Brexit: Cosa succederà al settore moto UK?

Brexit – Il Regno Unito entro due anni non farà più parte della Comunità Europea. Anche il settore motociclistico ne verrà automaticamente coinvolto. L’inghilterra ha una storia motociclistica importante. Brought Superior, Matchless, BSA, Norton, Enfield e le Cafè Racer erano e sono il più puro prodotto della tradizione motociclistica britannica.

Quali sono le conseguenze del Brexit? Il biker europeo non dovrà pagare solo la tassa di importazione, qualora volesse comprare un moto made in UK, ma su quella moto la casa motociclistica si accollerà anche le tasse di importazione per l’acciaio dei telai, l’alluminio per i motori, freni Brembo, gomme Michelin, ammortizzatori Ohlins, elettronica Bosh e Magneti Marelli. E chi più ne ha più ne metta. Molti soldi in più rispetto a prima. E’ ovvio. Il biker inglese se la vedrà pure peggio, perchè oltre al sovreprezzo del prodotto interno, vedrà BMW, Ducati, Piaggio e tutti gli altri arrivare nelle concessionarie con la sovrattassa di importazione.

Le case dovranno così limare crudelmente i costi di produzione. Uguale? Maggior efficienza produttiva, ma anche tagli sulla componentistica top, ricorso a fornitori asiatici e catene di montaggio all’estero. Si deciderà di rivolgersi solo alla fascia premium,quindi ad un pubblico meno attento all’aumento di prezzo, abbandonando quindi quella media. Solo il tempo lo dirà. Le case compartecipate o di proprietà straniera, come Norton (di Mahindra) o Royal Enfiel, che voleva aprire una sede nelle Midlands, potrebbero addirittura abbandonare l’UK, un territorio meno conveniente. Staremo ovviamente a vedere. Molto dipenderà dall’uscita Soft o Hard dell’UK dall’Europa.