 chilometri orari, “a partire dal termine della posa della cartellonistica necessaria”, che avverrebbe entro l’inizio del mese di dicembre, come suggerito.
Nell’occasione l’assessore alla Mobilità, Marco Granelli, ha segnalato agli operatori interessati i requisiti minimi indicati nell’avviso pubblico “che resterà aperto con valutazioni mensili delle proposte presentate”, riportando sempre quanto indicato. Si fa riferimento a: “Marcatura CE per i mezzi, apparecchiature sonore, luci e limitatori di velocità; flotte con numero minimo e massimo, fino al raggiungimento di un tetto di dispositivi in città; cauzione per ciascun mezzo (fideiussione bancaria o assicurativa di durata equivalente al periodo di servizio), come garanzia in caso di intervento del Comune di Milano per la rimozione durante o al termine del servizio; pagamento annuo di un contributo al Comune di Milano a copertura dell’occupazione del suolo pubblico.” Proprio in vista di un avviso pubblico e linee guida dedicate, lo scorso 14 agosto era stata richiesta la rimozione dei monopattini elettrici condivisi operanti nella metropoli lombarda.
Foto di repertorio
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