Guard rail salvamotociclisti, l’UE dice no
E’ una decisione difficile da capire quella che arriva dall’Unione Europea in merito ai guard rail salvamotociclisti, sulla quale tutti gli operatori del settore della mobilità e tutti i motociclisti in primis ripongono grande speranza per ridurre il numero di incidenti mortali dove spesso a risultare fatali ai motociclisti sono proprio le lamiere taglienti dei guard rail tradizionali che delimitano le strade di tutta Europa. Il CEN (Comitato Europeo Normazione) ha rimandato la votazione sul nuovo protocollo riducendolo a specifica tecnica.
Sui 14 Paesi votanti 8 hanno votato contro: Regno Unito, Germania, Repubblica Ceca, Olanda, Finlandia, Svezia e Irlanda. A favore invece si sono espressi Francia, Belgio, Norvegia, Italia, Portogallo e Spagna. Il rammarico dei motociclisti è riassumibile nelle parole di Aline Delaye, segretario generale della FEMA, che ha parlato della decisione come un’inattesa doccia fredda ed un’occasione persa.
Lo stesso Delay ha poi commentato tristemente: “Posso solo prendere atto di questa decisione con grande amarezza. Credo che i membri del CEN abbiano perso un’occasione storica per fare la storia della sicurezza della moto. Ora quello che sarà di queste specifiche tecniche per me è un mistero. E ho dei dubbi sulla legittimità degli argomenti portati avanti da coloro che hanno votato no allo standard europeo. Ma questa è la situazione”.
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