Mobilità Urbana, Focus2R: cresce l’attenzione delle amministrazioni per le due ruote, ma lentamente

Questionario rivolto a 104 municipi

Mobilità Urbana, Focus2R: cresce l’attenzione delle amministrazioni per le due ruote, ma lentamenteMobilità Urbana, Focus2R: cresce l’attenzione delle amministrazioni per le due ruote, ma lentamente

Dal quinto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborata dalla società di consulenza Ambiente Italia e presentata in un webinar; la propensione degli italiani verso i mezzi a due ruote aumenta più rapidamente rispetto all’attenzione riservata alle politiche per la mobilità su due ruote dalle amministrazioni comunali, secondo quanto segnalato.

Il rapporto

L’ultima rilevazione indica la costante ascesa della mobilità su due ruote nell’agenda politica delle varie realtà italiane, sebbene risulti ancora lenta e si notino anche “due ricorrenti campanelli d’allarme” riferiti alla sicurezza degli utenti su strada e al divario nelle misure intraprese tra Nord e Sud. Parlando di sicurezza, pur considerando una lieve diminuzione del numero di decessi di motociclisti e scooteristi sulle strade italiane, l’attenzione è sulla percezione del tema. Nel comunicato si indica: “Nei due principali strumenti di pianificazione della mobilità urbana (PUM e PGTU) non è infatti considerata una priorità dal 59% dei Comuni, a cui si aggiunge un 12% che la indica addirittura come priorità bassa. Fanno ben sperare invece i Comuni che dichiarano di avere installato i guard-rail dotati di protezioni a tutela dell’incolumità dei motociclisti, che passano dal 17% (2015) al 32% nel 2019.”
Concentrando l’attenzione sulle biciclette, si segnala un aumento della disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali, zone 20 e 30 km/h in percentuale +6% a fronte del 2018 e +20% dal 2015, l’opportunità di accesso delle biciclette alle corsie riservate ai mezzi pubblici e il numero di Comuni con postazioni di interscambio bici nelle stazioni ferroviarie, invece in diminuzione le città in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici e quelle dotate di un servizio di bike sharing, passando dal 57% del 2018 al 53% del 2019. Un decremento con ripercussione sul numero degli abbonati (-10%) e su quello dei mezzi (-14%), come indicato. Ma l’attenzione si sposta soprattutto sui dati relativi alla sicurezza dei ciclisti, considerando 253 ciclisti tra le 3.173 vittime della strada del 2019, un valore in aumento del 15% rispetto al 2018. Tematica che, considerando sempre il rapporto Focus2R, sta col tempi entrando nei programmi dei municipi, dato che il 48% dei Comuni intervistati considera il miglioramento della sicurezza stradale una priorità elevata.
Passando alla mobilità su moto, scooter e ciclomotori l’accesso alle corsie riservate ai mezzi pubblici diminuisce al 12% delle città interpellate. Attualmente l’accesso è consentito in tutte o nella maggior parte delle corsie solo in sei Comuni, ossia Benevento, Imperia, Milano, Parma, Taranto, Venezia; invece solo in alcune di esse a Bergamo, Como, Genova e Pescara.
Infine, buono l’andamento in città importanti come Genova, Milano, Rimini, Roma e Torino delle opportunità di sharing, in particolare a trazione elettrica. A fronte della presenza localizzata in queste cinque città, il numero complessivo inizia ad avere una certa consistenza con 2.360 unità a Milano corrispondenti al il 57% del totale, 1.000 a Rimini, 560 a Roma e circa 150 a Genova e Torino, secondo le informazioni.

Top 5

Elencate anche delle classifiche con un prospetto su diversi temi collegati alla tematica:

– TOP 5 per infrastrutture ciclabili (metri equivalenti per abitante) – Reggio Emilia, Cremona, Mantova, Lodi e Ravenna.
– TOP 5 per parcheggi biciclette presso stazioni ferroviarie – Bologna, Venezia, Firenze, Ferrara e Treviso.
– TOP 5 bike sharing (bici/1.000 abitanti) – Milano, Mantova, Bologna, Bergamo e Padova. Nel capoluogo lombardo sono presenti più di 13.000 biciclette, 4.000 a Firenze, 3.500 a Torino, 2.500 a Bologna. Solo queste quattro città contano il 75% della flotta complessiva disponibile in tutti i capoluoghi in Italia. Infine la top 5 abbonati per 1.000 abitanti è invece composta da Firenze, Mantova, Milano, Bergamo e Pesaro.
– TOP 5 concentrazione moto nelle città partecipanti al focus (veicoli per 100 abitanti) – Imperia, Livorno, Savona, Genova e Pesaro.
– TOP 5 disponibilità parcheggi (stalli per 1.000 abitanti) – Firenze, Savona, Bergamo, Bologna e Bolzano.

L’indagine

Ogni anno si fornisce il prospetto più ampio e aggiornato delle politiche approntate dai Comuni capoluogo di provincia italiani e dedicate a ciclisti urbani e motociclisti. I risultati sono collegati a un questionario proposto a 104 municipi, a cui nell’occasione hanno risposto 79 amministrazioni. Il report, che non fornisce un quadro sui cambiamenti dovuti dall’emergenza Covid19 attenendosi a dati del solo 2019, segnala interessanti informazioni su temi come la presenza di parcheggi dedicati, piste ciclabili e sharing mobility riguardati le due ruote trasmesse dalle amministrazioni locali.

Immagine di repertorio

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