EICMA 2019: ricordando il genio leonardesco, in evidenza la mobilità futura a due ruote

Dal 5 al 10 novembre

Anticipazioni sulla 77ª edizione dell’Esposizione Internazionale Ciclo e Motociclo realizzata a Milano, rimarcando l'interesse per il futuro della mobilità nel settore e richiamando anche la grande genialità di Leonardo Da Vinci, nell'anno in cui si ricordano i cinquecento anni dalla scomparsa
EICMA 2019: ricordando il genio leonardesco, in evidenza la mobilità futura a due ruoteEICMA 2019: ricordando il genio leonardesco, in evidenza la mobilità futura a due ruote

Uno sguardo rivolto verso il futuro e tanta passione. Le tematiche della nuova edizione di EICMA, programmata dal 5 al 10 novembre 2019 (le date del 5 e 6 novembre dedicate a operatori e stampa), sottolineano il costante fermento che anima il settore delle due e anche tre ruote, nella 77ª edizione dell’importante appuntamento milanese.

Una costante voglia di scoperta

Il riferimento al “Moto rivoluzionario”, accostato in questa edizione all’Esposizione Internazionale Ciclo e Motociclo, prosegue quella “esplorazione concettuale” citata e intrapresa lo scorso anno con l’espressione “Vediamo strade che ancora non esistono”, prospettando nuove idee che evolvono questo panorama della mobilità. Uno degli aspetti più interessanti è proprio l’affiorare di mezzi elettrici o dotati dei più sofisticati sistemi di assistenza alla guida.
Andrea Dell’Orto, presidente di EICMA S.p.A., sottolinea che questa propensione alla ricerca testimoniata dai risultati raggiunti ed esposti durante la rassegna internazionale è ciò che accade concretamente in ogni nuova edizione.
“Le varie edizioni di EICMA non sono mai slegate tra loro: l’anno scorso, in particolare, abbiamo iniziato un cammino ideale, un viaggio sviluppato come percorso di comunicazione concreto, che si fonda proprio sulla capacità della nostra industria di suscitare stupore, emozione, di interpretare il mercato e il nuovo bisogno di mobilità” ha aggiunto. E dopo ogni salone espositivo “il mondo delle due ruote non è infatti più lo stesso” conclude Andrea Dell’Orto, indicando questo effetto come “Moto Rivoluzionario”. Un movimento trascinante, come prospettato. Dunque una costante ricerca e un impegno nella conoscenza che ricorda la stessa determinazione del geniale Leonardo Da Vinci, rendendo omaggio a uno dei più grandi volti italiani di epoca rinascimentale.

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