Mercato moto Europa: nel primo semestre 2023 le immatricolazioni crescono dell’11,3%

Vendite in rialzo per le due ruote nel Vecchio Continente

Mercato moto Europa: nel primo semestre 2023 le immatricolazioni crescono dell’11,3%Mercato moto Europa: nel primo semestre 2023 le immatricolazioni crescono dell’11,3%

Anche a livello europeo, così come in Italia, il mercato motociclistico ha vissuto una prima parte dell’anno decisamente positiva. In Europa, il primo semestre 2023, secondo i dati diffusi dall’Associazione Europa dei Costruttori Moto (ACEM), si è chiuso con una crescita dell’11,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. 

Nei primi sei mesi del 2023 le immatricolazioni europee sono state 600.784, ovvero il +11,3% rispetto al primo semestre 2022 quando le moto immatricolate erano state 539.644. Numeri che confermano il trend positivo del mercato motociclistico nei cinque maggiori mercati europei (Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito). 

Italia la più dinamica

Facendo un raffronto col primo semestre di un anno fa, il mercato più dinamico è stato quello italiano, con un +19,1%, seguito da Spagna (+11,7%), Germania (+10,1%) e Francia (+7,5%), mentre nel Regno Unito si è registrata una leggera flessione (-0,9%). 

Calo del 25,8% per le immatricolazioni complessive dei ciclomotori con 99.782 unità registrate nei sei mercati monitorati da ACEM per questa categoria di veicoli, ovvero Italia, Francia, Germania, Spagna, Belgio e Paesi Bassi. Tra questi l’unico a far registrare una crescita nel primo semestre 2023 è il Belgio con un +2,8%.

Il commento dei risultati

Il presidente di ACEM, Antonio Perlot, ha commentato così i dati relativi ai primi sei mesi dall’anno: “Per quanto riguarda le tendenze a lungo termine del mercato UE, negli ultimi tre anni le motociclette hanno mostrato un’eccezionale progressione vicina al +50%. I ciclomotori hanno registrato una riduzione complessiva del -12% con una quota crescente della propulsione elettrica, anche se altalenante per effetto degli incentivi. I dati, tutto sommato, confermano il crescente interesse dei consumatori per i veicoli di categoria L, per la comoda mobilità a corto raggio e per il tempo libero”.

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